Skinny Love

di alaskha
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Young Hopefuls



Zayn non dormiva, riuscivo a vedere con la coda dell’occhio le sue palpebre muoversi regolarmente, su e giù. Le sue dita accarezzavano delicatamente la mia spalla destra, nuda. Il mio letto ci ospitava nuovamente, e lo aveva fatto per tutta la notte.
Mentre io e Zayn avevamo fatto l’amore, quella notte, per la seconda, terza e poi quarta volta, era come se avessimo sentito qualcosa che si spezzasse tra di noi, come se qualcosa stesse per finire.
Ed era per questo che nessuno dei due parlava, ci limitavamo a starci accanto, come avremmo voluto fare per i giorni a seguire ma, entrambi sentivamo che stava per succede qualcosa.
“Verrai con me, non è vero?”
Fu quella frase a rompere il nostro silenzio, a rompere i nostri respiri, a rompere le sue carezze, a rompere l’armonia che la nostra pelle nuda ed i capelli scompigliati avevano creato.
“Dove?”
Facevo finta di non capire, perché non ero pronta a dirgli di no. Ma lui lo aveva capito, ed aveva girato il viso, incastrando gli occhi assonnati nei miei.
“A Milano – spiegò – tu verrai con me?”
Quella era una speranza, più che una domanda.
“Come faccio a dirtelo, Zayn?”
“Ed io come faccio ad ascoltarti?”
Lottai contro le lacrime, stringendomi a lui e reprimendole sulla sua spalla, cercando di non scoppiare in un pianto.
Il suo braccio mi circondò le spalle, rassegnato.
“Non posso” dissi con voce rotta.
“Lo sapevo” Zayn finse una risata.
“Che dovrei fare?”
“Nulla”
E rimanemmo nuovamente in silenzio, per qualche istante. Zayn aveva ripreso ad accarezzarmi ed io respiravo sulla sua pelle, beandomi del suo profumo, come se fosse l’ultima volta.
Perché quella era, l’ultima volta.
“Quando partirai?”
“Domani”
Una parola che mi uccise.
“Come sarebbe a dire domani?”
Mi alzai di scatto, mettendomi a sedere, mentre lui mi guardava, ancora sdraiato, con la testa sul cuscino.
“Domani è sabato, gli allenamenti iniziano lunedì, passerò tutta l’estate lì e..”
“E?”
“Ed anche tutto l’anno, se sarà necessario”
Annuii, guardando in un punto impreciso, assimilando quelle notizie che mi facevano male al cuore.
“Se loro apprezzeranno il mio lavoro, Natalie, mi terranno lì, in Italia, ed allora sapremo che tutte le mie speranze non saranno state vane – vedendomi triste, si alzò, mettendosi a sedere di fronte a me, circondandomi i fianchi con le braccia – piccola, inizierò dal basso per poi arrivare al top”
“Allenerai una squadra, come hai sempre sognato”
Conclusi io, con un mezzo sorriso sul volto, contenta per lui, ma distrutta per noi.
“Mi piacerebbe vivere il mio sogno con te, ma non posso costringerti a rinunciare al tuo, portandoti via in Italia”
Lo abbracciai, aggrappandomi totalmente a lui, nella speranza che non mi lasciasse più andare, nella speranza che saremmo potuti rimanere lì, nella mia camera, abbracciati nel mio letto, per sempre.
“Un giorno andrai a Parigi e sarai la migliore fotografa che il mondo abbia mai visto, piccola”
“Ma tu non sarai lì con me”
Zayn sorrise, prendendomi il mento con due dita, in un gesto dolce, costringendomi a guardarlo negli occhi.
“Io sarò sempre, lì con te”
“E mi ami?”
“Come potrei non farlo?”
Ci guardammo negli occhi, per infiniti istanti, nella speranza che quel momento lo avremmo ricordato per tutta la vita, portandolo con noi in tutti i posti in cui non saremmo stati vicini.
“Giurami che non è un addio”
“Te lo giuro”
Premette forte le sue labbra sulla mia fronte, distrutto quanto me.
“Anche se ci stiamo lasciando, adesso, non dimenticarmi”
“Dimenticarmi di te? Neanche se lo volessi – era sincero, ma faceva male lo stesso lasciarlo - ti amo e ti amerò, piccoletta”
“Ed io anche, Malik”
Sorridemmo insieme, uno sulle labbra dell’altro, per poi suggellare quella nostra promessa con un bacio.
Un bacio carico di sofferenza, amore e, soprattutto, giovani speranze.
 
 








 
Don't care about NOTHING
ok, come si fanno queste cose?
questa storia ho iniziato a scriverla per un motivo, in un certo periodo della mia vita in cui tutto andava storto. La mia squadra di pallavolo, la scuola, i miei amici, il ragazzo di cui ero e, forse, disgraziatamente, sono ancora innamorata. Ma ho iniziato questa storia, Skinny Love, scrivendo delle mie emozioni in prima persona, spacciandole per quelle di Natalie ed ho creato questo personaggio a cui mi sono legata con anima e cuore. 
Per cui, tutto questo poema per dirvi che come voi, neanche io sono pronta a dire addio a lei ed a questa storia. Quindi, nonostante questo sia l'ultimo capitolo, tra poco scriverò il seguito della storia, che chiamerò 'Half a heart', perchè sì, sono una brutta persona ed ho ascoltato Midnight Memories.
Quando ho inziato questa storia era maggio, giusto? Adesso è novembre, e la mia vita è completamente diversa, sembra un'altra in confronto a quella che avevo.. Ma non è un male, anzi, io l'ho visto come un punto da cui ricominciare. 
E, ovvio, non ho ricominciato da sola, quindi devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine e voi siete tra queste. Grazie ragazze, vi voglio bene e non sapete quanto, spero che in tante apprezzerete la mia idea di scrivere un seguito..
Un grazie speciale va ad Anita, a Ilenia ad Alessia, a Rebecca (so che non è il tuo nome, ma io ti conosco come Rebecca Daniels e per sempre rimarrai lei) e, soprattutto, ringrazio la metà del mio cuore (per rimanere in tema) Martina.
Grazie, davvero.
Scusate per questo infinito angolo autrice, ma dovevo dire queste cose.. Tra l'altro, volevo informarvi che non ho più idee nè ispirazioni per Back in time, prometto di farmele venire e di mettermi a scrivere il prima possibile, ma non aspettatela sveglie e non odiatemi, please.
ciao a tutteeeeeee <3<3<3

 




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