I TALK
OF DREAMS
E'
un po' come quando sei nel dormiveglia. Quando senti che stai per
svegliarti, ma sei nel bel mezzo di un meraviglioso sogno: cerchi in
tutti i modi di restare concentrato su quelle immagini, parole volanti,
volti che solo in quel mondo puoi vedere così da vicino.
Tenti di non sentire il trillare fastidioso della sveglia, mentre
strascichi di quelle immagini scivolano via, senza che tu riesca ad
afferrarli.
Per favore, ancora un
po'......Solo un altro po'.
Niente. Non c'è nessuno ad esaudire il tuo
desiderio. E subito la realtà si fa avanti, sgomitando.
L'aroma di caffè ti riempie le narici, il torpore svanisce
pian piano dai muscoli rilassati.
Allora ti fai coraggio: ti alzi dal letto e raccogli i rimasugli di
coraggio, indispensabili per affrontare l'ennesima giornata.
L'ho sognato stanotte. Orlando. Sempre lui, così
bravo ad infestare i miei sogni. Una tortura, un dolce
supplizio.....che spero non mi lasci mai in pace.
Allora, lo vedo, la regina
Mab è venuta a trovarti.
Si. Ancora una volta.
Sembra divertirsi. Le piace illudermi, ed è anche molto
brava. Ogni volta sa perfettamente che riuscirà nel suo
intento: io cadrò nella sua tela.
Lo farà
entrare nei miei sogni, nella mia mente e mi darà tutto
quello che desidero.
I suoi occhi
che vedono solo me, le sue
labbra che si curvano in un sorriso tutto mio, le sue mani che
cercano le mie e le trovano. Puntualmente.
Poi finalmente Mab avrà la sua ricompensa. Potrà
portarmelo via. Di nuovo, come ogni notte.
Taci!
tu parli di niente.
E'
vero, io parlo dei sogni,
che sono figli di un cervello ozioso,
generati da nient'altro che da una vana fantasia,
la quale è di una sostanza sottile come l'aria,
e più incostante del vento, che in questo momento carezza
il gelido grembo del settentrione, e, corrucciato,
se ne va via sbuffando, e volta la faccia
verso il mezzogiorno
stillante di rugiada.
Lo porta via tutte
le volte, si.
E io piango lacrime invisibili. Rimango in silenzio per godermi il
rumore del mio cuore che si sbriciola, per poi ricomporsi, consapevole
del fatto che ogni sera la Regina tornerà.
Date al dolore la parola;
il dolore che non parla, sussurra al cuore oppresso e gli dice di
spezzarsi.
E io
attendo trepidante il suo ritorno, perchè Mab porta con
sè la mia effimera illusione. Conduce lui da me.
Poggio la testa sul cuscino e attendo che le fate spargano la loro
polverina sulle mie palpebre, così da condurmi in quel mondo
nel quale posso stare accanto ad Orlando. Il mondo in cui posso
sedergli vicino e stringere la sua mano nella mia, mentre lui si volta
verso di me e mi sorride. "Andrà
tutto bene. Ci sono qui io...... puoi respirare ora."
Allora sento una forte fitta al petto. Ed è
come se i miei polmoni si riempissero per la prima volta.
Mi agito, spaventata da quella sensazione tanto nuova. Ma lui è
lì, e subito mi passa un braccio intorno alle spalle e mi fa
poggiare la testa contro il suo petto, mentre mi carezza i capelli e mi
sussurra parole di conforto per far cessare i singhiozzi che mi
squassano.
"E' normale, piccola.
Succede a tutti, ma vedrai che ora il dolore passerà. Ssshh,
è tutto a posto. Ora passa..."
E infatti passa. Ma Orlando non lascia la presa, non mi
scansa. Continua a stringermi.
Cerco di memorizzare il suo profumo,
la curva del collo, la sensazione di calore che dona il
suo abbraccio, così da sentire meno la sua mancanza non
appena mi sveglierò.
L'attesa sarà lunga...perchè di giorno il sole
pare non voler cedere mai il posto alla splendida luna. E la notte
invece svanisce in un battito d'ali.
Ritaglierei
la tua immagine in tante piccole stelle e il cielo
diventerebbe così bello che anche il mondo si innamorerebbe
della
notte..
Infine
eccola: Mab. Tutte le volte la vedo arrivare da lontano sul suo cocchio
trainato da una muta di piccoli esserini. E tutte le volte mi ritrovo a
stringere la mano intorno a quella di Orlando....che ricambia.
E' troppo presto. Non
ancora. Non ancora!!
Ma i contorni cominciano presto a farsi confusi, i colori
sbiadiscono e l'aroma del caffè inizia a stuzzicare le mie
narici.
Ci provo. Tento di aggrapparmi a quei brandelli di ricordi, ma
è tutto inutile.
Allora comincio a piangere. Come sempre però qualcosa riesce
a frenare quelle stille d'argento, che rotolano impietose sulle mie
guance.
La sua
voce.
"Perchè
piangi? Non devi, lo sai......dobbiamo solo ritrovarci in un altro
sogno..."
Le lacrime smettono di cadere. Il sorriso
prende il loro posto.
Il suo
sorriso è l'ultima immagine che i miei occhi memorizzano,
prima di aprirsi e accogliere il nuovo giorno.
Nell'attesa della notte.
Fortuna
fortuna... tu sei capricciosa, io ci conto!
So
che che non lo terrai lontano tanto tempo.
So
che lo rimanderai da me.
Al prossimo incontro, amor mio.
Dedico
questo insensato flusso di emozioni ad uno dei miei Angeli, una delle
mie sorelline, che oggi festeggia 19 anni d'esistenza.
Cee.
Meriti tutte le gioie del mondo. Vorrei poter fare qualcosa per
assicurarmi che tutte ti raggiungano.
Spero
che questo piccolo pensiero ti faccia piacere.
Viene
dal cuore.
Ti
adoro cucciola.
Citazioni
dovute: le frasi in neretto sono tratte da - Romeo e Giulietta e
Macbeth del meraviglioso William Shakespeare.
Ah
Willy, Willy..........
Perdonate la
follia di questa sognatrice.
Andy....per
servirvi.
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