.:Occhi
Verdi:.
Premessa: Thor
dovrebbe avere più o meno 3 anni mentre Loki è
ancora un neonato.
Il
focolare crepitava
sulle
braci ardenti, scaldando la piccola stanza simmetrica: sembrava voler
estraniare il resto di Asgard da quell'atmosfera protettiva, voleva
tenere fuori il vento che inquieto imperversava, ansioso di
annunciare al popolo la venuta della nuova stagione.
Voleva
proteggere quella rinnovata pace che, come una fenice, stava
rinascendo dalle ceneri di una guerra che aveva causato morte e
disperazione ma, contro ogni aspettativa, aveva comportato anche una
piccola vittoria.
Una
piccola vittoria che proprio in quel momento guardava, con uno
sguardo che a sua insaputa era stato condannato a spegnersi, il nuovo
mondo in cui era stato accolto.
Gli
era stato dato un nome, una nuova speranza, il diritto di vivere,
crescere, cadere, rialzarsi e sopratutto, gli erano stati dati un
padre, una madre e perfino un fratello. Proprio quest'ultimo lo stava
scrutando attento mentre l'altro si accoccolava tranquillo fra le
braccia della donna che lo aveva adottato.
“Madre?”
“Sì,
tesoro?”
“Perché
Loki ha gli occhi verdi?”
Frigga
sorrise comprensiva, “Perché è nato
così, non ti devi
preoccupare, anche se siete fratelli non è necessario che vi
somigliate”.
Nonostante
questo, però, Thor non era convinto.
“Ma
madre, tu e padre vi amate perché avete tutti e due gli
occhi
azzurri e anche io” sentenziò il bambino come se
si stesse
lamentando di qualcosa di inevitabile.
“Ci
amiamo perché abbiamo gli occhi azzurri?”
riassunse Frigga
tentando di interpretare le parole del suo primogenito.
“
Gli
occhi sono lo specchio dell'anima. Lo
dici sempre tu! Per questo noi stiamo insieme, perché le
nostre
anime sono uguali” spiegò ancora il bambino come
se si stesse
rivolgendo ad un coetaneo. Poi la sua voce calò,
“Madre, quindi io
non potrò volere bene al mio fratellino?”
Sussurrò con uno
sguardo improvvisamente rattristato.
Un
altro sorriso piegò le labbra di Frigga mentre con una mano
cominciò
ad accarezzare i capelli dorati del più grande.
“Vedi,
Thor, esistono vari tipi di amore. C'è l'amore per chi
è uguale a
te, il cielo si troverà sempre bene con i cieli degli altri
mondi,
andranno d'accordo e si potranno unire e divenire un'unica cosa. Poi
c'è l'amore per chi è diverso, è un
amore più complesso ma non
per questo meno potente, anche se il cielo e l'erba sono
profondamente diversi nulla impedirà al cielo di vegliare
sull'erba
che si piega al vento nè
all'erba
di accarezzare il cielo ogni qual volta si rialzerà. Loro
risplendono ognuno del riflesso dell'altro. Anche se il rapporto non
è facile, anche se sono due opposti, si amano. Riesci a
capirlo?”
Thor
rimase un attimo a pensare senza spostare lo sguardo dal fratello che
ormai si era addormentato.
“Vuoi
dire che io e Loki non siamo uguali?”
“Esatto.”
Il
silenzio che calò questa volta fu più lungo ma,
poi, il viso del
bambino si aprì in un enorme sorriso soddisfatto.
“Non
ti preoccupare Loki! Io sarò il tuo cielo e
veglierò su di te,
anche quando il vento ti schiaccerà e, se tenterà
di portarti via
io ti riprenderò, perché anche se le nostre anime
sono diverse
hanno bisogno di tenersi per mano per poter andare avanti”,
spostò
lo sguardo per puntarlo in quello della madre, “Grazie per
avergli
dato gli occhi verdi!”
Frigga
lo guardò sorpresa “Adesso ne sei
felice?”
“Sì, perché se
no sai che noia? E poi, io sono un guerriero e quindi adoro le sfide.
Loki sarà la mia sfida più grande, per questo mi
piacerà sempre!”
Concluse il bambino prima di correre per la stanza fingendo di
lottare contro un nemico immaginario.
Frigga
strinse Loki a sé
mentre
guardava orgogliosa il primogenito.
“Puoi
fidarti di lui, mio piccolo Loki, quando cadrai, per favore, afferra
sempre la mano che ti porgerà, il resto diverrà
ombra alla luce che
manderete insieme”.
***FINE***
Salve
a tutti! Questa è la prima fanfiction che scrivo su Thor, in
verità
all'inizio era stata pensata per essere solo su Firgga e Loki ma poi
è uscita così °A°
È
stata scritta per essere solo un piccolo episodio perso nel tempo
anche perché io non so quasi nulla su Asgard e quindi non mi
sembrava giusto trattare su aspetti che ignoro quasi completamente^^"
(perdonate l'ignoranza dell'autrice). Ad ogni modo spero davvero che
sia riuscita ad intenerirvi almeno un pochino!
Vediamo... ah! Non
c'entra molto però l'ho scritta dopo aver ascoltato
"cattedrale
sommersa" di Debussy che mi ha dato un po' l'idea, mi ha fatto
pensare a qualcosa di meraviglioso ma che però non
può risplendere
appieno a causa del contesto difficile in cui si trova (profe, le sue
lezioni sono un tantino piatte ma la ringrazio per averci fatto
sentire questa melodia!).
Per ultima cosa ringrazio GRG!! per
avermi aiutata con la punteggiatura (e per ricordarmi continuamente
che non sono in grado di usarla XD), G_Elizabeth
per aver fatto un controllo generale e LunaWolf per avermi prestato fogli
e fazzoletti (?)!
A presto!
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