Una giornata nella vita di Ninfadora Weasley. No, non una di Quei Weasley! di WriteForLove (/viewuser.php?uid=115328)
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contest1
Piccolissima
introduzione:
In cosa consisteva questo contest?
Semplicissimo: dovevamo creare il nostro alter ego.
Dovevamo descrivere cosa faremmo noi nel mondo di Harry Potter, come
interagiremmo con gli altri personaggi, insomma, come siamo e come sono
i nostri alter ego.
Avevamo una limitazione che riguarda il nome del personaggio: dovevamo
utilizzare per il nome il nome del personaggio femminile che
più ci somiglia, che sentiamo più vicino a noi.
E per il cognome, il cognome del ragazzo di HP che "ci fa sognare, che ci attizza
da morire, che vorremmo sposare, che ci fa andare gli ormoni a
palla…" come ha detto il giudice ;)
Insomma, avete capito il concetto, no?
Ninfadora Weasley sono io (Ebbene
sì, sono sbadata come Tonks ed ho un amore incondizionato
per Fred Weasley) buona lettura! ;)
Una
giornata nella vita di Ninfadora Weasley. No, non una di Quei Weasley!
Era ormai al quinto
anno, nella scuola di magia e stregoneria di
Hogwarts, e tutti si voltavano ancora verso di lei quando
veniva nominata la numerosa famiglia Weasley.
Per Godric, non
bastavano forse i suoi capelli neri e leonini a distinguerla da quella
massa di teste rosse?
Evidentemente no, visto
che nella sala Grande, mentre
era intenta a leggere l'ennesimo articolo della gazzetta del profeta su
Harry Potter e il Torneo Tremaghi, una sua compagna di casa, bionda e
con due enormi occhi azzurri che la mettevano tremendamente a disagio,
le si avvicinò dandole una gomitata e chiedendo "Senti
Weasley, sai se tuo fratello è libero per il ballo del
ceppo?"
Ninfadora era allibita
e la guardò spalancando gli occhi , non credendo alle sue
orecchie "Di chi diavolo stai parlando?"
"Di George ovviamente!
Dopotutto ho sentito che Fred inviterà
sicuramente Angelina."
la mora non attese
oltre e si alzò in piedi, scoccando
un'occhiataccia alla sua interlocutrice "Non sono una di quei Weasley."
Mentre si allontanava a
passi veloci, tentando di calmarsi e di
respirare con regolarità, una mano le afferrò il
polso
facendola fermare di botto e causandole un acuto dolore alla spalla
"Hei Dora, dove scappi?"
con uno strattone la
ragazza si liberò dalla presa, sbuffando
"Gira a largo Pel di Carota!" e continuò a camminare sotto
lo
sguardo corrucciato di George Weasley, che aveva provato solamente
ad essere gentile e voltandosi verso Lee Jordan chiese "Ma
che problemi ha?"
questo fece
spallucce, senza alzare gli occhi dal piatto, "Sarà in
quel periodo del mese..." l'altro scosse la testa, tornando a fare
colazione, probabilmente l'amico aveva ragione.
Mentre la ragazza
camminava spedita attraverso i corridoi, diretta
all'aula di pozioni, un corvonero del terzo anno , le si
avvicinò intimorito "Emh, scusa se ti disturbo ma, sai
dov'è andata Ginny? Vorrei chiederle di studiare
trasfigurazione con me, ma non la trovo da nessuna parte."
la ragazza
aggrottò la fronte, confusa "E cosa ne posso sapere io?"
il giovane si
grattò la nuca, evidentemente imbarazzato
"Voi non siete cugine? Credevo che magari a te l'avesse detto,
sì insomma..."
Dora sbuffò
dal naso, la pelle pallida come la luna imporporata
dalla rabbia, e tuonò "Ascoltami bene, io non sono una di
Quei Weasley, è chiaro? Non so dove sia Ginevra, ma ho il
sospetto che non voglia farsi trovare da te, non credi? E dire che voi
Corvonero dovreste essere tutti super intelligenti!"
senza lasciar modo
all'altro di proferire verbo, la Grifondoro fece schioccare la lingua e
se ne andò, attraversando alla
svelta il
corridoio semi-deserto.
Più tardi,
durante l'ora di Divinazione, Abigail Price ed Evette
Moore due petulanti Tassorosso, spettegolavano allegramente e la prima
chiese "Hai sentito di Ron Weasley?"
"Chi?" rispose la
seconda. "Ma sì- continuò la Price -
l'amico di Potter! Beh, sembra abbia fatto la figura del fesso di
fronte alle le ragazze di Beauxbatons!"
"Davvero? Voglio
assolutamente i dettagli!"
Abigail scosse la testa
e disse a bassa voce "Dopo. La
ragazza qui davanti potrebbe sentirci e credo sia una sua parente o
qualcosa del genere"
fortunatamente per loro
la Cooman scelse proprio quel momento per far
leggere le foglie di the a Dora, risparmiando alle due Tassorosso un
faccia a faccia con la riccia Grifondoro che, esausta per
l'interminabile lezione con Piton ed esasperata per l'ennesimo qui pro
quo, si costrinse a malincuore a ritirare
gli artigli e ad inventare una premonizione che convincesse, anche solo
in minima parte la professoressa.
Dopo la pausa pranzo,
Ninfadora si diresse insieme alle sue compagne al
terzo piano dove la McGranitt, che doveva essere
completamente uscita di
testa, pensava di insegnare ad un branco di giovani
scalmanati a
ballare senza sembrare una balbettante bambocciona banda di babbuini.
Quando
fu il momento di dare il via alle danze la ragazza alzò gli
occhi, per vedere a quale malcapitato avrebbe
pestato i piedi e rimase pietrificata: Fred Weasley le tendeva la mano,
con un sorriso sornione sulle labbra.
Quella famiglia era un
vero
incubo!
I due si avvicinarono
ed iniziarono a muoversi lentamente a tempo di
musica "Vedendo la tua goffaggine in sala comune, credevo di arrivare
alla fine di questo ballo completamente zoppo. Non sei così
sgraziata quando ti impegni"
La mora
avvampò pestandogli un piede di
proposito "Ops!- disse guardandolo reprimere una smorfia-
Scusa, non sono stata abbastanza aggraziata?"
lui la
sollevò seguendo i passi e le regalò un sorriso
compiaciuto "Sei forte Dora, devo ammetterlo"
puntando i suoi occhi
neri in quelle iridi nocciola così vicine e ardenti, alla
ragazza tremarono le gambe ma il rosso la sorresse, stringendola
delicatamente "Sento il tuo cuore. Sembra quello di un uccellino"
A quelle parole appena
sussurrate Ninfadora arrossì e si
ritrovò a pensare che lei non era una di QUEI Weasley, ma
non le
sarebbe dispiaciuto diventarlo, un giorno.
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