Night in Berlin
Night in
Berlin
Amo Berlino la sera.
Anche in pieno inverno,
quando camminando affondi nella neve e le mani sono così fredde da non sentirle
più.
Questa è una di quelle
sere.
Nevischia, fa
freddo.
Ma noi siamo in
giro.
Come sempre.
Questa è una di quelle rare
serate in cui non abbiamo nulla da fare.
O per meglio dire, abbiamo
fatto tutto nel pomeriggio e stasera il nostro menager ci ha graziato.
Niente interviste, niente
concerti, abbiamo anche la fortuna di essere a casa.
Tutti e cinque insieme come
sempre.
Siamo indecisi sul dove
andare.
Shin e Kiro litigano
bonariamente sul posto dove andare.
“Pizzeria!” urla
Shin.
“No ristorante!Non ho voglia
di pizza stasera!” ribatte Kiro ridacchiando.
Mi giro a guardare Yu e
Luminor, che rimangono silenziosi dietro di noi.
Yu tira fuori una moneta e
propone “Testa o croce?” guardando i due litiganti.
Luminor si stringe nelle
spalle.
E’ sempre quello che da meno
problemi.
Si adatta a tutto senza
problemi.
Kiro e Shin interrompono la
finta litigata si avvicinano a Yu che ha la monetina in mano.
Scuoto la testa.
Tutte le volte la solita
storia.
Usciamo e risolviamo tutto
con il caro, vecchio “testa o croce”.
Mai una volta in cui ci
ritroviamo d’accordo su quello che dobbiamo fare.
Ci raggruppiamo tutti intorno
a Yu.
Io mi appiccico praticamente
a lui.
Sento Luminor
sovrastarmi.
Non che ci voglia
tanto.
Kiro sta letteralmente
saltellando da una gamba all’altra.
“Allora chi testa chi croce?E
vedete di non litigare anche su questa cosa” ammonisce Yu guardandoli entrambi
negli occhi.
Accenno un sorriso guardano
le reazione dei due, che si limitano a ridere.
Sento Luminor sbuffare
leggermente.
Shin incrocia le braccia e
attende che Kiro scelga.
“Croce!” dice
infine.
“Allora Croce ristorante,
testa pizzeria”.
Finito di parlare Yu lancia
la moneta da un euro in aria e la riacchiappa con destrezza un secondo
dopo.
Io sono tanto imbranato che
l’avrei fatta cadere nel primo tombino da qua a 50 metri.
Yu guarda i due contendenti
per alcuni secondi prima di controllare il verdetto della moneta.
“Dunque dunque, la moneta ha
deciso per…… testa!” dice mostrando il risultato a tutti.
La faccia di Kiro è
indescrivibile.
Anche quando si incazza
mantiene quella faccia dolce.
Inutile non riuscirà mai a
mostrarci una faccia cattiva.
Nemmeno se si
impegnasse.
Shin se la ride compiaciuto,
mentre Luminor riprendendo a camminare, da una pacca sulla spalla a mo’ di
consolazione a Kiro.
Io e Yu ci avviamo per
ultimi.
Giusto per avere l’occasione
di stare vicini.
Lo siamo sempre, ma quando
c’è il resto del gruppo cerchiamo di far finta di niente.
Camminiamo fianco a fianco,
sfiorandoci le mani con gesti del tutto casuali.
Procediamo tranquilli per
alcuni minuti fino a quando l’urlo di una ragazza non ci distrae dai nostri
discorsi.
“Sono lorooooo!!!” sento solo
questo urlo, poi una valanga di ragazze impazzite ci travolge.
Non credo di essermi ancora
abituato a tutta questa notorietà.
Kiro è a suo agio
invece.
Una ragazza gli chiede un
bacio e lui non si tira indietro.
Luminor con la sua calma
eterea firma autografi e cerca di non farsi strappare i capelli.
Shin è poco più avanti,
letteralmente circondato da fan.
Io e Yu siamo assaliti da
lati diversi e presto ci troviamo separati.
Una ragazza quasi riesce a
spogliarmi.
Il delirio dura massimo
quindici minuti.
Il tempo di firmare
autografi, fare foto e farsi strappare qualche capello.
Infine le ragazze si
allontanano soddisfatte, alcune piangono.
Oddio mai pensato di poter
fare queste effetto alle persone.
Ci guardiamo in faccia,
vagamente stralunati.
Poi scoppiamo a ridere tutti
insieme.
“Beh allora ristorante?”
chiede Kiro.
“Non ci provare, sai
benissimo che abbiamo deciso pizzeria” gli ricordo mentre ci incamminiamo di
nuovo.
