Fell down

di Angelo Osaki
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Ho sempre ordinato a me stesso di andare avanti
Mordi la lingua e trattieni il respiro
qui non c’è niente che tu possa fare.

Continuato a camminare per ogni dove
senza mai fermarmi per prendere fiato
quando avrei voluto cadere al suolo.
 
Adesso tutte le vie sono scoperte
come capire quale prendere?
Forse dovrei imboccarne una a caso
oppure sedermi e aspettare.

Ho perso il conto di tutti i secondi sprecati
secondi per aspettare
secondi per rinunciare
secondi per precipitare.

Continuare a cadere
oppure stringere i denti
muovere un passo o adagiarmi al suolo
adesso solo pioggia  per chi  in ginocchio si trova.





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