Paure vecchie e
nuove
Titolo:
paure vecchie e nuove
Challenge: sfida dei duecento
prompt
Prompt:
186.
Padre
Fandom:
Harry Potter
Personaggi:
Hermione Granger, Severus Piton
Contesto: da epilogo alternativo
Raiting:
verde
Tipologia:
one-shot
Parole:
714
Gennaio 2002
Hermione
guardò l’orologio. Suo marito ci stava mettendo troppo
tempo.
Marito.
Sfiorò
l’anello che portava all’anulare sinistro.
Ancora non ci
poteva credere.
A sorprenderla
non era tanto il fatto che si fosse
sposata, quanto, piuttosto, chi
avesse sposato. Se qualche anno prima glielo avessero detto non ci
avrebbe
creduto. Aveva sempre pensato che sarebbe entrata a far parte della
numerosa
famiglia Weasley e invece le cose erano cambiate, con Ron non aveva
funzionato.
Complice della
loro rottura non era solo
l’incompatibilità di carattere ma anche il fatto
che, dopo la guerra, lei aveva
iniziato a passare troppo tempo al San Mungo, seduta al capezzale di un
altro
uomo.
Un uomo la cui
lealtà all’Ordine era stata a lungo
messa in discussione.
Un uomo che in
gioventù era stato un Mangiamorte, e si era
macchiato dei crimini più efferati.
Un uomo che senza
esitazione e rimorso apparenti aveva ucciso Silente,
guadagnandosi così la totale fiducia di Voldemort.
Un uomo che alla
fine si era rivelato migliore di
molti di loro, disposto a sacrificare la propria vita per proteggere il
figlio
della donna che aveva amato.
Un uomo che aveva
vissuto sul filo del rasoio per
anni, nascondendo al mondo la sua parte migliore.
Un uomo di cui
lei si era innamorata pian piano,
anno dopo anno, senza rendersene veramente conto fino a quando non lo
avevano
trovato, più morto che vivo, su quel sudicio pavimento nella
Stamberga.
Lo aveva vegliato
per settimane, seduta accanto ad
un letto al San Mungo ed era rimasta con lui nei mesi di convalescenza.
Non che fosse
stato facile, al contrario. Per giorni
non le aveva rivolto la parola, accettando la sua presenza come un
inutile fastidio
e una condanna ancora peggiore della morte. Ma poi era accaduto
qualcosa, quel
suo cuore, così a lungo precluso all’amore, si era
aperto permettendole di
sciogliere le catene di ghiaccio che lo tenevano imprigionato.
E lei, Hermione
Granger, da dieci mesi era la
signora Piton e tra quattro sarebbe diventata madre.
Sorrise, poi
controllò nuovamente l’orologio e
sbuffò. Era stanca di aspettare, così, dopo aver
posato il coltello con cui stava
tagliuzzando alcune verdure, uscì dalla cucina e scese la
rampa di scale che l’avrebbe
portata nello scantinato, dove era sicura di trovare il marito.
Quando aveva
scoperto di essere rimasta incinta
avevano deciso di trasferirsi; l’appartamento in cui avevano
abitato fino a
qualche mese prima era troppo piccolo per ospitare dei bambini,
così avevano
comperato quella villetta in un’area periferica di Londra.
L’avevano
scelta non solo per il giardino ampio, per il piccolo
orticello sul retro e per l’ampiezza
e la luminosità delle stanze, ma soprattutto per la presenza
di uno scantinato,
così simile ai sotterranei di Hogwarts e che Severus aveva
iniziato ad
allestire come laboratorio privato.
L’unico
problema era che la casa non era stata
abitata per lungo tempo e andava disinfestata, in particolare la
cantina dove
si annidava perfino un molliccio.
Arrivata davanti
alla porta in legno, leggermente
scheggiata, Hermione la aprì fermandosi sulla soglia con
espressione
sconcertata.
Severus era al
centro della stanza, il volto
trasfigurato dall’odio e dalla paura. La bacchetta, stretta
nella destra, era
puntata contro un uomo, così simile a lui
nell’aspetto, ma con in mano una
bottiglia del peggior whiskey e un espressione di disgusto stampata sul
viso. L’uomo
barcollò leggermente avanzando di un passo verso il mago che
restava immobile,
come pietrificato, mentre gli occhi di suo padre si facevano sempre
più vicini
e minacciosi.
“Severus…”
lo chiamò la strega con voce
preoccupata e spaventata.
Quel suono lo
riscosse, strinse saldamente la
bacchetta tenendola puntata verso suo padre e gridò
“Riddikkulus.”
Hermione gli si
avvicinò e gli posò una mano sul
braccio.
“Non
credo di essere pronto a fare il padre.”
“Beh,
ormai è un po’ tardi per ripensarci non
credi?”, Hermione tentò invano di smorzare la
tensione.
“E se
diventassi come lui?”, lo sussurrò appena,
gli occhi fissi nel punto in cui pochi istanti prima c’era
suo padre.
Hermione gli
accarezzò una guancia e lo costrinse
a guardarla.
“Tu sei
migliore di lui.” disse posando un rapido
bacio sulle sue labbra.
Lui si
staccò e istintivamente portò una mano sula
ventre di sua moglie in un gesto protettivo.
“Come
fai ad esserne sicura?”
“Me lo
hai appena dimostrato.” rispose lei con un
sorriso.
Note dell'autrice:
spero che il prompt sia più o meno rispettato anche se
l'accenno arriva solo alla fine.
Spero inoltre che un pochetto la storia vi piaccia e di essere riuscita
a mantenere i personaggi abbastanza IC, Hermione e Severus mi piacciono
molto come coppia, ma so benissimo di essere in fase sperimentale con
loro, perciò i vostri consigli e le critiche sono ben
accette.
Fink
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