(Tra Parentesi)
( )
Lo so che sai leggere.
Sì. Sono due parentesi.
Lo sai che le parentesi non hanno un suono. Non puoi leggerle.
Beh- sì.
Dovresti leggere quello che è scritto tra parentesi.
Lo farei, se ci fosse qualcosa.
Non vedi?
No, non vedo. Perché non c’è nulla.
Che suono ha?
Nessuno.
Capisco.
(No, in verità non capisco. Però non te lo chiedo, perché non mi puoi spiegare)
Avevano vissuto solo per vivere. Un pomeriggio -perché il pomeriggio è un bel momento, è troppo tardi per essere giorno, ma c’è ancora il sole in cielo- si voltarono alle spalle.
Abbiamo vissuto per vivere.
Per cosa?
Vivere, e basta.
Siamo andati avanti. Seguendo la strada.
Ti ricordi? Avevamo sogni. Progetti.
Li avevamo messi tra parentesi, ricordi? Nessuno legge le parentesi.
Nemmeno tu.
( )
Hai detto qualcosa?
Avevano rimandato tutta la vita, e non avevano altro che ricordare quel sol calante, quel vento lieve, le mani che si sfiorano e si evitano. Sperarono di trattenerlo a lungo.
Tutto il resto l’avevano messo tra parentesi.
Sai leggere?
Sì.
E allora leggi. ( )
Capì. Tutte le cose messe tra parentesi, chiuse e mai riaperte, come fatti trascorsi, sogni mai presi in considerazione, neppure sognando. Una parentesi è un sogno celestiale nella sintassi. Un lieve sussurro.
(Leggi, ho qualcosa da dire. Un inciso, nulla di concreto. Ma forse te ne ricorderai)
Legge le parentesi vuote. E scappa un sorriso da una parentesi aperta.
Lo può solo sussurrare.
Nessuno sa che suono sia.
(Una vita tra parentesi, come se non fosse importante. C'era qualcosa che veniva sempre prima)
Tutti sorridono, il mondo fa silenzio, e hanno chiuso la parentesi.
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