EPILOGO
Fan arts by Spirit99
Ranma indossò gli occhiali da sole e guardò il
cielo.
C'era chi diceva che fosse uguale dappertutto, ma lui non ci aveva mai
creduto.
Quello di casa era sempre il più bello.
Caricò i bagagli sul taxi e diede all'autista l'indirizzo
dell'appartamento dei suoi genitori. Non voleva perdere tempo passando
da casa sua, avrebbe lasciato le valige a sua mamma e sarebbe corso da lei, come
desiderava fare da sei lunghi mesi.
Aprì con le chiavi e chiamò a gran voce i nomi
dei suoi,
ma nessuno rispose. Le luci erano tutte spente e le finestre chiuse.
Posò il trolley e lo zaino e si diresse in cucina per bere
un
bicchiere d'acqua. Volare lo rendeva sempre nervoso e voleva essere
calmo e rilassato quando avrebbe incontrato Akane.
Nel buio della stanza un biglietto in cartoncino color crema con le
bordature dorate posato sul tavolo attirò la sua attenzione.
Lo
girò e lo lesse, facendo cadere per terra il bicchiere
quando
quelle parole, dure come il marmo, incontrarono i suoi occhi.
''
Soun Tendo è lieto di annunciare il matrimonio di sua figlia
con
Ataru
Dakashi
Domenica
1 marzo alle ore 12:00 nel Dojo Tendo.''
Sebbene il suo cuore ed il suo corpo fossero abituati ai duri colpi
della vita, la sensazione che lo avvolse sorprese anche lui.
Tremava e stringeva i pugni mentre si portava le mani ghiacciate
davanti agli occhi, come se non volesse vedere qualcosa che invece
stava ritto in bella mostra davanti a lui.
Akane aveva scelto Ataru.
Certo, una parte di lui se lo aspettava. Sapeva che mai, mai avrebbe
dovuto lasciarla ancora, non dopo la sfida, non dopo averle dichiarato
il suo amore. Ma in fondo al cuore sperava che anche Akane lo avrebbe
aspettato, proprio come lui aveva aspettato lei.
L'orologio della cucina segnava le 11:20, in quaranta minuti tutto
sarebbe stato perso, non avrebbe mai più potuto dire quella
frase che aveva detto tante volte, l'unica in cui avesse creduto sempre
e comunque.
Ranma sentiva la voce stridula della sua parte razionale dirgli di
lasciarla stare, di non buttare tutto all'aria, almeno per una volta.
Di non mandare a monte
un altro matrimonio.
Ma se il codinato aveva una peculiarità era la passione.
Ranma
era un combattente, uno spirito guerriero e tenace, uno che metteva
tutto se stesso anche nel mangiare una ciotola di riso.
Akane era la sua vita e lui glielo avrebbe detto, glielo avrebbe detto
una volta che sarebbe valsa per tutte, glielo avrebbe detto col cuore
in mano e poi se ne sarebbe andato in silenzio, senza farsi notare,
lasciandola libera per sempre.
Arraffò le chiavi della macchina di Nodoka, posate su una
ciotola di legno vicino alla tv, e si fondò in strada
guidando
come un pazzo in un silenzio di piombo, sentendo però la
propria
voce esplodergli in testa, tormentarlo con quella stessa frase.
Akane è mia.
Giunto fuori dal Dojo vide che era gremito di gente vestita a festa.
Riconobbe anche qualche faccia amica, ma non aveva proprio tempo di
salutare Mousse o il Maestro. Aveva solo 15 minuti. Doveva trovarla.
Entrando in casa Tendo si fiondò nella sala comune.
Soun, commosso, abbracciava un bel ragazzo in smoking intimandogli
scherzosamente di prendersi cura della sua bambina. Il gemito di dolore
che scappò di bocca a Ranma fece voltare immediatamente i
due.
Ataru lo guardava con un'espressione indecifrabile, Soun sembrava molto
sorpreso di vederlo.