“C’è una pizzeria qua dietro,
possiamo provare la?” propone Yu, indicando la direzione dove si trova il
locale.
Senza aspettare risposte mi
avvio, seguito da un Kiro decisamente contrariato, Shin decisamente soddisfatto
e Yu e Luminor sghignazzanti.
La pizzeria è un bel posto,
tranquillo e non molto frequentato.
Il calore del forno a legna
mi investe appena entro nel locale.
È piacevole dopo il freddo di
fuori.
Ci accompagnano a un tavolo
lontano dalla finestra, dove ci sediamo tranquilli.
Io mi metto capotavola, Yu si
mette prontamente alla mia sinistra e Luminor alla mia destra, sono sempre stati
i miei angeli custodi, Shin e Kiro si contendono gli ultimi due posti, di cui
uno a capotavola.
Sento la mano di Yu
scivolarmi sul ginocchio.
Gli do un’occhiata veloce,
giusto per capire le sue intenzioni.
Sento la mano che risale
lungo la mia coscia.
A quanto sembra stasera ha
voglia di osare.
Parliamo tranquillamente tra
di noi, della sessione di foto che ci tocca il giorno dopo, la partenza nel
pomeriggio per andare a Parigi, il concerto la sera, e una serie di date che ci
terranno lontani da casa per un altro mese.
Mentre parliamo arrivano le
ordinazioni, e la mano di Yu si trova sempre li.
“Dato che sono una persona
educata, al contrario vostro, vado a lavarmi le mani” dico ridendo agli altri
mentre mi alzo da tavola.
Mi dirigo a passo deciso
verso il bagno, dove lavo le mani e rimango ad osservarmi allo
specchio.
Sono cambiato molto
nell’ultimo anno.
E non solo
esteticamente.
Mi sento cambiato.
Il gruppo, la musica, Shin,
Kiro, Luminor e soprattutto Yu mi hanno cambiato.
Mentre sono appoggiato al
lavandino, bianco e immacolato, sento la porta del bagno aprirsi.
Riflesso nello specchio vedo
il tuo viso.
“Sempre a guardarti nello
specchio, finirai come Narciso, innamorato di se stesso”
Ti vedo sorridermi nel
riflesso.
Mi giro a guardarti negli
occhi.
Senza troppi indugi entri nel
bagno e chiudi la porta.
Ti avvicini a me e con poca
grazia mi afferri per le spalle.
Mi guardi per lunghi secondi
negli occhi.
Mi sento tremare al solo
contatto.
Poi la tua bocca avida si
appoggia sulla mia.
Ci baciamo a lungo.
Mi stringo a te, mentre la
mia mano scivola sotto la tua maglietta.
Sfioro il tatuaggio e la
cicatrice.
Una tua mano è scivolata
sotto la mia camicia e mi sfiora la schiena.
Non accenni a volerti
staccare.
E la cosa non mi dispiace
affatto.
Cerco di starti il più
attaccato possibile.
Cerco di diventare tutt’uno
con te.
Siamo così vicini che sento
il tuo cuore battere all’impazzata, all’unisono con il mio.
Passano diversi minuti, fino
a quando non veniamo interrotti dal bussare sulla porta.
Ci stacchiamo in fretta e ci
ricomponiamo.
Io esco per primo,
raggiungendo gli altri al tavolo.
Yu ci raggiunge poco dopo con
un sorriso beato stampato sulla faccia solitamente seria.
“Era l’ora!” ci blandisce
Kiro appena ci troviamo riuniti a tavola.
“Cosa diavolo avete fatto in
bagno?Avete una tresca clandestina voi due?”
Kiro lo disse scherzando
ovviamente, ma non sapeva quando avesse indovinato la situazione con questa sua
battuta.
Yu lo fulminò non lo
sguardo.
“Non potrei mai avere una
tresca con Strify, come minimo lo farebbe sapere al mondo intero nel giro di due
minuti!” scherzò Yu.
Faccio il finto offeso, ma in
realtà sarei capacissimo di fare una cosa simile.
“E poi è troppo vanitoso per i mie gusti”
E’ troppo, gli mollo uno schiaffo dietro alla
nuca.
Si è dimenticato di
dire:permaloso.
Non era propriamente uno
schiaffo amichevole.
Quando si gira a guardarmi lo
fulmino con lo sguardo.
A spezzare la tensione ci
pensa Shin, che inizia a lanciare pezzi di tovaglioli in giro.
Yu si unisce alla battaglia
insieme a Kiro, mentre io e Luminor ci scambiamo occhiate scuotendo la
testa.
NdA:Basta amo questa coppia, amo questo gruppo, amo
la loro musica, vi riempirò fi FF su di loro.
Baciozzoli sbavosi.Leena
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