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Introduzione:
Questa è una Draco/Hermione intrecciata ad una Blaise/Hermione. Potrà
sembrare assurda, ma mi frullava in testa da tempo l'idea di scrivere una storia
d'amore con Blaise. Odiando però l'idea di vedere Draco tra le braccia di altre,
doveva essere anche un po' una Dramione. Spero sia di vostro gradimento; forse
scriverò un seguito, parlando di ciò che capiterà ai nostri protagonisti dopo la
scuola. Vedremo se ci saranno tempo e idee.
Piccola nota: si parlerà di "loro" Regina o simili; Hermione è proprietà sia
di Zabini che di Malfoy in questa fic. E' questo che sono loro.. un
trio.
Buona lettura.
.Semi d' Amore.
-Zabini!- Un urlo selvaggio si diffondeva per tutto il corridoio che
conduceva al dormitorio dei Serpeverde. -Aprimi bastardo di un purosangue!-
una ragazzina dai capelli arruffati urlava indemoniata contro il quadro
raffigurante un cavaliere mediavale a cavallo, per l'esattezza uno dei mille
discendenti di Salazar Serpeverde in persona.
-Mezzosangue, ancora qui! Non c'è più religione in questo castello!- Per chi
avesse avuto ancora nutrito dei dubbi, può constatare personalmente quanto i
quadri ad Hogwarts siano veritieri.
-Zabini, aprimi o ti squarcio la tela del quadro!-
Eccolo, il ragazzo in questione: un metro e ottantacinque di carnagione
olivastra e muscoli, il tutto arricchito da due cobalti per occhi e una cascata
di nero lucidissimo per chioma.
-Hermione, stavo dormendo.-
-Fammi entrare!- Non era nè un comando, nè un ordine, nè una supplica; era
una semplice frase. Hermione infatti aveva già fatto irruzione nella camera del
Purosangue.
-E se fossi stato con una ragazza?-
-Se fossi stato con una ragazza mi avresti aperto in boxer, non con uno dei
tuoi pigiamini di seta.- E aveva ragione, come al solito.
-Cerchi Draco, vero?-
Ecco, la Granger era strana per questo: cambiava umore come si cambia la
biancheria intima. Improvvisamente gli occhi le si riempirono di lacrime, e
tutta la furia mostrata si tramutò nella frustazione più pura. Blaise la cinse
con un braccio attorno alle spalle e la fece accomodare sul suo letto; la
conosceva, aveva bisogno di dieci minuti buoni di pianto prima di riuscire a
calmare i singhiozzi. Vederla, però, lo portava sempre a vivere i dieci minuti
più brutti della sua giornata.
-Lo sai, non puoi pretendere la fedeltà da lui- la scrutò con i suoi occhi
blu come il cielo nelle sere d'estate, appena dopo il tramonto.
-Lo so, lo so.. ma perchè continuo a cercarlo? Mi fa solo soffrire.. C'è.. Lo
odio.. Ma lo voglio.. Ma poi è solo sesso?-
-Hermione, sono solo frasi sconnesse. Non è un buon segno.-
-Come lo sai?-
-Quando sei insicura spari cazzate.-
Risero; ecco perchè erano diventati i due migliori amici più ammirati di
tutta la scuola: ridevano anche nei momenti peggiori di sconforto, e la loro
lealtà era ineguagliabile anche per Godric Grifondoro in persona.
-Come farei senza di te..?-
-Non lo so; ma sicuramente ti vestiresti ancora come la nonna di
Paciock.-
Aveva ragione; da quando era cominciata quella follia con Malfoy.. Lui la
aveva aiutata. Le aveva detto come vestirsi per non protare Draco a stancarsi di
lei, per non essere considerata più La-So-Tutto-Io per eccellenza, a far vedere
a Ron che era lui a perderci. Harry era il suo migliore amico, ma in queste cose
non ci sapeva fare; si, non c'è nessun errore, Hermione Granger aveva due
migliori amici.
-Ho bisogno d'amore.- Due occhi dorati esploravano la stanza con curiosità,
pronunciando questa frase con indifferenza.
-Lo stai cercando in Draco-Cuore-Di-Ghiaccio-Lucius-Malfoy? Sei proprio una
stupida Grifondoro. Draco Malfoy ti ha donato il suo rispetto, cosa prentedi di
più?- Era arrabbiato. Ultimamente lo faceva spesso, se si parlava di Draco.