"Ranma...Sei qui...''
"Dak...Ataru''
Si avvicinò al fotografo, forse per la prima volta con
calma,
senza che nel suo sguardo si presagisse alcuna minaccia di morte.
Gli tese la mano, che Ataru strinse solennemente, mentre pronunciava
quelle parole che, uscendo, sembravano corrodergli la gola come acido
muriatico.
''I-io vi auguro di essere molto felici. Prenditi cura del mio
maschiaccio, io sparirò.''
Soun prese la parola, esterrefatto.
"Ranma, ma...''
Ataru lo zittì alzando una mano, in silenzio.
"Ranma, io credo che tu debba parlare con Akane. E' di sopra, va'...''
''Posso? A-Ataru se non vuoi, io...''
"Va', corri!"
Salì le scale alla velocità della luce fino ad
arrivare a
un metro dalla porta della sua stanza. Era aperta e la paperella in
legno col suo nome inciso sopra oscillava leggermente benchè
non
tirasse un filo d'aria.
Si fece coraggio, prese un bel respiro ed avanzò di qualche
passo.
Akane era di spalle ed indossava ancora il pigiama, mentre cullava il
piccolo Peter guardando fuori dalla finestra.
Cercò di risultare il più naturale possibile, non
avrebbe
rovinato il Suo Giorno per nulla al mondo. Ataru era un bravo ragazzo e
l'avrebbe resa felice, quanto a lui...Se la sarebbe cavata, in qualche
modo. Doveva solo dirle per l'ultima volta che l'amava, solamente
quello.
"Certo che sei sempre la solita, mancano dieci minuti e tu non sei
ancora pronta''
Akane soprassalì ma non si voltò. Avrebbe
riconosciuto
quella voce tra mille e mille altre ancora. Ranma era tornato. Si
girò lentamente a guardarlo e sorrise nel vederlo in piedi
con
le braccia incrociate appoggiato allo stipite, le sembrava di essere
tornata indietro nel tempo.
"Beh mica aspettano me!"
"Eh? A-Akane, m-ma che dici? Tu-Tu non sei la...''
La più piccola delle Tendo rise di gusto vedendo la sorpresa
del
ragazzo. Quegli equivoci, quei fraintendimenti, quel saltare alle
conclusioni affrettate, quel punzecchiarsi di continuo. Erano loro,
erano sempre stati loro e, se fosse stata fortunata, sarebbero sempre
stati loro.
Nabiki entrò correndo nella stanza avvolta in una nuvola di
tulle bianco mentre Ukyo la seguiva tenedole lo strascico in modo che
non cadesse.
"Akane, le scarpe! Sono qui le mie scarpe? Oh Perfetto, c'è
anche lui! Vediamo di mandare all'aria anche questo matrimonio, eh?
Guarda che ho speso un sacco di soldi!"
"Ranchan!" Ukyo gli buttò le braccia al collo saltandogli in
braccio, i capelli le erano cresciuti ed erano tornati del loro colore
naturale, inoltre aveva riacquistato una linea perfetta.
"Ranma, ti prego, non fare casini. Non voglio urla, non voglio
schiamazzi, non voglio buffonate..."
Il codinato sorrise sollevato e divertito per l'equivoco.
"Credevo che la buffonata l'avessi già fatta sposandoti con
l'abito bianco!"
"Ma sentilo! Guarda che se non mi fai un bel regalo di nozze te la
faccio pagare!''
"Nabiki! Ti muovi? Oh, ma... Lanma!!"
Shampoo irruppe nella stanza seguita da Nodoka e Kasumi. Le tre
iniziarono a piangere ed esultare e riempire di domande il ragazzo
mentre il piccolo Peter, spaventato da tutto quel rumore,
iniziò
a piangere.
"Figliolo, come stai? Hai viaggiato bene, piccolo mio?''
"Akane, dammi il bambino...P-Chan, vieni dalla mamma!''
