000-Un'avanscoperta movimentata
Super Robot Wars R - Preface
Una fanfiction crossover scritta da: Justice Gundam
Bentornati a tutti!
La fanfiction che vi apprestate a leggere fa parte della saga di Super Robot
Taisen che sto scrivendo, e che potreste aver iniziato a leggere in questi
giorni con il titolo di 'Super Robot Wars R': in effetti, questo è un prequel, o
meglio un antefatto, che potete capire benissimo anche senza aver letto i
capitoli di 'Super Robot Wars R' che ho già pubblicato... comunque, vedrete che
una volta messe assieme, queste storie formeranno un tutt'uno ben compatto! Ho
un sacco di idee in mente, e le voglio implementare tutte!
Allora, giusto per chiarire un pò le cose... ogni capitolo sarà ambientato in
un luogo diverso, e seguirà le vicende riguardanti una particolare serie
robotica - o anche due o tre, in certi casi. E' ambientata cinque anni prima
delle vicende narrate in 'Super Robot Wars R', anche se... no, non voglio farvi
spoiler, vedrete col tempo cosa voglio dire! A proposito, per integrare le
informazioni che ho riportato nel database di fine capitolo, ho utilizzato un pò
di materiale della EncicloRoboPedia, uno dei più completi siti italiani sui
robot giganti, e da Wikipedia... e ringrazio entrambe per l'aiuto fornitomi!
Giusto per dire che non è tutta farina del mio sacco, e che i ringraziamenti
vanno anche a loro...
E giusto per cominciare in bellezza, il primo capitolo è dedicato al re dei
Super Robot, Mazinga Z in persona! Allora, siete pronti a tuffarvi nel mondo di
Super Robot Taisen, una volta di più?
Era un sì, quello che ho sentito?
E allora, non perdiamo altro tempo! SI PARTE!
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Capitolo 1 - Un'avanscoperta movimentata
Giappone, Space Century 136. Un'era di grandi cambiamenti, grandi tensioni
sociali, e soprattutto... terribili guerre che hanno funestato questa nuova era
in cui l'umanità si sta espandendo verso lo spazio. Inimicizie tra Earthnoids e
Spacenoids, tra Naturals e Coordinators... e i numerosi invasori alieni che
minacciano la pace successiva alla formazione dell'Unione Terrestre,
approfittando della riduzione di risorse militari. Nelle grandi città, nelle
colonie neutrali e in pochi altri luoghi, le persone continuano a vivere,
cercando di non pensare alla minaccia che incombe sopra le loro teste... ma
anche lì, si percepisce benissimo il clima di insicurezza che ormai regna
sovrano in tutta la Sfera Terrestre. La distruzione dei Titans, di OZ e di White
Fang ha fatto ben poco per rassicurare gli animi.
Tuttavia, in quella particolare mattina di inizio giugno, sotto un caldo sole
estivo, i dintorni della famosa Science Lab Fortress, uno dei più noti centri di
ricerca sulla Terra, dove il prof. Kenzo Kabuto portava avanti le sue ricerche e
tentava con ogni mezzo di ostacolare le invasioni aliene, erano tranquilli e
pacifici... questo almeno, finchè non si presentò sulla scena un goffo e
scassato robot che sembrava fatto di pezzi da rigattiere di varie sfumature
rosso-gialle, messi su alla rinfusa in modo da dargli una PARVENZA di
minaccia... parvenza che scemava quasi subito alla vista delle sue lunghe e
scimmiesche braccia idrauliche e della sua buffa faccia dagli occhioni tondi,
con una bocca costituita da poco più che una grata d'aerazione incassata in una
testa semisferica di metallo rosato! Come un lottatore di sumo, lo stravagante
robot semi-umanoide sollevò una gamba e la abbattè al suolo, scatenando un
minuscolo terremoto, prima di mettersi in una perfetta posa da supereroe,
completa di stelline luccicanti e mantello rosso che svolazzava dietro le sue
spalle!