-Blaise.. Io non lo amo.-
-Hermione.. lo sappiamo tutti. Però non puoi continuare a farti contagiare
dalla sua voglia di sesso.-
-Perchè non approvi ciò che fa?-
-Perchè tu sei Hermione Jane Granger, la mia migliore amica per eccellenza, e
non devi soffrire per quel fattone del mio migliore amico.-
Si, Malfoy era un drogatello: tutto ciò che c'era di illegale del mondo
magico lui lo aveva provato. Aveva un'intelligenza delle più pregiate, ma non
aveva semplicemente voglia di utilizzarla. Se avesse avuto solo un quarto della
sete di conoscenza della Granger sicuramente sarebbe stato l'allievo più
brillante di Hogwarst. Ma preferiva il sesso, l'alcool e la droga.
Era strano vederla insicura. Lei sapeva sempre che fare, come comportarsi,
cosa dire, come dirlo, a chi raccontare determinate cose ed altre no.. Lei
sapeva sempre tutto.
-Perchè perdi ancora tempo con lui..?-
-Mh..?- Sorpresa, negli occhi della giovane donna. Sorpresa mista ad una
consapevolezza alquanto scomoda. -Tanto che senso ha non dirtelo? Lo sai
già. Si. Non lo amo, è strafottente, drogatello come dici tu, perfido,
altezzoso, superbo..tutte quelle caratteristiche che odio in un ragazzo. Non sa
nemmeno che significato abbia la parola umiltà. Però.. è un sogno. Io, la
Mezzosangue saputella che scopa con Malfoy. Tutta la scuola l'ha fatto, ma quale
ragazza è mai rimasta con te e lui fino all'alba alla Torre di Astronomia a
parlare? Quale ragazza ha mai potuto confessargli un segreto senza essere
derisa? Lo sa, che non lo amo. Non ci amiamo. Ma io ho bisogno dei suoi muscoli,
dei suoi capelli, delle sue labbra.. dei suoi gemiti..- Arrossì, ma Blaise era
abituato a queste confessioni. San Potter non parlava di sesso; di questo passo
sarebbe diventato ben presto monaco.
-Hermione.. Ci sono altri mille ragazzi, a scuola.-
-Io senza lui.. Con chi cazzo vado Blaise?- Ira, lacrime, un senso di
frustazione immenso, voglia di dormire fino all'alba del mese dopo presero la
Grifona.-Con Ron manco voglio tornarci, non parliamo di tutti gli altri
Grifondoro. I Corvonero stanno solo con i Corvonero, i Tassorosso idem.. I
Sepreverde -rise forte- le Mezzosangue come me non hanno un ragazzo.-
Avrebbe voluto dirle di andare con lo Sfregiato a studiare dottrina, ma non
l'aveva mai vista così depressa; studiava come una disperata tutto il giorno, la
sera tardi andava da Draco e una volta che lui si addormentava andava da lui per
confessargli com'era andata. Non dormiva più oramai, aveva bisogno di una
vacanza.
-Al posto di delirare, che ne dici di passare la giornata qui? Ti lascio la
mia camera tutto il giorno; domani pomeriggio è Domenica, tornerai al dormitorio
e studierai. Però devi dormire.-
-Resta qui- Due parole, dette con un'innocenza che solo lei sapeva avere.
Nonostante i mesi di relazione con il Principe delle Serpi rimaneva ancora la
piccola Granger che non sa nulla del mondo dei Purosangue.. o almeno fingeva di
esserlo.
-Ora io vado a mangiare, e ti porto su qualcosina. Cosi tu intanto puoi
andare a prendere tutto ciò che ti serve e poi tornare qui e sistemarti con
calma. Con Potterino parlo io.-
-Draco si incazzerà..-
Non rispose. Sapeva che era così.
-oOo-
La Sala Grande era già piena; al tavolo dei Grifoni due teste rosse fiammanti
ed un cespuglietto di capelli neri come la pece si muovevavo irrequiete. Era
strano, per il castello, non vedervi in mezzo una chioma dai boccoli dorati.
Zabini si diresse da Potter, sentendo lo sguardo di Malfoy sulla pelle.