"Ukyo, per favore, non voglio bambini urlanti durante la cerimonia!"
"Ci hai portato un souvenir?''
"Lanma, lo sai che Steven e Maltin mi hanno fatta direttrice generale?''
"Ranma vatti a cambiare, non voglio gente mal vestita al mio
matrimonio!"
"SCU-SA-TE!"
La più giovane delle Tendo, urlando, aveva zittito persino
il piccolo Hibiki.
Akane avanzò lentamente verso Ranma, camminando tra il
silenzio e lo stupore generali.
Il sorriso del codinatò si aprì trionfante sul
suo viso
quando la bella giovane gli avvolse le braccia intorno al collo e lo
guardò negli occhi con dolcezza, in punta di piedi mentre
lui le
stringeva la vita.
"Bentornato"
"Hem...Grazie''
"Credevi che fossi io la sposa?''
"Beh, io...''
"Stupido''
"Già...''
"Hem scusate, vi baciate o no? Io devo ancora indossare i gioielli!''
Tutti i presenti si girarono verso la sposa e sorrisero, ammonendola in
coro.
"Nabiki!"
La funzione fu sfarzosa, seria ed elegante come Nabiki sognava, senza
intoppi.
La sposa danzava con Mousse mentre Akane ed Ataru si concedevano un
ultimo ballo.
"Come va con Shampoo?''
"Bene, grazie! Da quando Ranma è andato ad Osaka ha preso in
mano la direzione della palestra, è molto brava. Ora
però
dovremo trovare una soluzione perchè mi ero trasferito da
lei,
ma visto che Ranma è tornato e quella è casa
sua...''
"Io credo che non dovresti preoccuparti di questo!'' Sorrise e gli fece
l'occhiolino, indicando Akane.
''Alla fine ha mantenuto la promessa, è tornato da te...''
"Hem...Sì...''
"Hey, non essere in imbarazzo! Io e Nabiki non potremmo essere
più felici, credimi! Lei è la mia anima gemella
come tu
lo sei per lui, il viaggio a Roma ci ha uniti molto e ci siamo scoperti
follemente innamorati l'uno dell'altra''
"E' stata una fortuna che l'altro vincitore abbia rinunciato e lei
fosse la prima per il ripescaggio''
"Già, immagina la mia faccia quando me la sono vista
piombare
all'aeroporto! La scintilla è scattata immediatamente
durante il
viaggio, e non so come abbia potuto vivere senza di lei per tutto
questo tempo''
"E' una sensazione che conosco molto bene''- sorrise guardando Ranma,
preso in ostaggio dalle chiacchiere di Soun e Genma- ''Ma per fortuna
non è mai troppo tardi''
"Come va con lui?''
"Non abbiamo ancora parlato, ma in questi anni abbiamo sempre fatto il
possibile per distruggere tutto e non ci siamo mai riusciti, quindi,
sperando di non peccare di ottimismo, inizio a vedere la strada in
discesa, finalmente"
"Siete una bella coppia, l'ho visto durante la sfida con Jordan, siete
una cosa sola...''
"Ataru...''
"Akane, sto bene. Tu sei stata e sarai per sempre una delle persone
più importanti della mia vita, sono rinato con te, e proprio
come con Ryoga...''- lo indicò mentre l'eterno disperso
danzava
stringendo la sua futura moglie e tenendo suo figlio sulle spalle-
''Anche a me hai indicato la via giusta. Se non fosse stato per te io e
Nabiki saremmo rimasti solo dei compagni di corso. Inoltre mi pare di
avertelo già detto...''
"Come amanti o come amici...''
"Basta che tu ci sia per me''
"Ci sarò sempre, lo sai''
"Guardalo...'' -sorrise indicando Ranma, che li guardava con la faccia
da cane bastonato mentre Genma continuava a riempirgli il bicchiere di
sakè- ''Si sta chiedendo perchè non lo hai ancora
invitato a ballare''
"Dici che dovrei...?''