"Ta-ta-taaaaaan! Eccomi qua! Nessun problema! Il sole splende, ed è un giorno
per una ricognizione, da-wa-sa!" esclamò, cercando di darsi un tono eroico, il
pilota... un ragazzone sovrappeso e piuttosto brutto, con la mascella inferiore
sporgente in quel momento contorta in un ghigno, e corti capelli castani scuri
tenuti spostati dalla fronte da una ridicola fascia bianca con il Sol Levante
disegnato sopra! Indossava una maglietta arancione a malapena larga abbastanza
per la sua considerevole rotondità, un paio di jeans neri e scarpe grigie, e in
quel momento, si stava sporgendo leggermente dalla grata di aerazione che
costituiva la bocca del suo sgangherato robot, dominando il panorama dalla sua
posizione sopraelevata.
"Ehm... capo, non vorrei sembrare pedante, ma..." gli giunse una voce più
calma, proveniente da un ragazzo più giovane, magro con i capelli neri, seduto a
fianco del posto del conducente. "Sporgersi da lì è piuttosto pericoloso..."
"Già..." proseguì un altro ragazzo, questo più piccolo e dall'aria più
sveglia, con i capelli castani un pò scompigliati e gli occhi piccoli. "Non
crede che dovrebbe tornare al suo posto e tenere allacciata la cintura di
sicurezza?"
Il ragazzo più grande si voltò verso i suoi 'subordinati', senza perdere quel
ghigno sicuro. "Hehehehee... e non state là a preoccuparvi per ogni inezia, voi
due! Piuttosto... Nuke, Mucha! Vedete di non far cadere il Boss Borot come è
vostra abitudine, eh? Voglio fare una bella figura, oggi! Dopotutto, è il mio
appuntamento con Sayaka-chan, da-wa-sa!" esclamò, aggiungendo sempre quella
strana cadenza verbale alla fine di ogni frase.
Su uno schermo televisivo fissato alla bell'e meglio su una parete della
cabina di pilotaggio, apparve (dopo un bel pò di rumori e malfunzionamenti...)
l'immagine disturbata di una bella ragazza sui diciassette anni dai lunghi
capelli castani, con addosso una tuta da pilota gialla e un elmetto bianco con
una striscia rossa verticale in mezzo, che provvide immediatamente a mettere le
redini all'immaginazione del ragazzo più grande. "Di cosa stai parlando, Boss?
Questo non è mica un appuntamento, è una missione di ricognizione... e dobbiamo
stare costantemente all'erta! Se abbassiamo la guardia, verremo sconfitti da un
altro Kikaijuu, non te lo dimenticare!" disse un pò accigliata la ragazza,
evidentemente Sayaka.
Il ragazzone di nome Boss, trasformatosi di colpo in un agnellino, abbassò la
testa pur senza smettere di sorridere e si sfregò la nuca con una mano, mentre
il suo volto si tingeva leggermente di rosso (la qual cosa fece sghignazzare a
bassa voce i suoi due 'schiavi'...). "Heheee... ciao, Sayaka-chan! Sì, sì, lo so
che è una missione di... ehm... ma non ti preoccupare! Se arriva uno di quegli
ammassi di metallo, ci penserò io a rimandarlo dal ferrivecchi, con il mio
specialissimo Boss Borot Super Deluxe Punch!" esclamò, un pugno sollevato in
aria per enfatizzare il concetto!
Sayaka alzò leggermente gli occhi al cielo mentre il suo robot, lo Aphrodite
A, si avvicinava alla radura dove il Boss Borot era impegnato nelle sue pose
eroiche. Il robot pilotato dalla ragazza castana era di tipo femminile, quasi
tutto in lega Chou Goukin Z gialla che diventava rossa sulla testa, sul collo,
ai lati del torace e sull'inguine. Il suo volto era costituito da niente più che
da un paio di occhi senza pupille, mentre sulla sommità del cranio, affiancata
da un paio di brevi 'corna' ricurve, si trovava una cupola trasparente
attraverso la quale si riusciva a vedere la cabina di pilotaggio.
"Boss... ragazzi... vi ricordo che non siamo qui per combattere... anche
perchè il mio robot non è esattamente fatto per quello..." aggiunse Sayaka,
pensando con fastidio a tutte le volte che qualche Kikaijuu del Dr. Inferno
l'aveva sconfitta in battaglia. "Sembra che recentemente, sia stato visto uno
strano oggetto cadere nei dintorni, e noi siamo qui per cercare di capire di
cosa si tratta. Sfortunatamente, stando a quanto ci è stato comunicato, se ne
sono già impadroniti quelli di Neo Zeon, quindi... adesso c'è la complicazione
che non dobbiamo farci scoprire da loro..."
