A prova di proiettile

di Valerie Clark
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A prova di proiettile
 
Non ho mai visto il mondo cambiare.
Sono passati anni, io aspetto, ma non cambia niente.
A volte ho paura di essere morta invano. Ho paura che il nostro amore sia stato vano, che nessuno abbia imparato niente. Ho paura che le cose non cambieranno davvero mai.
Mi sembra che quel centimetro che sentivo così importante, così vicino, così mio, sia morto insieme a me, che l’unica cosa che possedevo non ho potuto tramandarla, lasciarla in eredità.
Ho bisogno di sapere che quel nostro amore non è stato vano, che la gente qualcosa ha imparato.
Ho bisogno di sapere che mi ami ancora, ovunque tu sia.
Ho bisogno di sapere che quel centimetro è ancora mio, che mi appartiene ancora.
 
Ma poi mi guardo intorno, guardo quante persone sono morte insieme a me, e penso che una morte così qualcosa deve aver lasciato per forza.
E allora anch’io potrei aver lasciato qualcosa; quella biografia scritta con le lacrime agli occhi, quell’amore che è stato amore fino alla fine, quel centimetro che è sempre stato solo mio.
Sì perché la vita è a prova di proiettile, l’amore è a prova di proiettile, noi siamo a prova di proiettile.
 
 


 
Valerie è sempre stato il mio personaggio preferito, la mia audizione per una scuola di teatro fu ‘La lettera di Valerie’, l’amore di Valerie è come l’amore mio.
Nemmeno io ho ancora visto il mondo cambiare, ma, come si dice, la speranza è l’ultima a morire!
Buon cinque Novembre a tutti.




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