"Dico che dovresti!"
Abbracciò l'amico e, camminando con calma nonostante il
cuore le
stesse scoppiando dentro, si avvicinò al codinato.
Soun gli aveva prestato una giacca nera ed una cravatta, che aveva
indossato sopra ai jeans ed alla camicia che aveva indosso quando era
arrivato. Era semplice e bellissimo, puro come la neve, imbarazzato
mentre si grattava la testa.
Era il suo Ranma, il suo bestione con il faccino da bimbo e nulla
sarebbe riuscito a cambiare quel capoccione.
Ranma guardò il suo futuro venirgli incontro in un vestito
verde
in seta, corto ed aderente che ne metteva in evidenza il fisico
perfetto, quello che segretamente aveva sempre adorato.
Akane aveva tagliato un po' i capelli che le ricadevano morbidi
all'altezza del seno e li aveva legati con un fermaglio dello stesso
colore del vestito, che faceva risaltare ancora di più i
suoi
occhi color cioccolato.
Senza dire una parola la cinse per i fianchi ed iniziò a
danzare
con lei, nonostante nessuno dei due fosse troppo portato per la danza,
proprio mentre iniziava una nuova canzone.
"Tutto è bene quel che finisce bene...''
"Già...Anche questa volta, nonostante tutto, gli equilibri
si sono ristabiliti''
"Fino alla prossima!'' sorrise sgembo, il cuore di Akane
mancò un battito di fronte a tanta bellezza.
"Ranma, sei tornato...Per restare?''
La strinse più forte e prese a sussurrare al suo orecchio,
mentre la Tendo sentiva le farfalle nel suo stomaco danzare sempre
più velocemente.
"Sono tornato per
sempre''
Si guardarono negli occhi per un lungo istante, in un silenzio carico
di risposte per entrambi.
''Che hai fatto in questi mesi?''
"Mi sono tolta un piccolo sfizio!"
"Cioè?''
"Paris, mon ami!"
"Ha soddisfatto le tue aspettative?''
"Totalmente! La vista notturna dalla Tour Eiffel è...E'...Oh
Ranma, io non credo di aver mai visto qualcosa di più
magico!
Pensa che il ragazzo addetto all'ascensore aveva iniziato a farmici
salire gratis perchè andavo ogni giorno! Diceva che gli
ricordavo una sua vecchia conoscenza...''
Ranma sorrise pensando al suo amico Jacques e le disse che il suo
appartamento di Montmartre era sempre disponibile, in caso ci fosse
voluta tornare con lui, strappandole un urlo di gioia. Una domanda,
però, lo assillava.
''Ma dimmi, Akane...Qualche bel parigino?''
''Mmh sai che sono di gusti difficili...''
"Diciamo che sei abituata bene!"
"Sempre modesto! E...E tu?'' era quasi spaventata nel chiederglielo,
conoscendo il suo passato da seduttore seriale.
"Al Festival del Fitness di Osaka? Tanti, tanti bei culturisti
muscolosi, lampadati e sudati e qualche lottatore di Sumo!"
"Bleah!''
"E soprattutto...''
"Soprattuto?''
"Nessuna Akane Tendo''
Sorridevano complici mentre volteggiavano, passo dopo passo, sempre
più sicuri di sè.
"So che tuo padre si è fidanzato...''
"Hai conosciuto Meko? La adoro, ovviamente non sarà mai una
madre per me, ma sono felice che lui non invecchi da solo!"
"Anche i nostri vecchi meritano la felicità...Guarda mio
padre e
mia madre, dopo tutti quegli anni di distanza! E guarda il Maestro come
abbraccia la Mummia! Se penso che una volta stringeva me in quel modo
ho i brividi!"
Akane sorrire pensando a Ranko, la ragazza col codino.
"Lei ti manca?''
"L'ho sempre vissuta come una maledizione, quindi...''