Boss grugnì con irritazione mentre tornava a sedersi al suo posto e
riprendeva in mano i comandi del Boss Borot (che consistevano, in effetti, in un
volante e un cambio marce usati!). Sì, aveva sentito dire anche lui che, da
quelle parti, Neo Zeon avesse messo su una base operativa, uno dei suoi tanti
avamposti in preparazione per l'occupazione della Terra... e non solo, oltre che
gli ormai noti Mobile Suit di modello Dreissen, o Zussa, nei pressi di quella
base erano stati identificati alcuni Metal Armor di tipo Gebay e Dyne,
appartenenti all'Impero di Giganos... e alcuni Ginn, Mobile Suit prodotti in
massa della ZAFT. Il che dava credito alle informazioni recenti, secondo cui Neo
Zeon si sarebbe alleata con queste due fazioni...
"Già... questo è un bel problema..." ammise il ragazzo dalla mascella
squadrata, mentre i suoi due compagni riprendevano a muovere i comandi del Boss
Borot. "Se quei pazzoidi si impadronissero di quello strano oggetto, potrebbe
essere un problema, da-wa-sa... Comunque, per quello che ne sappiamo potrebbe
essere anche un meteorie e basta... e se è così, non dovrebbe essere bruciato
all'impatto con l'atmosfera?"
"Se era abbastanza piccolo, sì..." rispose la ragazza. "Tuttavia, come hai
detto, che sia un meteorite è soltanto una possibilità. Meglio non trascurare
ogni possibile evenienza, e... Huh? E questo che cosa...?"
Boss drizzò le antenne e cercò di alzarsi dal suo sedile... prima che gli
venisse dolorosamente ricordato che si era allacciato la cintura di sicurezza,
con grande costernazione di Nuke e Mucha! "Owwwww! Per poco non ce lo lascio...!
Ugh... ehm... hai... hai detto... che c'è qualcosa sul radar, Sayaka-chan?"
esclamò, guardando perplesso un piccolo schermo, completamente vuoto, sulla sua
rattoppata console di comando. "Hmmm... che strano, io non vedo nulla... sicura
che il tuo radar non sia guasto?"
Sayaka alzò gli occhi al cielo, e le sue telecamere di bordo inquadrarono
un'antenna televisiva montata alla bell'e meglio sulla spalla del Boss
Borot!
"Da che pulpito viene la predica... no, sono sicura che il mio radar funziona
correttamente! C'è qualcosa che si sta muovendo nella nostra direzione, e tra
non molto dovrebbe entrare nel nostro campo visivo! Non escludo che si tratti di
qualche Kikaijuu, o di robot da combattimento di Neo Zeon! Prendiamo copertura,
e cerchiamo di non farci scoprire! Là, in quella macchia! Forse riusciamo a
nasconderci!" esclamò la pilota dell'Aphrodite A, indicando un boschetto a
qualche decina di metri di distanza. Il robot femminile riuscì abbastanza
facilmente a raggiungere la macchia e a nascondervisi dentro come meglio
poteva... ma il suo compagno più goffo si ritrovò ad arrancare, rallentato dalla
struttura meno efficiente.
"Sbrigati, Boss! Stanno arrivando!" lo esortò Sayaka, preoccupata per il suo
amico. "Dovremmo stabilire un contatto visivo con loro tra non più di dieci
secondi!"
"Hanf... hanf... è... è quello che sto cercando di fare, Sayaka-chan! Se
soltanto questi due imbranati spingessero un pò di più! Hey, voi due! Non
statevene là come delle belle statuine, no? Rendetevi utili e muovete quelle
gambe!" esclamò, rivolto prima alla ragazza... e poi a Nuke e a Mucha che,
dietro di lui, stavano disperatamente cercando di far muovere il motore del Boss
Borot... usando dei pedali da cyclette!
Sfortunatamente, i due ragazzi più giovani erano già spompati per la foga che
stavano mettendo nel pedalare... "Puff... Puff... noi... noi stiamo... hanf...
facendo... del nostro meglio..." ansimò Nuke, quello alto e magro, spingendo sui
pedali con tutta la forza che il suo corpo gli consentiva...