Tornato al tavolo, si mise a sedere sulla panca affianco a Pansy e Draco, il
suo posto dal primo anno. Sette anni erano passati, e molte cose erano cambiate.
Anche il loro trio; la Parkinson si era stufata di loro. Malfoy da quando c'era
Hermione le dedicava pochissimo tempo, Zabini pure (anche se le sue attenzioni
erano diverse da quelle del suo amico) e lei era gelosa. E li odiava.
-Dov'è.- Malfoy non è un cognome, è un modo di essere.
-In camera mia. Ha bisogno di dormire.-
-Stasera viene.- Un ordine. Un imposizione. Una legge.
-Vieni tu, se ci tieni.- Prese un vassoio svuotato e tirato a lucido da Tiger
e Goyle, vi posò sopra due tovaglioli e prese tutto ciò che lei amava:
polpettone, patate, succo di zucca, dolci in quanità industriale.
-oOo-
L'acqua era bollente; si lasciò cadere strisciando la schiena alle mattonelle
fredde. Era li, seduta nella doccia del suo migliore amico; l'acqua le batteva
sulla testa, facendole sentire solo il sussurro dei suoi pensieri. Cosa doveva
fare? Draco era sesso. Del buon sesso. Veramente del buon sesso. Avevano
diciassette anni, non era lecito divertirsi? Al suo secondo anno non avrebbe mai
fatto niente con un Malfoy, MAI. Ma le cose erano cambiate, era cresciuta, Ron
si spupazzava la Brown e Harry era troppo preso a salvare il mondo (piangendosi
addosso) per pensare alle ragazze o a lei che andava con i ragazzi. Quando gli
aveva confidato le sue notti con Draco aveva solo annuito raccomandandogli di
prendere le dovute preucazioni. Ed era stato in quel momento che si era
avvicinata a Blaise, che avevano piano piano costruito il saldo muro della loro
amicizia: quel muro aveva visto i loro pianti, li aveva sentiti bisbigliare e
ridere sommessamente, li aveva acccolti quando non sapevano dove sbattere la
testa. Ora però quel muro era diventato troppo solido per essere incrinato, e
cominciava a pensare che Draco voleva usufruirne. Le risultava difficile, suo
malgrado, costituire un nuovo Trio Dei Miracoli. Quando guardava il Principe
delle Serpi raramente riusciva a controllare la passione, e due amici non
finiscono a letto 17 volte su 28 giorni usufruibili in un mese. Amava parlare
con loro sotto il cielo stellato avvolti nella loro coperta. Si, c'era a tutto
un motivo: utilizzavano una coperta nera, semplice, e avevano scelto la torre di
Astronomia. In poche parole, era tutto fatto in modo neutrale: niente sangue,
niente cognomi, niente bene e male, niente guerra, niente case, niente
pregiudizi. Solo tre amici che volevano essere per sempre solo loro stessi.
-Hermione?- Niente. Sentiva l'acqua della doccia scorrere copiosamente.
-So-Tutto-Io?- la provocò.
-Zannuta?-
-Mezzosangue?-
"S'è ammazzata. Per non urlare come una furia ora è morta" pensò Zabini
correndo verso il bagno.
-Sono qui.. provocatore da strapazzo.- e vide attraverso il vetro satinato
una figura rannicchiata sul piatto della doccia. E aprì il suddetto vetro,
sedendosi (si, completamente vestito) al fianco di Hermione. Rigorosamente con
gli occhi chiusi, porgendole il maglione della divisa.
-Perchè ti sei ridotta qui cosi?-
-Pensavo, lo sai che mi rilassa.- Per loro era tutto naturale. Essere li,
sotto una doccia, lui quasi totalmente vestito e lei quasi totalmente nuda.
-Devo andare da lui stasera vero?-
-Vengo anche io?-
-Non ci vado.-
-Si incazzerà, e la pagherai. Devi parlargli.-
-Non puoi farlo con me?- Lo guardava; era strano vederla li, gli occhi
arrossati, il getto della doccia che cercava con furia di lisciarle i capelli
ottendendo scarsi risultati. L'amava? Voleva tanto capirlo. Draco la apprezzava,
ma non quanto lui; lui c'era anche quando era insicura, triste. Draco no.
