Avviso:
Prima che procediate nella
lettura mi preme informarvi che questa storia e le note
finali contengono spoiler sulla serie animata e sul manga, per
cui se non volete rovinarvi la sorpresa vi consiglio di chiudere qui la
storia e non procedere oltre.
Se invece volete andare avanti, vi auguro una
buona lettura.
That Magnificent
Orange Sunset
そ
の壮大なオレンジ色の夕日0
script by: suinogiallo
Oboete imasu ka?
Ano hi wo
Futo kanjita, tokimesa wo
Aoi hizashi abite
Kaze wo kiru kimi ni
Mitorete'ru to, me ga atte
Egao koboreta
Maru de, spirale
Azayaka ni, mawari-dashita hibi
Itsumo, itsudemo
Ai ga michite ita
Kitto, spirale
Atataka na, mainichi wo kasanetara
Itsu no ma ni ka, tooku ni
Kite ita no ne
Oboete imasu ka? Ano yoru
Hajimete mita, kirameki wo
Hoshi furu tougenkyou
Minna de mukatta
Miwatasu sora, suki toori
Kokoro furueta
Sore ha, spirale (spiral) |
Do
you remember that day?
I suddenly felt the throbbing of my heart
While I was fascinated by your figure
Cutting through the wind
And bathing in the pale sunlight, our eyes met
My smile overflowed
As though it were a spirale (spiral)
Those days that were vividly beginning to turn
Always, at any time
They were full of love
Surely, it is a spirale (spiral)
If we pile up those warm everydays
Before we know it,
We've come a long way, haven't we.
Do you remember? That night
I saw a sparkle for the first time
A Shangri-La of falling stars
We turned towards it
Looking out over the sky, piercing through an opening
Our hearts trembled
That was a spirale (spiral) |
Spirale
- Aria the Origination Opening Song
Makino
Yui
Traduzione:animelyrics
- Ai-chan, oggi
è una giornata speciale. Alice-chan ed Athena-san
andranno sulla Collina della Speranza e sai cosa significa... - le dita
di Akari scivolarono veloci sulla tastiera del portatile della ragazza
mentre scriveva l'ennesima mail alla sua giovane amica su Man-Home.
Quel giorno era
davvero un giorno speciale.
Alice non lo sapeva
ma, dietro l'invito di Athena ad andare a fare un pic-nic, si celava il
primo vero esame per le aspiranti Undine. Si trattava di un segreto
custodito gelosamente da tutti e nessuna di loro sapeva, prima di
arrivare sotto la Collina della Speranza, che al tramonto forse
sarebbero tornate a casa con un guanto in meno.
Era un rito di
passaggio molto importante che di solito avveniva quasi in
intimità tra la giovane Pair e la sua tutor Per lei era
accaduto così. Solo lei e Alicia. Per Alice sarebbe stato
diverso invece. Athena aveva invitato anche lei e Aika e loro due
avevano accettato di buon grado di essere li.
In fondo, l'attimo in
cui Athena avrebbe sfilato il guanto sinistro ad Alice sarebbe stato un
momento unico, di quelli che rimanevano impressi nella memoria di ogni
Undine. Un po' come il passaggio alla maggiore età, quel
semplice gesto avrebbe segnato un passo molto importante verso il
traguardo a cui tutte loro guardavano.
Non ci sarebbero state
foto o riprese a rendere duraturo quel ricordo, ma
solo la memoria della giovane Pair e della sua tutor e per
questo sia Akari che Aika erano state davvero felici che Athena le
avesse invitate.
Volevano imprimersi
nella mente il volto sorridente della loro amica, volevano essere le
prime a stringerle la mano finalmente libera dal guanto, volevano
abbracciarla e stare con lei fin quando l'arancione del tramonto non
fosse scomparso del tutto.
Il tramonto.
Non era sicuramente un
caso che quel rito si svolgesse proprio in quel posto.
Da li si poteva vedere
tutta Neo-Venezia, e quando il sole iniziava a scendere sull'oceano,
tingendo di arancione l'orizzonte, la città sembrava davvero
un posto magico.