"Ma... hanf... più di tanto... puff... non riusciamo... a fare..." concluse
la frase Mucha. Boss strinse i denti per l'irritazione e cambiò la marcia,
cercando di far muovere il più velocemente possibile il suo robot...
Troppo tardi. Gli strani oggetti non identificati, in quel momento a malapena
visibili ad occhio nudo, esplosero una raffica di missili contro il goffo robot,
che riuscì per un pelo ad evitare di essere colpito in pieno! Un grido
collettivo proveniente da Boss e dai suoi sgherri accompagnò l'esplosione di
alcuni proiettili sul terreno, e il Boss Borot volò in aria per un breve tratto
per poi atterrare paurosamente vicino al nascondiglio di Sayaka, coperto di
cerotti!
"Boss! Ragazzi!" esclamò la ragazza, uscendo dal nascondiglio per vedere se i
suoi amici stavano bene. "Ragazzi, rispondetemi! Non siete feriti, vero?"
Mentre il terreno colpito dai missili fumava copiosamente, il braccio destro
del Boss Borot si alzò in aria, pur a fatica, e fece il segno dell'okay.
"Owww... tutto... okay... Sayaka-chan! Ci... ci vuole ben altro per buttare giù
il grande Boss, da-wa-sa!" esclamò il ragazzo più grande... mentre all'interno
della sua cabina di pilotaggio, anche gli storditi Nuke e Mucha facevano cenno
di stare bene.
"In... in qualche modo... siamo ancora vivi..." commentò il ragazzo più
alto.
Sayaka tirò un sospiro... poi, con determinazione, fece voltare il suo
Aphrodite A verso il nemico in avvicinamento: i suoi peggiori timori si
avverarono quando vide dirigersi verso di loro, a qualche centinaio di metri di
distanza, un trio di terrificanti mostri meccanici: uno scheletro gigantesco di
colore blu-grigio con gli occhi rossi e due enormi lame uncinate e luccicanti ai
lati del cranio; un drago con due teste dagli occhi luccicanti e dalle piccole
corna, il cui torace era coperto da una corazza viola, e che presentava delle
bocche lanciamissili sullo stomaco; e un quadrupede dal corpo esagonale, con una
piccola testa vagamente umana, e degli spuntoni che fuoriuscivano dalla sua
schiena spigolosa! A completare il preoccupante quadretto di Kikaijuu, che
avanzavano a passi lenti ma inesorabili verso i due robot da ricognizione,
pensava una sorta di grande astronave grigio acciaio, con una sorta di grande
'pinna' dorsale viola, ali dotate di propulsori, e un muso arrotondato con gli
'occhi' rossi e la 'mascella' verde che la facevano sembrare una sorta di enorme
pesce volante di metallo! L'astronave, che proiettava un'ombra inquietante sul
paesaggio tutt'attorno, soffocando l'atmosfera spensierata dell'estate, scese
minacciosamente di quota, accompagnata dalla risata di trionfo del suo
comandante, una misteriosa figura avvolta in ampie vesti viola con tanto di
cappuccio, che teneva in mano una sorta di scettro!
"Hahahahaaa! Ma guarda un pò che fortuna!" rise la creatura, con una strana
voce che sembrava un misto di una voce maschile e una femminile. In effetti,
anche il volto del misterioso individuo, l'unica parte del suo corpo a non
essere nascosta dalla veste, sembrava diviso verticalmente in due parti nette -
una maschile, dai lineamenti forti e angolari, e una femminile, dalla pelle
candida e le labbra rosse e carnose. "Vengo per scoprire qualcosa di più sul
misterioso... meteorite caduto sulla Terra, e mi trovo davanti gli amichetti di
Mazinger Z serviti su un piatto d'argento! Il mio signore, il Dr. Hell, ne sarà
entusiasta!"
Sì, non c'era alcun dubbio... Sayaka aveva visto troppe volte quella
minacciosa nave volante per confonderla... era senz'altro la fortezza volante
Guul del Barone Ashura, uno dei diretti servitori del perfido Dr. Hell, e nemico
giurato del Mazinger Team! E quelle che la seguivano appiedate erano delle
Kikaijuu ben note: la Garada K7, la Dabras M2, e la Toros D7! Decisamente, non
il tipo di comitato di accoglienza che a qualcuno avrebbe fatto piacere trovarsi
davanti... e soprattutto, non con dei robot inadatti al combattimento come il
Boss Borot e lo Aphrodite A!
