Piccola terra, immensa e così bella,
così vivace come una stella,
così anziana e così dolce:
ma ora rovinata da quelle gocce.
Goccia dopo goccia
si scava anche la roccia
ma tu non devi mollare
la tua pelle non si deve rigare.
Con il tuo popolo laborioso
e il tuo mare pescoso,
vedrai che presto
andrà via il buio pesto.
Le nuvole gonfie se ne vanno
e dietro di loro lasciano il fango.
Il mondo viene ad un tratto
Di quell’agognato sole illuminato.
Il tuo popolo però non si arrende:
ad ogni goccia l’orecchio si tende
con la forza e i loro morti nel cuore
Sardegna, non annega nel dolore
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