Allargò le braccia sciogliendo un attimo il loro abbraccio,
che
recuperò immediatamente come per paura che svanisse.
"Mi sarebbe piaciuto salutarla, prima che partissi''
"Forse puoi chiedere a Kuno se gli è rimasta qualche foto"
"E' tornato alle Hawai, dopo la notizia che gli hai dato non ce la
faceva più a stare in Giappone, mentre Kodachi è
a Dubai.
Ha conosciuto uno sceicco in vacanza ad Honolulu e si sono sposati il
mese scorso!"
"Quindi...Fuori due?''
"Non vorrei dirlo troppo forte, sai com'è!''
Le risate dei due giovani, per una volta così spontanee e
rilassate, incantarono tutti i presenti. Kasumi, con il ventre gonfio
in maniera sospetta, ed il Dottor Tofu li avvicinarono danzando, senza
che nessuno dei quattro perdesse il ritmo.
''Allora, Ranma! Questa volta riuscirai a portare all'altare questa
bella ragazza?''
"Deciditi sorellina, ormai sei rimasta l'ultima della famiglia!"
Ukyo, Ryoga e il piccolo Peter li affiancarono dall'altro lato.
"Chi l'avrebbe mai detto, Ranma, io che sono felice di vederti!''
"Eh già...Mi sei mancato, Charlotte!"
"Cos...Come mi hai chiamato?''
"Ops scusa, volevo dire P-Chan!"
''E no!''- lo ammonì Akane, accarezzando con un dito il
mento di Peter- ''Ora il mio P-Chan è solo lui!"
Mentre la famigliola felice si dimenava accanto a loro Ranma decise di
soddisfare una curiosità che si portava dietro dal primo
incontro con Ryoga.
''So che sei stata tu a decidere il nome del
bambino...Perchè hai scelto Peter?''
''Mi piaceva l'idea di poter chiamare qualcuno P-Chan, come una volta"
''Ok, ma perchè proprio Peter? Ci sono tanti nomi con la
P...''
''Hai presente Peter Pan? Beh, mi ricordava qualcuno!"
Ranma sorrise, da piccolo era la sua favola preferita.
''Lei gli raccontava le
favole lui le insegnava a volare...''
''Già...''
"Lui la chiamava maschiaccio e lei gli insegnava a volare per i cieli
di Nerima...''
"Scemo!''
Mousse e Shampoo si unirono alla compagnia. Senza mezzi termini fecero
sapere al codinato che quella sera la sua presenza non sarebbe stata
gradita in casa, a meno che non avesse voluto essere testimone di uno
dei loro soliti giochi erotici.
Il codinato rabbrividì di disgusto facendo una smorfia buffa
ad
Akane mentre Soun e Genma, ubriachi più del solito e
danzando
avvinghiati come una coppia innamorata, si avvicinavano al gruppo di
giovani.
"Allora figliolo, con una ragazza così carina tutto quello
che sai fare è ballare?''
"Ma sta' zitto, vecchio!"
"Cos... Come osi, figlio degenere?''
"Vuoi combattere?''
Dall'altro capo della sala da ballo la sposa ringhiò loro
contro.
"Non vi permettete, questo è il mio matrimonio!"
"Nabiki buuuuu! Figlia mia, mi mancherai, buuuuu! Akane, non
abbandonare anche tu il tuo papà!"
"Ma smettila, scemo! E poi hai detto che da domani ti trasferisci da
Meko, giusto?''
"Sì...'', tirò su col naso, ''Ranma, non lascerai
la mia
bambina da sola in questa casa così grande, vero?''
"Non lo farebbe mai, Tendo. Mio figlio ha imparato la lezione ed ora
porterà all'altare la dolce Akane. Vero, figliolo?''
"Oh Saotome! Le nostre famiglie finalmente riunite!''
''Che gioia, Tendo, amico mio!"
''LA SMETTIAMO?''
Ranma sbottò, rosso come un peperone ed attirando
l'attenzione
di tutti gli invitati con quell'urlo, mentre Akane rideva divertita.