Sayaka fece indietreggiare il suo robot femminile e premette un pulsante
rosso sulla console di comando, mentre dietro di lei il Boss Borot si alzava
massaggiandosi la testa - sulla quale, a dispetto di ogni legge fisica e della
logica, spiccava un bernoccolo niente male! - e le Kikaijuu continuavano
minacciose la loro avanzata...
"Ugh... non ci voleva... proprio il Barone Ashura dovevamo incontrare..."
mormorò tra sè la pilota, preoccupata del fatto che anche il Dr. Hell fosse
interessato al misterioso oggetto caduto sulla Terra. Se fosse riuscito ad
impadronirsene, sarebbe stato lo stesso che se fosse caduto in mano a Neo Zeon,
alla ZAFT, o all'Impero di Giganos... sarebbero potuti essere guai per
tutti!
Apparentemente, il perfido barone ermafrodita aveva sentito le parole
pronunciate a bassa voce dalla ragazza. "Huhuhuhuu... e cosa ti aspettavi,
ragazzina?" sghignazzò ferocemente, la sua fortezza volante che si abbassava di
qualche metro e cominciava a sollevare polvere dal terreno, dando un aspetto
ancora più inquietante alle Kikaijuu che le stavano sotto. "Avevamo individuato
qualcosa di strano che si avvicinava all'atmosfera della Terra molto prima che i
vostri radar potessero captarlo! Le tecnologie dei Micenei non possono certo
essere paragonate ai vostri regrediti giocattolini! La mia missione originale
era di investigare su quello strano oggetto, ed eventualmente recuperarlo, ma
credo che distruggere i vostri giocattolini segnerà qualche punto a mio favore!
Hehehehee... ora forza, mie bellezze meccaniche! Distruggete Aphrodite A e quel
rottame che osano chiamare un robot!"
Le Kikaijuu, obbedienti agli ordini del loro signore, iniziarono ad
accelerare il passo, scuotendo la terra mentre si dirigevano verso Aphrodite
A... e verso un Boss Borot che dava l'impressione di essere veramente MOLTO
arrabbiato per la definizione di prima!
"Che cosa hai detto, mezzo uomo?" ringhiò Boss dalla cockpit del suo
improvvisato paladino della giustizia. "Prova a ripeterlo, se ne hai il
coraggio! Il Boss Borot è il mio orgoglio e gioia! Sfido chiunque a prenderlo in
giro!"
"Boss, non ti distrarre! Stanno arrivando!" si raccomandò Sayaka, afferrando
i comandi del suo robot femminile mentre i mostri meccanici si facevano sempre
più vicini. Alla luce del caldo sole di giugno, la ragazza vide luccicare
minacciosamente le lame ricurve che ornavano la testa della Garada K7 e gli
spuntoni dorsali della Toros D7, e le due teste della Dabras M2 si muovevano
come serpenti in fremente attesa di divorare la preda. "Non ti preoccupare per
me, ho inviato un segnale di emergenza a Kouji-kun, Tetsuya-san e Jun-san, e
dovrebbero essere qui tra qualche minuto... nel frattempo, tu cerca di metterti
in salvo! Io tratterrò questi mostri quanto più possibile!"
"Ritirarmi? Io?" ringhiò Boss, oltraggiato alla sola idea che gli potesse
essere proposta un'idea del genere. "Non se ne parla nemmeno! Questa è una
questione di onore, e fuggire adesso macchierebbe il mio onore, e quello del mio
Boss Borot, da-wa-sa!"
Dietro di lui, sia Nuke che Mucha fecero una smorfia. "Ugh... ci avrei
scommesso che l'avrebbe detto..." mormorò il ragazzo più alto. "Poveri noi,
questa è la fine..."
Sayaka scosse la testa, mentre il suo Aphrodite A scivolava in una posizione
di guardia. "E va bene... ma stai attento, Boss! Non esporti troppo, dobbiamo
cercare di resistere finchè non arriveranno Kouji-kun e gli altri!" si
raccomandò la ragazza, preparandosi mentalmente allo scontro con le bestie
meccaniche.
Sperava solo che Kouji... cioè, che il resto del Mazinger Team arrivasse in
fretta. I soli Aphrodite A e Boss Borot non potevano certo durare a lungo...
