"Tre al Tempio di Dite il Cacciatore seguiranno.
L’eterna ancella della vergine incontreranno.
Insieme giungeranno al luogo dove il nulla giace
E perché la Follia sia incatenata
La vittoria verrà infine sacrificata”
Leggendo queste parole, ne sono certa, non capirete assolutamente nulla. Per voi si tratta solo di una poesia. E di discutibile fattura per di più. Invidio così tanto le persone come voi, quelle per cui parole come “Tempio di Dite”  non significano niente, quelle che non si paventano di fronte a versi, in pratica quelle persone assolutamente normali.
Ma per me purtroppo quelle parole spaventano a morte. Perché? Perché mi ricordano che non sono normale, che sono una mezzosangue, una semidea.
Mi chiamo Katrina Volger e questa è la mia disastrosa avventura.

Spazietto mio:
piccola premessa: ho iniziato i primi capitoli di questa storia prima che uscisse "L'eroe perduto" e, per pigrizia lo ammetto, non mi andava di modificare tutta l'impostazione della storia quindi non tiene in conto degli eventi e dei personaggi della serie "Eroi dell'Olimpo".
Allora questa è una nuova storia che mi frulla in testa sin dall'uscita dei primi libri di Percy Jackson.Il prologo somiglia moltissimo alla prima pagina de "Il ladro di fulmini" ne sono pienamente consapevole; pensavo fosse un'idea carina.
Non so ancora se la continuerò tutto dipenderà da come questo e i primi 2 capitoli (circa) verranno accolti. Spero che il prologo vi abbia invogliato e ditemi cosa ne pensate con dei commenti.