Poison

di sansastark
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Era una piacevole mattinata di sole, Pervinca era comodamente seduta nella sua carrozza, impegnata a dissetarsi con dell'ottimo vino. Stava andando a Camelot, il giovane sovrano Artù Pendragon, aveva..come dire..delle idee troppo rivoluzionarie per il Regno; non a tutti andavano bene e c'era bisogno di scoprire cosa stava progettando,c'era bisogno di una persona che,nel caso se ne fosse presentata l'esigenza avrebbe posto un freno al re, in un modo o nell'altro. Era ovvio che si fossero rivolti a lei, Lady Pervinca di Dorne: fredda,disonesta e calcolatrice, queste erano le parole con cui veniva descritta. Quando camminava riusciva a percepire su di sé gli sguardi di rimprovero e disprezzo, i malefici sibilii delle donne e gli sguardi lussuriosi degli uomini, nessuno però le aveva mai detto niente, chissà mai perché forse avevano paura di essere trapassati da un pugnale mentre dormivano.Rise tra sé, era proprio vero, era senza cuore; non che ne fosse triste naturalmente, i sentimenti erano una debolezza e lei non era debole. Eppure, aveva dei ricordi offuscati, di anni passati,colmati da caldi abbracci, da labbra morbide e da una sensazione così forte sa scaldarti il cuore: l'amore. Poi il buio, la sofferenza che aveva provato quando ciò che amava le era stato strappato, il dolore,i pianti, il matrimonio con un uomo più vecchio di lei... No, non doveva pensare al passato, l'amore non esiste, è un'invenzione dei bambini e lei non era una bambina. Era diventata una donna potente e temuta e questo, era tutto ciò di cui aveva bisogno. Non sapeva che qualcuno a Camelot le avrebbe fatto cambiare idea...
 




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