bonapartista snob
Il bonapartista e la snob: cronaca di un giorno di ordinaria follia a Fenchurch East
«Devi smetterla di
contraddirmi davanti al resto della squadra!», esclama lui
esasperato, sbattendo con forza le mani sulla sua scrivania.
«E tu quando inizierai a
prendere in considerazione le opinioni di chi ti sta intorno?»,
replica lei incrociando le braccia al petto in un atteggiamento di
palese chiusura.
«Fino a prova contraria, Bols,
questo è il mio regno e quindi sono io quello che ha pieno
potere decisionale su ogni cosa. Ti sei mai soffermata a leggere quello
che c’è scritto sulla porta del mio ufficio?»,
l’uomo è ora in piedi di fronte a lei e le rivolge uno
sguardo che dovrebbe incuterle timore, ma che invece sortisce
l’effetto opposto.
«Sei un presuntuoso, ignorante e cafone come non ne ho mai conosciuti prima, Gene! Io…».
L’ispettore la interrompe
prima che possa proseguire oltre: «Ci tengo a ricordarle, DI
Drake, che da quello che mi risulta sono ancora il suo capo, ed in
quanto tale esigo che lei mi porti rispetto e la smetta di comportarsi
come una checca isterica!».
«Se solo tu mi dessi ascolto
per una volta: è perfettamente inutile sbattere in cella
quell’uomo e prenderlo a botte fino a fargli perdere i sensi! Non
farà mai il nome dei suoi complici, in questo modo. Lascia che
ci parli io e che ne faccia un profilo psicologico», cerca di
convincerlo poggiando una mano sul braccio del poliziotto, che invece
la scrolla via con un gesto brusco. «Non ho tempo da perdere con
le tue psicostronzate, Bolly.
Il fatto che ogni tanto ti permetta di giocare a fare la
strizzacervelli non significa che io non consideri queste cose delle
cazzate senza senso e che faresti meglio a riempire la tua bella bocca
con qualcos’altro, se capisci cosa intendo…»,
sbraita lui, giunto al limite della sua già esigua
capacità di sopportazione.
Un lampo di rabbia cieca attraversa
gli occhi di Alex che, digrignando i denti, si avvicina al suo
capo e puntando ripetutamente il suo indice contro il petto
dell’uomo incomincia a far uso dei peggiori epiteti che le
vengono in mente: «Tu… sei un porco misogino, un
bonapartista, un fottuto uomo di Neanderthal con il cervello di un
criceto e la libido di un’ameba!».
«E tu sei davvero una patetica scusa per un ispettore di polizia, DI Mutandine Snob.
Le tue parole forse riusciranno a far colpo sui segaioli tatcheriani da
cui ti fai scopare il venerdì sera, ma su di me non hanno nessun
fottuto effetto!», le ringhia in faccia Gene, prendendole con
forza i polsi fra le mani e tirandola a sé.
«Come ti permetti di
rivolgerti a me in questo modo?», sbotta lei mentre cerca
invano di liberarsi dalla presa ferrea dell’uomo.
«E tu come osi contraddire ed offendere il tuo capo, eh, Bollinger Knickers?»,
le chiede stringendola ancora di più contro il suo corpo fino a
sovrastarla, sul volto un’espressione indecifrabile, a
metà fra il contrariato ed il divertito.
Questo scontro fra titani –
questo botta e risposta – andrà avanti ancora ed ancora,
travolgendo nella sua follia anche il resto del dipartimento, fino a
che i due, esausti, avranno quasi dimenticato il motivo della loro lite.
È così che vanno le cose quando Gene Hunt e Alex Drake non sono d’accordo su qualcosa – qualsiasi cosa – , questo è tutto quello che succede nel lasso di tempo che va fra le parole: “Drake. Nel mio ufficio. Subito.” e l’ennesima bottiglia di rosso della casa bevuta nella tranquillità del loro tavolo da Luigi, il tavolo del Guv e di Ma’am.
N/A:
Scritto per il Norse Writing Day della community 24 hours of fun con il prompt #23:
Esercizio #4: come se giocassero a Flyting, due o più personaggi
devono essere coinvolti in una “gara di insulti”. Potete
interpretarla sia come una gara in senso letterale, con i protagonisti
che si sfidano dichiaratamente per poi eleggere un vincitore, sia come
un dialogo acceso e/o ironico in cui i protagonisti se ne dicono di
tutti i colori e/o si prendono scherzosamente in giro a vicenda. Ma gli
insulti, velati o no, devono esserci!.
Nella mia mente la flashfic
è situata temporalmente a circa metà della prima serie.
Potrei voler inserire questa storia all'interno di una raccolta
Bolly&Guv centric: spero di riuscire a scrivere qualcos'altro su
questi due testoni!
Grazie per aver letto questo mio delirio e alla prossima!
Bisous,
~reilin
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