La sposa richiamò l'attenzione del pubblico comunicando il
taglio della torta, Ranma approfittò del momento di
distrazione
di tutti e prese Akane per mano.
"Andiamo, svelta!"
La portò sino in giardino, nel punto esatto in cui si erano
salutati sei mesi prima, lontano da sguardi indiscreti.
La giornata era stata lunga e piena di emozioni e nel cielo primaverile
il sole iniziava a tramontare su Nerima, forse stanco anche lui, mentre
l'aria si faceva più fresca.
''Hai freddo?''
''Hem...No.''
Una nuova canzone iniziò a girare sui piatti del Disk
Jockey,
Ranma cinse Akane per la vita, accennando dei passi di danza.
''Ci ho preso gusto''
Words
get trapped in my mind,
sorry if I don't take the time to feel the way I do.
'Cause the first day you came into my life,
my time ticks around you.
Volteggiando leggeri, lontano da tutti, i due ragazzi si sentivano
finalmente liberi.
''Qui siamo al sicuro, niente genitori rompiscatole!"
"E niente sorelle che cercano di fotografarci in qualche situazione
ambigua!''
But then I
need your voice,
as
the key to unlock all the love that's trapped in me.
So
tell me when it's time to say
I
love you.
La musica incalzava e Ranma, stringendo forte la mano di Akane, si
chiese come fosse stato possibile che, senza farlo apposta, i due
avessero iniziato a ballare proprio su una canzone che sembrava parlare
di loro, della loro storia, del loro stupido orgoglio e della loro
reticenza a confessarsi i propri sentimenti, tenuti nascosti per troppi
anni.
Anche quel giorno avevano rimandato. Avevano parlato di tutto e di
tutti da quando si erano rivisti, ma non di quello.
''Akane...Hem...Me lo dici?...Me lo dici, ora?''
"Cosa?''
Le pose un dolce bacio sulla guancia, stringendola a sè e,
con
il palmo della mano bene aperto posato sulla sua nuca, fece aderire i
loro visi uno all'altro, sussurrando nel suo orecchio mentre il cuore
sembrava volergli uscire dal petto.
"Lo sai cosa voglio sentirti dire...Se-se lo senti, ovviamente...''
Akane sciolse la presa ed afferrò il viso di Ranma con due
mani,
guardandolo fisso negli occhi, fermando la loro danza circolare.
All I want is you to understand
that when I take your hand
it's 'cause I want to.
We are are all born in a
world of doubt,
but there's no doubt,
I figured out
I love you.
"Ti amo, Ranma Saotome. Senza troppi giri di parole. Ti amo e basta. Ti
amo da sempre.''
"Ti amo anch'io, Akane Tendo.
Sempre è
stato e sempre sarà. Ti amo più di
tutto. Uhm...''
''Che c'è?''
''Ora dovrei baciarti...''
"Un clichè del genere me lo aspetto da tutti tranne che da
te!"
"E quindi che facciamo?''
"Continuiamo a ballare".
Ranma sorrise e le prese la mano, stringendola e portandosela vicino al
cuore, mentre la Tendo posava la testa sulla sua spalla e riprendeva a
muoversi a ritmo con quelle chitarre ed il loro suono meraviglioso.
All I want is
you to understand
that
when I take your hand
it's
'cause I want to.
We
are are all born in a world of doubt,
but
there's no doubt,
I
figured out
I
love you
"Dicevamo...Da oggi niente genitori e niente sorelle in giro per
casa...''
"Niente vecchi maniaci, niente pretendenti di origine nobile e
soprattutto niente fidanzate carine o amichette francesi...''
"E niente minigonne..."
"Eh?''
Con la mano libera accarezzò le gambe nude della giovane
donna, stringendo leggermente all'altezza delle cosce.
"Intendo dire che tutto questo...Da oggi in poi sarà solo e
soltanto mio e non potrà vederlo nessun altro. Chiaro?''
