Il miracolo della lacrima

di xtomx95
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Il miracolo della lacrima

Le lacrime si stavano affollando sul mio volto, nonostante non provassi alcuna emozione. Mi sentivo come morto, senza una vera spinta per reagire. Era un coma dell’anima. Ma quelle gocce che lente uscivano dai miei occhi e percorrevano il viso resero le mie guance calde. Molto probabilmente assunsero anche un breve rossore, ma non avevo molta voglia di alzarmi da quel letto per andare a controllare. Quella goccia d’acqua non si voleva fermare.
-Succede, sai?- Disse una voce di fianco a me –Di piangere in questi casi, dico…-
Con una piccola forza che mi percorreva il corpo, quella forza che in genere è creata dalla sorpresa, mi voltai, e vidi una ragazza che ondeggiava sull’aria come se fosse distesa sopra ad essa.
Mi sorrideva, ma io non ricambiavo. Oramai non avevo la forza neanche per muovere le labbra.
Continuò a parlare:
-Del resto è ciò che caratterizza voi umani: Un’anima in grado di emanare così tante emozioni da costringere il vostro corpo a “esplodere” in qualche modo.-
Non ha senso. Non ero pieno di emozioni. Stavo semplicemente fingendo di vivere, lasciandomi prendere in giro da madre natura.
-Un'altra vostra caratteristica è che non capite la differenza tra soffrire e morire. Sono cose legate tra sé, ma non per forza conseguenti: La morte è terribile e distruttiva, e anche la sofferenza lo è…-
 Mentre finiva la frase, si rivolse verso me e, avvicinando delicatamente l’indice, prese una delle mie lacrime e la portò al petto coprendola con l’altra mano. Proseguì con il suo discorso:
-…Ma spesso porta cose stupende.-
Le sue mani, poste una sull’altra sul suo petto, iniziarono a circondarsi da una luce bellissima. Allontanò le meni dal suo corpo, ma continuò a tenerle unite, come se reggessero qualcosa, e quel qualcosa era la fonte di quella luce stupenda. La ragazza soffiò sulle sue mani, e poi liberò la luce sul mio naso. Non so come feci, ma riuscii a vedere cos’era che provocava così tanta meraviglia. Era un ometto trasparente da sembrare composto d’acqua distillata.
Un istinto pervase il mio corpo, e spinse le mie labbra a lanciare un sorriso tanto lieve, ma stranamente sincero. Con meraviglia avevo capito che cos’era, ma non riuscivo ancora a crederci. Era la lacrima che la ragazza aveva raccolto dal mio viso.
Quanto era bella.
Essa mi salutò con un suo braccino e si diresse verso il petto. Una volta giunto lì disse qualcosa con voce bassa, ma io lo sentii ugualmente. Disse:
-Le lacrime servono a lavare gli occhi, ma il tuo corpo non ha capito che è il tuo cuore a dover essere pulito.-
Terminata l’affermazione, s'illuminò ancor di più e s’immerse letteralmente nel mio petto.
Nonostante la lacrima fosse dentro me, la luce si poteva ancora vedere, anzi! Cominciò a espandersi. Credo che passò per vene, capillari e qualsiasi condotto in cui scorreva sangue fino a riempirmi completamente.
Il calore e l’energia che mi attraversarono in quel momento, mi spinsero ad alzarmi e a girarmi verso la ragazza. Ora non aveva più la forma di un’umana, ma era divenuta fuoco e luce che danzava con la luce che usciva dal mio corpo.
Con tutto il fiato che avevo in gola urlai:
-Grazie! Mi hai salvato dalla morte.- Poi, con tono leggermente più pacato, le chiesi:
-Ora, però, ti dovrei chiedere un favore… Vorrei saper...-
L’essere stupefacente non mi fece finire la frase.
-Lei ora è con me… E quel che stai avendo ora, lei lo avrà per infinito tempo.-
Aveva colto nel segno, ed io ricominciai a piangere, ma di felicità.
-Ora devo andare…- mi disse –…ma in futuro sarai anche tu con noi. Ancora non sei pronto, però. Farò di tutto perché tu lo possa divenire. A sempre!-
Mi salutò così e scomparve nel nulla, ma sapevo che ancora era a fianco a me.

 
Nota D’Autore.
Salve a tutti.
Come ho già detto nella presentazione della storia, ho scritto questa canzone grazie all’ispirazione datami da una canzone degli Hammock. Come mi è già successo, l’ho scritta tutta d’un fiato e non ho avuto bisogno di spremermi troppo le meningi per continuarla, quindi mi son sorpreso dopo averla riletta: Sembrava decente (anche se era mezzanotte, e quindi potrei non aver notato errori o frasi insensate).
Volevo soprattutto spiegare che quel “A sempre” alla fine della storia non è un errore, ma ha un senso. Il significato lo capirete voi, altrimenti non avrebbe senso.
A presto.
 
Da xtomx95




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