Goodbye

di Girl_in_Blu
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Goodbay
 



[Mother]
Se ne andava perché di lei non gliene importava nulla, senza un addio, né un ghigno, senza nemmeno scoparla per l’ultima volta.
Se ne stava andando perché quello non era il suo pianeta, perché Lui era il principe dei saiyan e doveva essere il migliore.
Migliore di Kakatot e del ragazzino già trasformato.
E stava partendo, Vegeta, perché se fosse restato, avrebbe dovuto ucciderla.
Lui non aveva mai avuto compagne, né tantomeno bastardi illegittimi.
Le avrebbe spezzato il collo, squarciato la gola, dilaniato il petto.
Forse un tempo, ad un’altra, l’avrebbe fatto.
Adesso, però, voleva soltanto partire, fedele a se stesso…
 
 
 
[Boy]
Se ne stava andando davvero quel ragazzino insistente e petulante come la madre, stava tornando da dove era venuto.
E lui era lì, in disparte, ma c’era e sapeva che lui guardava.
Un cenno del capo, uno del braccio, movimenti impercettibili agli altri, per gli altri.
Eppure quanto gli costava vederlo andar via, quanto dannatamente gli era costato quel gesto, quello scatto selvaggio e istintivo quando lui era caduto sulla polvere e il sangue, il suo stesso sangue.
A modo suo gli stava dicendo addio.
Eppure, dopo quel lampo di luce, aveva pensato che mai in vita sua s’era fermato a salutare qualcuno.
 
 
 
[Father]
Dannato Vegeta, danno principe dei saiyan!
Si malediva mentre raccoglieva le forze restanti, perché era stato lui a creare il problema e a lui toccava risolverlo.
Era questione d’onore, d’orgoglio, lo doveva a se stesso.
Dannato, saiyan, bugiardo!
No, non era per sé che lo stava facendo, doveva ammetterlo.
Non poteva lasciarli senza dirgli addio, senza urlare il loro nome fino a farsi esplodere il corpo.
Il destino era stato beffardo, aveva appena capito cosa desiderasse davvero e lo stava perdendo, per salvarlo doveva lasciarlo …
Lo disse urlando con forza, maledicendosi per lo sbaglio, imprecando per il rimpianto, e sussurrandolo per il dolore inflitto e provato.
Addio...
 
 
 
 
 
 
 




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