E per Alice, giovane
promessa della Orange Planet, quel colore poi
sarebbe stato davvero beneaugurante.
- Akari-chan! - la
voce di Aika la richiamò al presente - Sei pronta? -
- Arrivo! - le rispose
premendo il tasto di invio e chiudendo poi delicatamente il portatile -
Presidente Aria - chiamò il grosso e paffutto gatto
bianco uscendo sulla veranda dell'Aria Company fermandosi poi
di scatto.
- Aika-chan? - le
chiese vedendola su una gondola della Himeya condotta da una giovane
Undine.
- Oggi faremo le
turiste! - le sorrise - Athena-san ha detto di non andare con le nostre
gondole -
Da quando faceva quel
lavoro ne aveva viste di giovani Pair passare per la sua chiusa.
All'andata con tutti e due i guanti e al ritorno con uno solo. Qualche
volta ancora con tutti e due ma erano casi rari.
Di solito quando la
tutor invitava la sua allieva su quel percorso era perché
sapeva che aveva ormai raggiunto la maturità necessaria per
diventare una Single, ma a volte accadeva che qualcuna
fallisse.
Ancora ricordava
quando era passata quella giovane Pair dell'Aria Company. Il suo
sorriso era cosi naturale e affascinante che non era riuscito a non
seguirla di nascosto per vedere il momento in cui la sua tutor le
avrebbe sfilato il guanto e si era commosso vedendole tutte e due, una
di fronte all'altra avviluppate dall'arancione di quel tramonto che
rendeva ancora più magico quel posto. In fondo, se agli
albori della sua storia Aqua era chiamata Orange Planet era
perché quel colore che l'oceano prendeva al tramonto
suscitava qualcosa negli uomini e nelle donne. Forse la malinconia del
loro pianeta natale o forse la gioia di star dando la vita ad un nuovo
pianeta.
Non sempre seguiva le
gondole che passavano di là. Gli sembrava quasi di compiere
un gesto sacrilego, ma in quell'occasione non era riuscito a
trattenersi.
E neanche quel giorno,
quando aveva visto la giovane Pair dell'Orange Planet con la sua tutor
- una delle Fate dell'Acqua - passare per la sua chiusa era riuscito a
trattenersi. Qualcosa nel suo cuore gli diceva che sarebbe stato un
momento unico nella storia di Neo-Venezia.
In tanti anni che
faceva quel mestiere aveva imparato a riconoscere una Pair veramente
brava, ma fino ad allora non aveva mai visto una gondola danzare
sull'acqua con tale leggiadria come quella condotta da quella
giovanissima Pair.
L'aveva vista
avvicinarsi lentamente, al centro del canale. Aveva notato la
leggerezza con la quale l'aveva fermata alla giusta distanza dalla
chiusa. Né troppo distante da dover remare con forza per
portarla dentro, né troppo vicino da venir scossa dalla
corrente che la chiusa, aprendosi, avrebbe generato.
Era rimasto incantato
nel vedere come l'aveva portata poi dentro, fermandosi perfettamente al
centro senza nessuna sbavatura, senza il bisogno di una minima
correzione.
Quella ragazza sarebbe
diventata presto una Undine a tutti gli effetti, forse anche di
più.
Forse stava per
assistere alla nascita di una nuova Fata dell'Acqua.
Alice non era per
niente nervosa quel giorno.
Non era la prima volta
che conduceva la gondola con Athena-senpai seduta davanti, ed era
cosciente del fatto che avesse una padronanza della tecnica fuori dal
comune, specie per una Pair giovane come lei. Ma sapeva anche che aveva
molta strada da fare ancora.
Certo, le sue due
senpai, Akari e Aika, l'avevano aiutata molto a diventare
più sicura di sé ma non si sentiva ancora pronta
a lasciare il suo guanto sinistro.
- Gondola in arrivo!1 -
annunciò apprestandosi
ad un incrocio. Lo sguardo di Athena le valse molto più di
qualsiasi parola. Era la prima volta che la sentiva annunciare il suo
avvicinarsi ad un incrocio a voce alta.
