Puppet-Master
and Terrorist
Deidara osservava il lavoro del Marionettista che, con cura
maniacale, levigava
il volto della sua nuova opera.
Il giovane non
capiva: cos’era quell’arte fatta di silenzio e
concentrazione, se non noia?
La mano del ninja della Sabbia si
muoveva delicatamente sul
corpo ancora rozzo della nuova marionetta: sarebbe stata la sua opera più
bella, la sua opera più
completa.
Meravigliosa e silenziosa sarebbe
nata dalle sue mani di
abile artista e avrebbe obbedito agli ordini impartitigli dai sottili
fili del
suo chakra.
Deidara osservava silenzioso il
Marionettista.
Gli occhi vuoti e privi di vita del
pupazzo fissavano Sasori.
E la Marionetta
sorrideva, soddisfatto della nascita della
nuova bambola.
“Come puoi amare
quelle… Quelle cose? Come puoi definire Arte
la produzione di statiche statue senza
sentimenti?” cacciò lì quelle parole
impulsivamente.
“L’arte non
è solo l’appagante botto di fuochi
artificiali.” così
Sasori liquidò il giovane Artista, lasciando passare le
parole di quest’ultimo come
se fossero state pronunciate per caso.
Quella frase infastidì
Deidara, che si avvicinò
silenziosamente all’opera della Marionetta.
“Mani di
bambola…” soffiò, sfiorando con la punta
delle dita
il legno lavorato della nuova opera di Sasori.
“Queste mani… Non
sono mosse da alcuna emozione, come possono
essere importanti? Come possono attirarti a tal punto da continuare a
produrne?” continuò
imperterrito il biondo.
“Anche le mie sono Mani di
Bambola, Deidara…” bisbigliò
Sasori, posando due dita sulle labbra appena accennate della sua opera.
Il Terrorista posò il suo
sguardo ceruleo sul profilo di
Sasori, che sorrideva quasi amorevolmente alla marionetta.
“Eppure le mie Mani sono in
grado di fare questo.” continuò
schernendo
Deidara.
"E le tue mani? Cosa fanno
le tue mani, Deidara?" lo sfidò avvicinandosi
al giovane.
“Le mie Mani creano
l’arte più completa, l’arte che rompe il
silenzio e la monotonia dei giorni, l’arte che non
marcisce... L’arte che non morirà
mai.”
Sollevò lo sguardo sulla
Marionetta, incontrando solo l’abbozzato
profilo di un’opera mai compiuta; il legno era consumato dal tempo
e dalle tarme.
Quelle Mani erano l’unica
opera completa, definita; quegli
occhi vacui sembravano il riflesso di una fredda notte invernale.
“Le tue Mani di bambola non
ti hanno aiutato contro la morte.” sibilò
uscendo con furia dalla stanza.
"E
la tua Arte? Non è
stata lei a donarti la pace della morte, Deidara? Cos'ha fatto
la tua Arte per evitarti
l'umile destino degli uomini?"
-Nell’esplosione della mia
Arte ho captato quel silenzio che
non avevo mai amato e che, eppure, era fondamentale per le tue
Bambole.-
"Sorridi
Deidara, sorridi alla morte come il vuoto sorriso di una marionetta
distrutta..."
-Le mie ferme Mani, la mia
Arte. Un’ultima esplosione, il
frastuono che tanto amo, poi silenzio… E la muta compagnia di
una sterile
Marionetta.-
FINE
Ok, come la mia prima fic anche
questa è completamente senza senso XDD! Vabbhè dai! Vi
lascio ai commenti e
agli insulti che seguiranno questo scritto! Un bacio ed un
ringraziamento
a tutti coloro che hanno letto e commentato 'Art
is... a BANG!'
Arrivederci e alla
prossima ^.^!
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