Sterminatori

di Sasha Fierce
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Osservo la parete a specchio spostarsi da destra a sinistra mentre l’uomo dietro ad esso mi tempesta di domande.
A quanto pare durante le visite abituali hanno esagerato con le scosse elettriche.
Da un punto di vista umano sembrerebbero molto premurosi,insomma si stanno tutti adoperando pretrattarmi con  i guanti,ma dal mio punto di vista sono solo degli avidi bastardi.
Si preoccupano più delle informazioni che di me.
-Ok,Jordan,se hai capito tutto possiamo incominciare.-La voce dietro il vetro è distorta.
Mi raggomitolo su me stessa tenendo le caviglie con le  mani.
Inizio il mio racconto cantilenante per fargli capire che sto’’bene’’e tra me e me ringrazio il cielo che Alexander e la sua collana non ci siano.
-Il mio nome è Hale,ho diciassette anni e sono nata su Sirio,un pianeta situato nel galassia 725.
Mio padre e mia madre sono scienziati e io sono stata addestrata alla sopravvivenza per venire qui e studiare il vostro mondo.Con me è venuto un esemplare di Det  una forma tecnologica contenente informazioni sulla terra risalenti a 2492 mila anni fa.Il server a questo punto va restaurato così che gli scienziati del mio mondo possano  studiare i difetti e i pregi del vostro mondo e quindi salvarlo,se serve.
Arrivata qui purtroppo il Det si è distrutto con le informazioni contenenti.Avvisato il mio pianeta sono stata avvisata che sarebbe arrivato un altro date,ma per mia sfortuna ci avrebbe messo 437 giorni terrestri.In questo lasso di tempo sono stata catturata da voi che mi avete affibbiato il nome Jordan.
Io sul mio pianeta sono una Venitrice cioè una dominatrice dei 4 elementi e della ragione.
Per voi sono una scoperta che non sapete utilizzare.
L’ultima cosa che so è che il Det non viaggia da solo e la persona che lo trasportava era mio fratello,il quale come me è un dominatore degli elementi,ma non della ragione,essendo io l’unica con questo potere.
Questa sua mancanza gli ha fatto dimenticare ogni cosa su se stesso e il suo mondo.
Dopo 3 mesi di agonia ho conosciuto Alexander e so che voi sapete che è mio fratello.’’
In preda alla rabbia sfondo il vetro che mi separa dal bastardo ed esco finalmente dalla porta correndo verso la mia stanza,verso di lui.




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