- Mi sono allenata
molto con due senpai molto speciali! - sorrise, continuando nel gioco
che Athena aveva iniziato quella mattina. Fare finta che lei non fosse
la sua tutor ma una cliente, gioco che Alice aveva accettato molto
volentieri, quasi fosse una delle sfide che si inventava quando tornava
da scuola. Come camminare all'indietro o passando solo nelle zone
coperte dall'ombra.
Aveva condotto la
gondola con la maestria che tutti le riconoscevano, senza il minimo
errore e senza la più piccola titubanza, anche quando, nel
canale che portava alla Collina della Speranza, erano state sorpassate
da un grosso barcone turistico a motore che occupava da solo quasi
tutta la larghezza della via d'acqua, continuando sempre a parlare
proprio come se al posto di Athena ci fosse stata una vera cliente.
Solo una volta giunti
sotto la Collina della Speranza, quando ormai l'arancione del tramonto
si era steso come un manto su tutto, qualcosa dentro di lei era
scattato. Il vedere le sue due senpai, il vecchio signore della chiusa
e i presidenti dell'Orange Planet e dell'associazione delle
Undine fermi ad aspettarla sotto le grandi pale dei generatori eolici
le aveva fatto capire che quella non era una semplice gita.
E poi quella richiesta
cosi improvvisa e imprevista di Athena di cantarle una canzone2.
Solo allora
capì che era di fronte ad un momento importante della sua
vita e, prendendo un bel respiro, iniziò a cantare mentre un
leggero vento prendeva a spirare muovendole i capelli immersi
nell'arancione di quel tramonto così violento.
La canzone le nacque
dal cuore portandosi dietro decine di ricordi.
La prima volta che
aveva visto Athena, quando aveva incontrato Akari e Aika, la presenza
costante e gentile di Athena al suo fianco, anche quando pensava che
non ci fosse.
Cantò
così, naturalmente, e la sua voce sembrò quasi
assumere la stessa tonalità di arancione del tramonto, si fuse con
il tramonto stesso mentre la consapevolezza che qualcosa di
straordinario stesse per accadere si faceva strada nei cuori di tutti.
E così
nessuno si stupì quando, alla fine della canzone, Athena si
mise di fronte alla giovane Pair prendendole la mano sinistra per
sfilarle il guanto. Anche se sapevano che quello era l'esame per
diventare Single, l'emozione era comunque sempre molto forte.
Piazza San Marco era
piena di turisti come al solito. A centinaia ogni giorno affollavano la
grande piazza fermandosi al Cafè Florian per prendere un caffè e latte3,
attardandosi vicino al canale per fare una ultima foto o semplicemente
camminando e parlando tra di loro.
- Akari-chan! - la
chiamò Ai vedendola avanzare tra la folla insieme alla sua
senpai, Alicia. Il suo sguardo corse subito alla mano destra ma con
rammarico vide che lo teneva dietro la schiena, quasi a volerlo
nascondere.
- Akari-senpai -
sussurrò Alice vedendola a sua volta. Nonostante fosse
diventata Prima già da un bel po' ancora aggiungeva quel
suffisso sia a lei che ad Aika.
Già.
Con la
mente tornò improvvisamente a quel giorno, a quel
tramonto, quando sotto la Collina della Speranza Athena le aveva
sfilato il guanto sinistro. C'era anche lei, insieme ad Aika,
così come quando Aika era stata promossa a Prima lei e la
giovane Single dell'ARIA company erano state al suo fianco, mentre
Akira le aveva sfilato il guanto. Durante l'esame di Akari invece
né lei né Aika erano potute essere presenti e per
questo adesso erano li, insieme ad Ai, per congratularsi con lei. O
almeno questo era quello che speravano.
