Quando...

di alix katlice
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#09 ~ Quando tutto finisce (a seconda dei punti di vista).
 







 
 
A seconda dei punti di vista, questa è la fine di tutto.
Evan guarda sconcertato Taissa: non se la ricordava così, bella, sicura di sé… se la ricordava come la più piccola fra gli attori principali sul set, la ragazzina che bisognava sempre proteggere, la ragazzina fragile.
E invece, ora che la guarda, dopo quasi due anni che non la vede, quasi cade a terra per la sorpresa.
È diventata una bella giovane donna, Taissa, sempre con quel non so che di fragile, ma allo stesso tempo tanto forte.
Cerca di avvicinarsi a lei, per parlarle, per spiegarle, per dirle che la ama ancora, ma la figura della ragazza si perde velocemente fra le altre figure dei colleghi che parlano e mangiano.
Sono ad una  piccola “festa di inaugurazione” per la nuova stagione, American Horror Story – Coven, e c’è anche Taissa.
E, per Evan, è giunto il momento di provare a chiarire.
O la va o la spacca.
 
***
 
- Allora? – chiede Taissa, guardando fisso Evan.
Lo sguardo sembra sicuro, ma la tradisce il rossore diffuso sulle sue guance: è in imbarazzo, si vede, ed Evan vorrebbe solo avvicinarsi e abbracciarla, dicendole che lui ha continuato ad amarla fino ad oggi.
- Allora? – domanda nuovamente, non avendo ricevuto risposta prima.
- Allora io… volevo spiegarti.
- Cosa? Che pensi io sia una ragazzina immatura?
- No, quello che è successo con Emma. Non mi hai mai dato la possibilità di spiegarti.
E, in questo momento, spera con tutto il cuore che lei accetti: lo schiaccerebbe un rifiuto.
- Parla – dice Taissa, ed una piccola parte del peso che opprime il petto del ragazzo scompare.
Sorride.
- Non sono mai stato con Emma davvero.
Per un momento un lampo di sconcerto attraversa il viso di Taissa, ma che riesce a contenere: torna immediatamente alla sua espressione iniziale, di finta indifferenza.
- Continua – dice, ed Evan capisce che è interessata a ciò che sta dicendo.
- Era una trovata pubblicitaria… me l’ha imposto il mio manager, non potevo rifiutare. Io… Emma è una grande amica ed una persona stupenda, sul serio, ma non la amo.
Prende un veloce respiro, perché quello che sta per dire potrebbe procurargli un doloroso ceffone in pieno viso o un abbraccio da troncare il fiato.
- Perché io amo solo te.
 Imprevedibilmente, la giusta è la seconda opzione.
Taissa abbraccia Evan, e il ragazzo, finalmente si sente completo.
Può essere che abbia capito?
Quando si stacca, lo guarda negli occhi, e stavolta non c’è la minima traccia di imbarazzo.
- Ci riproviamo?
 


 
Larga è la foglia,        
stretta è la via,
dite la vostra,              
che ho detto la mia.
 
 
The End.




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