Ma lui era anche l'altro. Al suo migliore amico non interessava, ma la
Granger non era una di passaggio, indi per cui era intoccabile.
-Sei innamorata?-
-Dei libri sicuramente- Risero all'idea della vecchia Hermione che non sapeva
esistesse altro oltre le scritte sulle pagine dei suoi amati libri.
-Di un uomo?-
-Di mio padre, l'unico di cui mi possa fidare.. E amo Harry, è il fratello
che non ho mai avuto.-
Amava Potterino. Come un fratello, ma lui c'era in quella lista. E
Zabini?
Lo sapeva, lo vedeva. Era ferito, sopreso, perchè aveva nominato Harry e lui
no. Ma Harry era nella sua vita da quando avevano 11 anni, Blaise da pochi mesi.
Era tutto troppo complicato in quel momento per fare paragoni però. Incombeva su
di lei l'ascia dell'ira di Malfoy. Di un Malfoy rifiutato.
-Se tu fossi innamorata, Draco ti lascerebbe andare. Sei sua amica, prima di
un'amante; ti lascerebbe andare Hermione. Ma è capace di capire se menti.-
-Ma.. io non amo.-
-Tutti amiamo. Tutti troviamo una persona meravigliosa per come si muove, per
come si atteggia, per come vive, per il suono della sua voce, per il colore dei
suoi occhi, per il profumo che emana, per i suoi pregi e i suoi difetti.-
-Anche lui?-
-Daphne.-
-Che è fidanzata da quattro anni... E lui scopa come un cane amando
un'altra?-
-Si, perchè lui è un animale. Lo sai però, la passione che ci mette con te
non la mette con nessun'altra, l'ha detto a tutti e due e non lo smentisce mai.
Sono l'affetto e il rispetto che prova per te a farlo agire cosi. Non vuole
vederci soffrire, per questo ci considera come suoi. Vuole solo il nostro bene,
anche se non lo amtterà mai.-
-Io non so amare un ragazzo.-
-Tutti sanno amare, pochi sanno che amano.-
Ed è vero; quante volte ci si ritrova con le idee confuse? Si può provare un
affetto immenso, ma è difficile capire se è amore. E invece si può provare
amore, e scambiarlo per amicizia. I casi sono molteplici, ma ci si accorge di un
amore solo quando lo si perde o finisce. Lui non voleva perderla. Lei non voleva
perderlo.
-Cibarie?- Hermione annuì. Lasciò che Zabini uscisse dalla doccia, si levasse
i vestiti fradici e uscisse con indosso il suo accappatoio verde. Solo una volta
che lui ebbe richiuso la porta chiuse l'acqua, levò il maglione e prese il suo
accappatoio. Si, la Granger aveva il suo accappatoio personale in bagno di
Blaise e Malfoy, bianco con ricamata un H, un regalo dei due per Natale; lo
usava quando andava la sera tardi a trovarli o quando la mattina non aveva il
tempo per tornare al proprio dormitorio a lavarsi. E oramai quelle notti
diventavano sempre più frequenti, ma nessuno badava più al fatto che la Regina
dei Grifondoro non dormisse più nella sua camera.
-Sono una puttana.-
Zabini era seduto al tavolo che avevano nella loro camera, d'ebano nero, su
cui aveva distribuito il cibo portato dalla Sala Grande. Scosse la testa: spesso
Hermione diceva frasi simili, non aveva più voglia di discutervi sopra.
Mangiarono in silenzio; lei consapevole di essere in trappola, lui consapevole
di non poterla liberare da quella gabbia. Fu proprio allora che Draco tornò
dalla cena.
Si limitò a prendere il libro di Pozioni Avanzate e sedersi sul letto a
ripassare per il compito dell'ora dopo; mentre la loro donna sorgeggiava un
caffè fissando insistentemente il pavimento, Blaise si rivestì e preparò la
borsa per la lezione pomeridiana. Depositò un bacio sui capelli alla loro
Mezzosangue, sussurrandogli -Torno tra tre ore, dormi bene Regina- e uscì dalla
stanza seguito dal suo migliore amico che baciò la clavicola della loro Hermione
rimasta scoperta.
Potrebbe certamente sembrare strano tutto ciò, ma lei ci era abituata: lei
era loro, e loro erano suoi. Sapeva che Malfoy quella notte non avrebbe dormito
in quella camera, altrimenti si sarebbe preso un assaggio più consistente in
preparazione alla notte.