Anche se era passato
un po' di tempo, Alice ancora ricordava l'emozione di quel tramonto, i
volti sorpresi delle sue due senpai quando Athena, dopo averle sfilato
il guanto sinistro, le aveva preso la mano destra. Per giorni aveva
ricordato quel momento. L'arancione di quel tramonto. La pressione
delle mani di Athena sulla sua mano destra, la sensazione che aveva
provato quando aveva iniziato a sfilarle il guanto, l'emozione che
aveva sentito salirle dal cuore fino alle lacrime quando Athena aveva
pronunciato per la prima volta il suo soprannome da Undine. Orange
Princess.
Un'emozione difficile
da dimenticare e impossibile da descrivere a parole. Un ricordo
così forte che ancora la faceva piangere di fronte ad un
tramonto pieno e magnifico come quello di quel giorno.
Un ricordo che si era
rafforzato poi il giorno dell'esame di Aika. Quando Akira le aveva
sfilato il guanto e l'aveva chiamata Rose Queen. Un filo rosso che le
univa insieme alla memoria di un giorno molto lontano, in cui una
giovanissima Aika aveva dato il coraggio necessario ad Akira per
andare avanti.
Un ricordo che si
sarebbe rafforzato ancora di più quel giorno, con il sole
che tramontava sul mare, oltre la piazza, e che, come l'altra volta,
tingeva tutto con quell'arancione così vivido da far
meritare davvero a quel pianeta il nome di Orange Planet.
- Akari-chan? -
sussurrò poi Aika.
Molte cose erano
già cambiate dal giorno in cui Alice era stata promossa da
Pair direttamente a Prima. Il loro sogno di diventare Prima tutte e tre
insieme era svanito, probabilmente nello stesso modo in cui era svanito
per le loro senpai, e le loro strade sarebbero state molto diverse. Un
po' di tristezza c'era adesso nei loro occhi. Stemperata dalla gioia di
potersi incontrare di tanto in tanto e parlare come quando erano ancora
delle apprendiste, ma sapevano, lo aveva saputo sin da quando Alice era
diventata Prima, che non sarebbe stato più come prima.
Proprio come le loro
senpai, quasi un cerchio che si chiude.
- Akira-senpai -
mormorò poi voltandosi a guardare la sua senpai quasi a
cercare conforto.
Molte cose sarebbero
davvero cambiate, ma i ricordi sarebbero rimasti sempre quelli.
Del loro incontro,
delle incertezze e delle paure, delle gioie e degli incontri.
Delle speranze.
E di quei tramonti
arancioni così vividi dar rimanere impressi davvero per
sempre nella loro memoria.
- Aika-chan,
Alice-chan - sorrise Akari fermandosi a qualche metro da loro. Il
braccio destro sempre dietro al corpo - Ai-chan - aggiunse poi
lanciando un sorriso ancora più radioso alla sua piccola
amica.
Un suono lontano di
tamburelli la salutò. Anche se non era li, presente
fisicamente, sapeva che Cait-Sith la stava guardando e tra
sé mandò anche a lui un sorriso. Gli era stato
accanto tutto quel tempo, l'aveva protetta e l'aveva fatta sentire
parte di quel mondo magnifico.
Abbassò un
po' lo sguardo verso le mani di Alice osservando lo scintillio di un
piccolo anellino.
Ma soprattutto sorrise
alle sue amiche che non l'avevano lasciata sola neanche quando erano
impegnate con il loro lavoro. Anche se non erano potute essere accanto
a lei quando aveva sostenuto l'esame sapeva che con il cuore erano
sulla sua gondola ed aveva dedicato a loro la canzone che aveva
cantato.
Lentamente
spostò poi il braccio destro portandoselo davanti mentre
nella mente gli risuonava ancora la voce di Alicia che subito dopo
averle tolto il guanto destro l'aveva chiamata con il suo nuovo
soprannome.
Aquamarine...
- Presidente Aria - lo
chiamò Ai, fermando la sua gondola accanto al piccolo molo
dell'Aria Company, vicino alla Palina4 che anni prima la sua senpai aveva
creato quando era ancora una Single.
- Pun-ja! - la
salutò a sua volta correndo verso di lei insieme ad una
giovane Pair dai lunghi capelli biondi che si affrettò ad
aiutare Ai a ormeggiare la gondola.
