Ex tenebris lumen

di mamie
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3. La grotta dei draghi
 
La lucerna mandava una luce fioca che diventava rossa riverberando sui tendaggi color porpora. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi e subito li coprì con la mano. Qualcuno gli diede da bere. Gli avevano anche lavato la faccia e messo qualcosa sulle contusioni: sentiva un odore pungente di ginepro.
Vortigern sedeva su un sedile di legno, una coppa di vino pigramente tenuta in mano, e lo guardava.
‒ Allora, profeta… ‒ cominciò in tono ironico.
‒  Spiegami perché la mia torre crolla, visto che sembri sapere tutto.
Il ragazzo si mise a sedere faticosamente. Sembrava esausto. Non aveva più voglia di lottare.
‒ C’è una grotta sotto la collina – cominciò a spiegare.
‒ Nella grotta c’è un lago ‒ aggiunse.
‒ Come fai a saperlo? – si irritò il re.
‒ Non lo so…
Vortigern si alzò in piedi e cominciò a misurare la tenda a grandi passi. Poi si fermò davanti a lui.
‒ Ora me lo farai vedere ‒ intimò.
 




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