-oOo-
-La vuoi scopare stanotte?- Il Re delle Serpi stava tranquillamente
tagliuzzando degli occhi di tritone quando sputò questa frase come se stesse
parlando del tempo.
-Se parli della stanza è probabile.-
-oOo-
Come Hermione aveva immagianto, Blaise tornò solo dalla cena; aveva studiato
tutto il pomeriggio insieme a Draco in camera, mentre lei dormiva e sognava una
vita senza sbarre e catene di sentimenti. Non aveva voglia di aprire gli occhi,
e rimase a godersi il calore delle coperte. Ascoltò Blaise levarsi la divisa e
indossare il suo pigiama di seta, che tante volte aveva bagnato delle proprie
lacrime.
-Avete litigato.-
-Come lo sai?-
-Non hai messo la vestaglia che ti ha regalato. Lo fai sempre quando stai
male per lui.-
-Herm.. crede che io e te abbiamo una storia.-
-Non voglio perdervi.-
Le si sdraiò accanto; lei si girò e si rannicchiò fra le sue braccia forti e
respirò con tutta la il profumo della sua dolcezza, quella dolcezza che solo sua
nonna le aveva donato.
-Hermione..- le prese il viso tra le mani, era serissimo -proviamo ad amarci,
ti prego. Non voglio vivere con il rimorso di non averci provato.- Per quanto
fosse un affermazione spiazzante, non rimase stupita: voleva provarci anche lei,
voleva fare ordine tra quella marea di sentimenti.
-Se mi innamoro di te, perderò lui?-
-No, però dobbiamo convincerlo che tra noi prima d'ora non c'è mai stato
nulla.-
-Lo faremo, a costo di procurarmi il Veritaserum.-
Si baciarono.
L'amore è strano; si infiltra anche fra le amicizie più pure, e confonde gli
animi. Porta con sè una passione che annulla i gesti fatti senza secondi fini,
fa brillare di una luce nuova gli occhi e scalpitare i cuori. Rovina le
amicizie, l'amore.
I baci di Blaise erano diversi da quelli di Draco; era dolce e non pretendeva
subito il contatto tra le loro lingue, e si limitava ad accarezzarle il viso e i
capelli. Non c'era nessuna fretta, assaporarono l'uno le labbra dell'altra, si
guardarono negli occhi cercando di capire se qualcuno dei due aveva dei
ripensamenti. Anche Blaise aveva avuto molte ragazze, ma sapeva provare un
sentimento; non era come il suo migliore amico, ogni tanto il sesso per lui era
anche amore. Non vedeva in esso solo il piacere e il godimento, sapeva che c'era
di più. Sua madre gli aveva insegnato il valore dei sentimenti e del rispetto
per gli altri.. anche per chi era meno fortunato di loro o aveva provenienze
diverse. Era un Purosangue, ma non credeva nella supremazia assoluta del loro
nome.
La luna oramai filtrava fra le alte vetrate gotiche della camera e illuminava
i capelli castani di Hermione, la sua pelle sembrava ancora più chiara. La pelle
del ragazzo invece era ancora più bruna del solito a causa della scarsa
illuminazione, cosi come i suoi occhi cobalto sembravano il mare prima della
tempesta.
Le guance cominciarono ad imporporarsi, le mani a farsi più audaci.Da
dolcezza e tenerezza passarono ad audacia e passione. I baci divennero morsi a
fior di pelle, le carezze divennero strumenti di piacere. Tutto sembrava
perfetto, tutti e due si sentivano a proprio agio come mai era successo.
Il piacere se ne andò cosi come era arrivato, dolcemente e
lentamente.
-oOo-
Era Domenica mattina, e nel castello si potevano solo udire i fruscii delle
ali dei gufi o il parlare sommesso di qualche quadro. Tutti erano addormentati,
tranno Draco Malfoy. Aveva passato la notte alla Torre di Astronomia, l'unica
compagna una bottiglia di Whisky Incendiario. Erano solo le otto quando decise
di tornare nella propria camera. Dopottutto la Granger era stata sua mille notti
prima di quella, non si sarebbe fatta problemi a vederlo li, mettendo che
davvero fosse successo qualcosa tra i due.