- Bentornata Ai-san! -
sorrise mentre altre due Pair, una dell'Orange Planet ed una
dell'Himeya, rimanevano ferme a guardarle. La giovane Pair
aiutò Ai a ormeggiare la sua gondola e tutte e quattro
entrarono poi dentro la sede dell'ARIA Company.
Si erano conosciute
pochi giorni dopo che Amano, la giovane Pair dell'ARIA Company, aveva
iniziato il suo tirocinio nella società e, come era accaduto
per le loro Senpai, erano diventate amiche iniziando ad allenarsi
insieme.
- Amano-chan - la
chiamò Ai soffermandosi a guardare alcune foto sistemate su
di un mobile. Le guardava spesso sperando, un giorno, di potervi
aggiungere anche quella della sua giovane apprendista e delle sue due
amiche - che ne dici se domani ce ne andiamo a fare un pic-nic? -
Le due Single si
voltarono e si scambiarono un sorriso di intesa. Il tramonto del giorno
dopo avrebbe visto una nuova Single continuare la sua strada
nell'industria del turismo di Aqua.
- Akari-chan -
iniziò a scrivere Ai stando seduta alla sua scrivania
- i cerchi hanno una caratteristica. Anche quando raggiungono
la loro conclusione e si chiudono continuano a ripetersi. Anche su
questo magnifico pianeta che è Aqua, anche in questa
città che è Neo-Venezia... - poi chiuse il suo
portatile e si girò a guardare il sole che tramontava
all'orizzonte tingendo di arancione il mare, mentre una gondola
lentamente attraversava il panorama portando con sé sogni e
ricordi.
E ci sarà
sempre qualcuna pronto a ricordare, guardando il mare tinto di
arancione, la leggenda di semplici ragazze diventate Fate dell'Acqua.
Orange Princess, Rose
Queen e Aquamarine.
copyright
©
2008
suinogiallo
copyright
per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano
Note e Glossario:
0: Per la traduzione
in giapponese mi sono affidato al traduttore di Google. Se dovesse
essere errato vi prego di farmelo sapere in modo da poterlo correggere.
1: Fa parte proprio
delle tradizioni dei gondolieri di Venezia annunciare il loro arrivo
con un grido quando stanno per svoltare o incrociare un'altra via
d'acqua, in modo da evitare uno scontro.
2: In italiano
(canzone) anche nell'originale.
3: In italiano
(caffè e latte) anche nell'originale
4: si tratta di un
lungo palo infisso nel fondo che serve per l'ormeggio delle
imbarcazioni. Nella storia originale viene dipinto di vari colori a
identificare il proprietario. La Palina che si trova di fronte al molo
dell'ARIA Company è stata disegnata e realizzata da Akari
nell'episodio 14 della seconda serie.
Ho
scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, -senpai, per una
obiettiva difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Le
Undine sono le gondoliere, ovvero
guide turistiche per la città di Neo Venezia che
accompagnano visitatori e turisti in giro su di una gondola. Solo le
donne possono svolgere questo lavoro.
Le Pair
sono le apprendiste Undine che
ancora hanno ambedue i guanti.
Le Single
sono le apprendiste Undine che
portano un solo guanto. L'esame per passare da Pair a Single si svolge
in segreto e termina ai piedi della Collina della Speranza.
Per Prima
intendiamo l'apprendista Undine
che supera l'esame finale e diventa una Undine a tutti gli effetti. In
quell'occasione scelgono, o gli viene dato, un Soprannome che le
renderà uniche.
Le
Fate dell'Acqua sono le undine
più capaci nel loro lavoro. Nell'universo di ARIA sono le
tre senpai delle protagoniste, ovvero Alicia, la senpai di Akari,
Akira, la senpai di Aika e Athena, la senpai di Alice.
Cait Sith è un grosso gatto
che veste abiti tipicamente veneziani (simili a quelli indossati da
Casanova per intenderci) che è un po' il protettore di Aqua.