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"Hm? E questo è...? Sayaka e Boss! Pare che abbiano trovato guai, tanto per
cambiare!"
Nella cabina di pilotaggio di un altro robot, un ragazzo adolescente dai
ribelli capelli neri, che spuntavano a frange da sotto il suo casco bianco dalle
due punte incurvate all'indietro, vide subito la segnalazione di allarme apparsa
su uno dei suoi schermi di controllo e, con fare ormai esperto, tirò verso di sè
la cloche, facendo fermare la sua maestosa macchina: un enorme robot
dall'aspetto demoniaco, con il torace nero sul quale erano montate delle piastre
rosse che formavano una U schiacciata, inguine e spalliere dello stesso colore,
braccia e gambe bianche con 'guanti' e 'stivali' di scintillante metallo
blu-grigio, e una testa dai minacciosi occhi gialli privi di pupilla, la bocca
fatta a grata, e due spuntoni dorati sulle tempie. Il solo aspetto prometteva
morte e distruzione ai suoi nemici...
...nè poteva essere altrimenti, dal momento che di altri non si trattava che
del potentissimo Mazinger Z, il robot costruito dal celeberrimo scienziato Juzo
Kabuto come arma di difesa contro l'ambizione del Dr. Hell! Per mesi, ormai,
questo invincibile guerriero in Chou Goukin Z, e il suo 'gemello', il Great
Mazinger, erano stati una spina nel fianco del crudele scienziato e delle altre
forze di invasione, e avevano distrutto innumerevoli mostri meccanici,
trionfando in condizioni che sembravano spesso disperate! E anche oggi, a quanto
pareva, ci sarebbe stato bisogno del loro intervento.
Non che a Kouji Kabuto, nipote di Juzo e pilota ufficiale di Mazinger Z, la
cosa dispiacesse... e infatti, un sorrisetto lievemente arrogante apparve sul
suo volto giovanile.
"E va bene... Dietro front, Mazinger Z! Sembra che anche oggi torneremo con
qualche Kikaijuu nel carniere..."
Con un'elegante manovra aerea, Mazinger Z si voltò, e iniziò a volare ad
altissima velocità nella direzione da cui l'allarme proveniva...
CONTINUA...
Note dell'autore: Non ho molto da dire, in realtà. Spero che questo prequel
della mia fanfiction possa interessare ai fan dei robot giganti, e che faccia il
suo dovere di fornire delucidazioni... e al tempo stesso, seminare un pò di
confusione nelle menti di chi sta leggendo 'Super Robot Taisen R'!
Spero che i puristi mi perdoneranno qualche 'licenza poetica' che mi sono
preso... in effetti, quando il Great Mazinger è entrato in scena, il Dr. Hell,
Brocken e Ashura erano già morti da tempo...
E questa storia di Neo Zeon, della ZAFT e dell'Impero di Giganos? Col tempo,
gente, col tempo... intanto, nel prossimo capitolo (che spero di mettere on-line
entro il 14 gennaio), vedremo se Sayaka e Boss verranno randellati per
l'ENNESIMA volta dalle Kikaijuu... sigh... mai una volta che i personaggi minori
abbiano una qualche utilità, negli anime robotici di Go Nagai... -_- U
Oh, già... è il momento di aggiornare i miei Database!
DATABASE PERSONAGGI
Kouji Kabuto - Età (stimata): 16 - Grado: pilota - Affiliazione:
Science Lab Fortress - Provenienza: Mazinger Z
Uno studente delle superiori coinvolto suo malgrado nella guerra contro il
Dr. Hell, è il figlio del prof. Kenzo Kabuto, e il nipote di Juzo Kabuto,
creatore del potente Super Robot Mazinger Z. Dopo la morte del nonno,
assassinato dagli sgherri del Dr. Hell, è diventato il pilota di Mazinger Z, e
lo ha usato per contrastare le mire dello scienziato criminale. E' un ragazzo
piuttosto arrogante, ma anche coraggioso e altruista.
Sayaka Yumi - Età (stimata): 16 - Grado: pilota - Affiliazione:
Science Lab Fortress - Provenienza: Mazinger Z
Sayaka è la figlia del Dr. Yumi, il responsabile del Photon Power Lab, e
pilota il robot dalle sembianze femminili costruito dal padre, Aphrodite A.
