Perché...?

di Sarhita
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Perché…?

“Perché?” è spesso il suono che fa un bambino quando scopre qualcosa di nuovo.
Lo pronuncia con voce dolce, e sinceramente curiosa, con negli occhi un brillio noto.

"Perché?" anche il suono della disperazione di chi ha dato troppo e ricevuto mai nulla, senza un motivo.
Un suono straziante, spesso accompagnato da segni di lacrime sul viso.

"Perché?" è lo sconcerto di chi non comprende un regolamento, ma è costretto a rispettarlo.
Lo farebbe volentieri, se qualcuno gli spiegasse il motivo per farlo.

“Perché?” è la voce amareggiata di chi ha subito un torto, sapendo di non meritarselo appieno.
 Anche se fosse stato un torto meritato, però, non avrebbe sofferto di meno.

“Perché?” è il suono stupito dello studente, o della persona che vuole imparare.
Gli insegna chi prima di lui chiese la stessa cosa, per capire come fare.

“Perché?” è la rabbia davanti a un sopruso, o a un’azione violenta.
Di solito chi la urla, di star fermo non si accontenta.

Una parola con diversi significati.
Le parole, si sa, spesso son versatili.

Si comprende il mondo solo chiedendo…
…Imparando…
…Crescendo…




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