I feel
loneley for
all
the losers that will never take the time to say
what's
really on their minds,
instead,
they just hide away.
Lei gli buttò le braccia al collo sorridendo mentre lui
continuava ad accarezzarla, senza mai smettere di ballare.
''Gelosone!"
Ranma assentì, ma solo con dei movimenti convinti della
testa:
le sue labbra erano troppo impegnate a mordere e leccare quelle della
fidanzata mentre finalmente le rubava quello che, da quel momento in
poi, i due ragazzi avrebbero considerato il loro primo vero bacio.
Yet, they'll
never have someone like you to guide them
and
help along the way.
Or tell them
when it's time
to
say I love you.
Si staccarono dopo aver assaporato le reciproche labbra per un tempo
lunghissimo, avidi l'uno dell'altra. Ranma sorrise ad Akane, mettendo
un finto broncio che la fece sorridere.
''A quanto pare stasera non posso tornare a casa...''
La piccola Tendo non si scompose.
"Vorrà dire che ti toccherà dormire con me"
"Hem...Dormire?''
Akane arrossì imbarazzata, dandogli una spinta scherzosa.
"Sei sempre il solito pervertito!''
Andò faccia a faccia con la sua amata, le sue labbra a mezzo
millimetro dal suo sorriso aperto.
"E tu il solito maschiaccio violento!"
Mentre tutta la famiglia e gli amici dei due giovani osservavano dal
balcone della stanza di Akane il loro amore che, dopo anni di
difficoltà, era finalmente sbocciato come un timido fiore d'inizio marzo,
il vecchio Happosai fumava la sua pipa accanto alla moglie Cologne,
seduti su quel tetto che era stato testimone di tanti folli momenti
vissuti insieme. Guardando le prime stelle sorgere ed il tizzone che si
accendeva, sempre più intensamente, ad ogni boccata di fumo,
sorrise
alla compagna, poggiando delicatamente la manina sulla sua, mentre
Ranma scappava per tutto il cortile, rincorso da un'Akane furiosa.
''A quanto pare, mia cara Cologne, avevi ragione anche questa volta. Più
le cose cambiano, più restano le stesse.''*
So
tell me when it's time to say I love you.**
Notine:
*
La frase di Cologne si riferisce all' OAV ''Il tunnel del
perduto amore''.
**
La canzone citata è ''When it's time'' dei Green Day, mi
piacerebbe che l'ascoltaste leggendo la scena, se vi va!
...E
con questo capitolo si conclude la ff. Vi confesso che mi è
dispiaciuto tantissimo quando ho dovuto barrare la casella
''completa'': in questa storia ho messo anima e corpo, mi ha presa
talmente tanto da portarmi a scrivere tutta la prima metà di
getto senza mai fermarmi, per poi continuare, impegni permettendo, il
più spedita possibile. Mi sono affezionata ai
personaggi (sì, anche ad Ataru!) e, anche se non si direbbe,
ci ho messo veramente tanto di mio. Ho un po' il groppone, ora!
(Modalità Soun Tendo: ON)
So
che la storia ha appassionato molte persone (e di questo vi sono
infinitamente grata), per cui spero di cuore di non aver deluso nessuno
con questo finale.
Sì,
lo so, volevate che ''consumassero'' questi due ragazzi, ma mi andava
di terminarla così, in maniera forse ovvia e
''cinematografica'': è così che l'ho pensata
dall'inizio. E poi la vita è strana, non si sa mai, no? Ci
sono i sequel, le one shot... Ok, basta, non dico più nulla,
ma sappiate che alcuni temi ''dimenticati'' (vediamo chi li trova)..
Beh ecco, non sono così distratta! ;-) Non aspettatevi nulla
nell'immediato, però!