Capricciosa e spesso infantile, cerca spesso di mascherare il suo interesse nei
confronti di Kouji, con cui litiga spesso per le ragioni più futili. Nonostante
questo caratteraccio, Sayaka dimostra spesso un coraggio da leoni in battaglia,
nonostante le scarse capacità del suo robot.
Boss - Età (stimata): 16 - Grado: nessuno - Affiliazione:
Science Lab Fortress - Provenienza: Mazinger Z
Boss è il bullo locale innamorato di Sayaka, e per questo diventa rivale di
Kouji, a cui però è legato anche da profonda amicizia. Goffo e attaccabrighe, è
comunque sempre pronto a scagliarsi in battaglia con la sua moto o con il suo
sgangherato Boss Borot, l'automa che le prende categoricamente in ogni
battaglia. E' affiancato dagli aiutanti Nuke e Mucha, sottomessi e schiavizzati
per i peggior lavori sul robot.
Barone Ashura - Età: (non applicabile) - Grado: nessuno (servitore
diretto del Dr. Hell) - Affiliazione: Dr. Hell - Provenienza:
Mazinger Z
Primo braccio destro del Dr. Hell e comandante delle truppe, è un essere
ermafrodita a cui Hell ha dato la vita unendo due mummie, una maschile e una
femminile, ritrovate durante le sue esplorazioni fra le rovine dell'Impero di
Micene. Ha una forte rivalità - incoraggiata dallo stesso Dr. Hell - con l'altro
generale, il Conte Brocken, ma la sua fedeltà al suo creatore è
indiscutibile.
DATABASE MECHA
Mazinger Z (Mazinga Z)
Possente robot da combattimento costruito da Juzo Kabuto, e da lui affidato
al nipote Kouji per difendere l'umanità dalle forze del male. Alto 18 metri, è
stato realizzato con un particolare materiale, una lega resistentissima
conosciuta come Chou Goukin Z, derivata dal Japanium, un elemento scoperto
durante uno scavo in uno strato roccioso del Monte Fuji. E' inoltre alimentato
da una particolare fonte di energia, anch'essa risultato degli studi del
brillante scienziato, la Photon Energy.
Aphrodite A
Robot dalle sembianze femminili pilotato da Sayaka e costruito dal padre, il
professor Yumi. In commbattimento è la spalla di Mazinger Z, ma è molto limitata
in potenza e resistenza, nonostante sia realizzata in Japanium, e infatti
finisce spesso distrutta o menomata dalle Kikaijuu. Concepita come robot
domestico e come prototipo per sviluppare il concetto della Photon Energy, non è
dotata di un gran arsenale di armi.
Boss Borot (Boss Robot)
E' lo scassato robot, realizzato con rottami e materiali di scarto, che cerca
di aiutare Mazinger Z in battaglia con scarsi risultati, uscendone spesso
malconcio con tanto di cerotti. E' stato costruito dai tre assistenti di Yumi.
Non è dotato di un vero e proprio arsenale di armi, ma è dotato di vari,
imprevedibili, e spesso discutibili congegni di attacco...
Kikaijuu
I mostri meccanici inviati dal Dr. Hell. Sono automi scoperti anni addietro
sull'isola di Bardos durante uno scavo archeologico. Vengono controllati dallo
scettro in mano al Dr. Hell o al Barone Ashura.
* Garada K7 - Sembianze di scheletro, armata di lame boomerang e missili
* Dabras M2 - Drago a due teste, utilizza laser ad alta temperatura
* Toros D7 - Anche conosciuta dai fan come 'esagono malefico'... alte
capacità di difesa, può scagliare i suoi spuntoni come missili per trafiggere
gli avversari.
Flying Fortress Guul
Dalle sembianze di un pesce volante, è un'astronave armata fino ai denti,
impiegata direttamente dal Barone Ashura e dal Conte Brocken per attaccare la
Science Lab Fortress, affiancando i vari mostri meccanici. Può lanciare delle
piccole navette da combattimento simili ad essa, oppure sparare missili a
frammentazione e laser altamente distruttivi.
Beh, questo è quanto. Alla prossima, fan dei robot giganti... e mi
raccomando, recensite! ^_-
Justice Gundam
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