un morso e addio alla vita

di becky_reby
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Riesco finalmente a concentrare la mia attenzione sul libro che tengo ancora tra le mani cercando di non pensare al fatto che lui mi sta osservando con il suo acuto e accurato sguardo. Mi sento in totale soggezione con lui al mio fianco ma allo stesso tempo tranquilla e serena. Sento il bisogno di scappare da lui ma allo stesso tempo vorrei rimanere qui a fissarlo di sottecchi per il resto della mia vita, e cosi avvenente e tranquillizzante il suo sorriso, il suo sguardo. Nel mio corpo ci sono solo sentimenti contrastanti, forse un po troppo, non riesco piu a ragionare sento una confusione interiore che mi distrugge. Trovo la forza di parlare rompendo il silenzio imbarazzante che legava i nostri corpi come una fune –si è… si è fatto tardi dovrei andare a casa , grazie per il libro, senza di te avrei perso ancora piu tempo- lui al primo muoversi delle mie labbra si gira di scatto –di niente , te l ho detto conosco bene la biblioteca e poi finalmente ti ho…conosciuta- l ultima parola esce dalla sua bocca cosi flebile che il suono e quasi impercepibile, ma vista la nostra vicinanza io riesco a sentire e rimango scioccata dalle sue parole, ma non voglio rimanere altro tempo con lui ,anche se il mio corpo è contrario alla mia decisione, così decido di non rimanere a puntualizzare e non ci faccio caso anche se le sue parole risuonano ripetutamente nella mia testa come se dovessi percepire qualcosa di nascosto sotto di esse. Dopo un po mi sento crollare, le gambe che cedono e le braccia improvvisamente pesanti come se quelle frasi mi stessero prosciugando le energie. Mi faccio forza anche se i miei muscoli vogliono resistere in una guerra senza fine ma alla fine riesco a fare uno, poi due e poi ancora tre passi e cosi via fino ad arrivare all uscita. A un certo punto mi sento scortese per non averlo salutato anche se percepisco la sua presenza dietro di me sento il suo profumo che mi inebria le narici, un misto tra vaniglia e menta che mi addolcisce la bocca. Mi volto per salutarlo e non c e più, eppure ero cosi sicura che lui fosse dietro di me. Me lo sentivo, quel ragazzo aveva qualcosa di strano e allo stesso tempo cosi affascinante. Continuai a camminare fino a casa pensando alla strana serata che avevo appena trascorso in compagnia del mio nuovo ‘’amico’’ con le sue parole che ancora risuonavano nella mia mente. 




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