Aprì lentamente la porta e fu investito da una malinconia mai provata:
Hermione dormiva avvolta da una camicia da notte verde acqua, il lenzuolo a
coprirla solo dalle ginocchia in giù, i capelli sparpagliati sul cuscino di
Blaise; quest'ultimo era addormentato, con indosso solo i boxer e un lembo di
lenzuolo, un sorriso beato sul volto, e teneva solo una mano sul fianco della
Mezzosangue. Non avevano niente a che fare con lui e la loro Regina: erano
sempre nudi, loro due, non le permetteva mai di rivestirsi. Amava stringersela
prepotentemente al petto, e sentire tutta la notte la pelle di lei a contatto
con la propria. Draco Malfoy non donava dolcezza alla sua donna?
No.
Si sedette sul proprio letto, e li fissò dormire. Verso le dieci Hermione si
svegliò senza notare Malfoy. Osservò Blaise, donandogli una carezza sulla pelle
bruna. E lui aprì gli occhi. Si fissarono, in un tempo brevemente infinito,
prima di pronunciare assieme: -Non ti amo.-
No, non si amavano. Era stato meraviglioso il sesso tra loro due.. si, forse
si poteva chiamare amore. Ma la dolcezza dei loro movimenti era stata dettata da
quel sentimento di amicizia che li legava come poche persone al mondo possono
vantarsi di raccontare.
Zabini posò un bacio sulla fronte della loro Regina e disse: - Sei la miglior
cosa che mi sia capitata, la miglior donna che io conosca, la miglior amante che
si possa chiedere; sarai la miglior moglie, la miglior scrittrice e la miglior
madre del mondo. Ma prima di tutto eri, sei e sarai la mia migliore amica.
Niente di più.-
E lei scoppiò a piangere di gioia: sapeva cosa voleva, sapeva chi desiderava,
sapeva di chi aveva bisogno.
-Non ci abbandoneremo mai.- Solo allora si girò verso Draco, sul cui sguardo
c'era solo solitudine: -Vieni, Furetto.-
Rimasero cosi tutto il giorno; Hermione fra di loro, baciava prima la guancia
dell'uno poi dell'altro, abbracciava a turno i suoi due migliori amici. Le due
Serpi si sorridevano e sorridevano alla loro Regina, finalmente consci che
l'amore non nasce dall'amiciza o dal sesso, ma dal cuore.
Gli uomini sono come i semi: vengono trasportati in ogni parte del mondo,
sfiorano emozioni e nazioni sconosciute, e cadono in un terreno. Ma solo se quel
terreno sarà quello giusto il seme diventerà un meraviglioso fiore, pronto a
creare altro amore con i suoi stessi frutti.
A volte il terreno, però, è quello sbagliato; il fiore cresce malato, debole,
si aggrappa ad altri fiori, viene distrutto dalle intemperie e da chi è più
forte di lui.
Capita anche però che questi fragili esseri viventi vengano raccolti da
qualcuno tanto più forte quanto buono e vengano aiutati. Nuovo terreno, più
cure, più amore. E anche un seme che non aveva trovato un terreno adatto può
diventare meraviglioso.
L'Amore distrugge molto: sogni, speranze, amicizie, pregi, valori,
sentimenti, persone e personalità.
Ma ricordate che al mondo ci sarà sempre un qualcuno tanto più forte di voi
quanto buono che vi farà ricordare come si vive. Non deve essere per forza il/la
vostro/a futura/o sposo/a, può essere anche un amico come Blaise Zabini o Draco
Malfoy; vi sembrerà amore, ma poi capirete che l'amore è solo una brutta
imitazione dell'amicizia. Perchè l'amore nasce piano, lentamente, ma non si basa
su un amicizia o sul sesso. Si basa sul proprio cuore, sul cosidetto colpo di
fulmine. Se è amore, non diventerà mai vera amicizia. Sarà solo un amore timido
che aspetta di sbocciare; e gli amori timidi sono proprio i fiori fragili che
sono stati maltrattati.
Quindi, ponete attenzione alle amicizie timide: potrebbero essere persone che
hanno bisogno di un aiuto; non trattatele male solo perchè non saranno spigliate
o solari come voi, ricordatevi di ciò che gli uomini sono.