Durante il Carnevale gira per le strade di Neo Venezia vestito come
Casanova (episodio 1 della seconda serie) ed accompagnato da
un gruppo di piccoli aiutanti (che sono in realtà i gatti di
Aqua) che suonano vari strumenti tra cui dei tamburelli. In un episodio
lo troviamo invece vestito come il bigliettaio di Galaxy Express
(episodio 21 della seconda serie).
Man-Home sarebbe la Terra.
Aqua - si tratta del pianeta Marte che,
durante il processo di terraforming, forse per un errore è
stato quasi ricoperto completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
In principio veniva chiamato anche Orange
Planet per via della colorazione arancione che prendeva il
mare al tramonto.
Aria Company - una delle tre grandi
compagnie di undine di Neo Venezia. La sua unica dipendente
è Alicia, la senpai di Akari.
Hime-ya - una della delle tre grandi
compagnie di undine di Neo Venezia. Aika è la figlia dei
proprietari nonchè apprendista presso di essa.
Orange Planet - una delle tre grandi
compagnie di undine di Neo Venezia. Vi fa il suo praticantato Alice.
Il Cafè
Florian esiste davvero e si trova proprio a Piazza San Marco.
Spoiler:
Questa storia
è decisamente piena di Spoiler (se siete arrivati fin qui a
leggere significa che comunque avete anche letto l'avviso che
c'è ad inizio storia), che provengono sia dall'anime che dal
manga (che si è recentemente concluso).
Alcune cose sono
confermate, per altre mi sono basato su informazioni reperite in rete
(wikipedia sia in inglese che in giapponese - sia lode al traduttore di
Google -)
Una nuova storia
dedicata ad ARIA e alle sue protagoniste.
Come le altre anche
questa è nata un po' per caso e solo in un secondo momento
mi sono reso conto che sarebbe andata bene per il concorso indetto da
Izumi e Naco sulla memoria.
Infatti all'inizio la
storia per il concorso doveva essere un'altra, ma poi la voglia di
scrivere questa storia ha preso un po' il sopravvento su tutto il
resto.
Come sempre non so
come sia venuta. Non so se sono riuscito a permearla
delle emozioni che ho provato vedendo l'episodio Nove della
terza stagione (Origination), la vera molla che mi ha spinto a
scriverla. Emozioni che avevo voglia di condividere con chi mi legge e
con chi, come me, ama questa serie.
Mi sono preso varie
libertà nello scrivere questa storia. Non so se gli esami di
Aika e di Akari si sono conclusi al tramonto, cosi come non so se Alice
porti o meno un anello alla fine della storia, spero mi perdoniate per
questo...
Quando ho scritto
questa storia poi non sapevo ancora (da indiscrezioni trovate su
Wikipedia inglese) che Ai avrebbe intrapreso anche lei la carriera di
Undine, ma avevo optato per questa scelta in quanto era un po' una mia
speranza, quasi a dimostrazione del cerchio che si chiude e che si apre
all'infinito, e mi piaceva immaginare cosi la conclusione della storia.
Per quanto riguarda il
nome della giovane Pair ho scelto Amano per due motivi. Il primo
è che inizia per A come tutti gli altri nomi dei personaggi
del manga, il secondo è per un omaggio alla creatrice di
questa storia, Kozue Amano.
Reference:
(
http://en.wikipedia.org/wiki/Aria_%28manga%29)
Come al solito, per
concludere, ringrazio tutti coloro che mi leggeranno e tutti quelli che
vorranno lasciare un commento a questa storia, e mi auguro che vi sia
piaciuto leggerla almeno quanto a me è piaciuto scriverla.
Ringrazio poi
particolarmente Maki che mi ha betato la storia.
Un ringraziamento post pubblicazione a Gufo_Tave per avermi segnalato
un errore colossale (che ho già provveduto a correggere -
è inutile, per quanto si legga e rilegga una storia l'errore
salta sempre fuori -) e per la sua bella recensione, e a Naco Chan per
la recensione (un ringraziamento va anche ad Izumi per il commento che
ha lasciato sul forum per il contest a cui questa storia partecipava.
Vi ringrazio davvero molto.
19 Marzo 2008
29 Marzo 2008