Inoltre
non vi lascio ''orfane'': da ieri notte è online il primo
capitolo di un'AU su R&A, il cui titolo è
Serendipity: molte di voi hanno già letto e recensito, e
sono loro infinitamente grata! Se vi va di seguirmi anche in questa
avventura, prometto di cercare di darvi qualcosa in cambio impegnandomi
al massimo!
Prima
di ringraziarvi uno ad uno (s'ha da fa, quindi perdonatemi se
sarò prolissa) vi voglio dire che mai, mai nella vita avrei
immaginato che questa piccola storiella scritta in una notte noiosa di
fine estate avrebbe appassionato così tanta gente.
Allora,
iniziamo a fare i ringraziamenti tipo Notte degli Oscar.
Qualche
pazza di voi ha segnalato questa storia per le scelte. Non so come
ringraziarvi,
Luciadom, Maymell, Antonella84 e Lallywhite. Grazie
mille, ragazze. Sono commossa, lo giuro! *_*
Antonella,
Spirit99. A te va
una menzione particolare. Non so come ringraziarti per le tue fan art
splendide, queste ultime che ho pubblicato qui sono decisamente le mie
preferite, ma tutte, tutte, mi hanno lasciata a bocca aperta. Hai
''dato vita'' ai personaggini usciti dalla mia testa, rendendoli
''veri''. Grazie.
Grazie
a chi mi segue dal giorno 1, alle mie fedelissime, a chi ha recensito
un po' di capitoli, a chi è arrivato alla fine, a chi ha
solo lasciato un commentino qua e là, a chi è
passato per sbaglio, per curiosità, per noia. Grazie a chi
ha messo la storia nelle seguite e nelle preferite.
Mi
auguro di non aver dimenticato nessuno e di non aver sbagliato nessun
nome, ma, in ordine del tutto casuale, perchè siete
tantissimi, grazie a: Lallywhite,
Luciadom, Orange, Xingchan, Stellina_chan, Antonella84, Caia_chan,
Maymell, Gretel85, Mirkettina, Veronicafiorentino, Silvietta9999,
Super_fan00, Tania0204, RanmaAkane, LoveAnimeManga89, Rochita, Ran_ko,
Rachel868, YeahGirl, Cerbyatta Cullen, Ranma_chan, Julius CX,
Jennyvava, Ruka88, Green21, Vale27, Sifya ,Nina_94, juventina29, Sayaka
chan 94, Naji, 83ginny, Angel_94, Antogeta, Apple92, APTX 4869,
Calliope musa, Dramy96123, Happazza, Hylenia, LadyMija, Ladysibilla,
Lithtys, Pocaontas1979, Ritzoli, Sailorm, Saiyanprincess2013,
Sakura2013, SerenaEbe, Shiroganegirl , Shona, StellaCat, Sun86. TiAXD,
Uotani, Windancer, _Fy, Bianca___, Vale_resta, Debina, Flavia1008,
Girovaghi, Jeanny991, Lovina_vargas, Princesss, Saratbelieber, Zoraya.
Grazie a chi ha letto
questa storia, anche solo un pezzo. A chi l'ha amata e odiata, a chi mi
ha amorevolmente minacciata, a chi mi ha dato dei suggerimenti
preziosissimi, a chi ci fantasticava su, a chi coglieva tutte le mie
citazioni ed i dettagli, a chi si è emozionato, a chi ha
maledetto Jordan con me, a chi ancora non digerisce il ''fragolina''
del capitolo 8, a chi ha tifato fino all'ultimo per Ranma, a
chi lo voleva più muscoloso, a chi lo voleva meno idiota. A
chi ha capito che, quando lo facevo parlare in inglese, scimmiottavo il
Preside Kuno ed a chi ha capito che la sfida doveva essere di
Akane e solo sua. A chi si è ricreduta su Ataru, a chi lo
odia ancora, a chi continuerà a chiamarlo Moroboshi ed a chi
stasera sognerà di salire sul tetto di casa propria.
A chi passerà di qui, un domani.
Grazie di cuore.
Valentina.
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