Azioni
Inaspettate
*
Un
piccolo avviso prima di leggere la storia.
Questa
Fic è nata da una sfida lanciatami da Vocalista91, abbiamo
deciso di lanciarcele, giusto per il gusto di migliorare la nostra
scrittura e anche per il piacere di scrivere e magari di farvi ridere
o farci pacere le nostre fic (Magari realizzando il desiderio di
vedere un certo personaggio con un altro personaggio..^^)
Non
vi disturbo oltre! Buona lettura! ^-^
*
Non le erano mai piaciuti gli ospedali,
perché chi ci andava o lo faceva per andare a trovare
qualcuno, malato, o perché qualcuno stava male o era malato.
Insomma gli ospedali non le piacevano
affatto!
Ma in quel momento si trovava lì,
il motivo non lo sapeva neanche lei infondo.
Si aggirava per i corridoi, mentre le
parole della infermiera le rimbombavano in testa,
“Il signor Ivanov
si trova nella stanza 103 del terzo piano”
Stringeva
a se un mazzo di fiori, mentre lentamente si avviava verso quella
porta, si sistemò con una mano i capelli azzurri dietro ad un
orecchio.
Si morse
un labbro, guardò titubante la maniglia e poi il numero.
“Che
diavolo sto facendo? Perché sono venuta a trovarlo? E' un
nemico...”
Pensò,
quasi disperata la piccola Ming-Ming, mentre chiudeva gli occhi e
poggiava la testa sulla porta.
Le
immagini del ragazzo che combatteva contro Garland erano impresse
nella sua mente.
Divenne
rossa quando si ricordò di aver incrociato il suo sguardo.
Aprì
gli occhi con decisione ed entrò.
Subito
l'odore di medicine, quello che aveva tutti gli ospedali, la stordì,
poi quando posò gli occhi sulla figura del “malato”
si sentì venire a meno.
Pieno di
flebo, fasciato da capo a piedi, con addirittura il respiratore.
Si
dovette aggrappare alla parete, per non cadere a terra, lo sguardo
immobile a fissare il ragazzo dai capelli rossi.
Sudò
freddo, ingoiò a stento il groppo che aveva in gola, mentre
guardava con occhi sbarrati il giovane russo steso su quel letto.
-Troppa
violenza...-
Le
sfuggirono quelle parole dalla lebbra mentre, rimaneva lì,
poggiata alla parete, stringendo a se il mazzo di tulipani rossi.
Aveva
scelto qui fiori perché pensava che s'intonassero con i
capelli del ragazzo.
Si
fece forza e anche se le gambe le tremavano camminò verso il
letto.
“Sta
calma...sei venuta solo a fare una visita a questo ragazzo...Yuriy
vero?”
Respirando
a fondo si calmò, appoggio velocemente i fiori sul comodino e
si voltò pronta ad andarsene, ma si fermò.
Gli
era salito un nodo alla gola.
Cosa
era venuta a fare lì?
Di
certo non era venuta a lasciare solo un mazzo di tulipani.
Quindi
prese una sedia poco distante e si sedette.
“Sto
facendo una pazzia, se qualcuno sapesse che sono venuta qui?”
E
un brivido la percosse al pensiero di Borkov.
Puntò
gli occhi castani sulla figura di Yuriy, lui aveva avuto Borkov prima
di lei.
E
di certo non doveva essere stato bello.
Il
suo sguardo aveva detto tutto quando l'aveva visto.
“Chissà
cosa deve aver fatto...”
Il
suo sguardo vagò sul comodino di fianco, e solo ora notò
che vi erano tante cose.
Sorrise,
mentre guardo i vari bigliettini e foto che vi erano.
Ma
la cosa che attirò la sua attenzione fu un bigliettino, con la
scrittura tipica di ragazza, accanto a delle rose bianche.
“Guarisci
presto.
Ti
stiamo aspettando tutti!
Un
bacio
Hilary”
Le
mani le incominciarono a prudere dal nervoso.
Hilary.
Quella
ragazza che non era altro che un ochetta.
Aveva
denigrato il suo concerto e ora dava un bacio, anche se immaginario,
al suo ragazzo?
Si
fermò perplessa.
Divenne
rossa in viso.
Imbarazzo
più totale.
“Ho
pensato davvero quello che ho pensato?”
Si
domandò mentre si portava una mano alla bocca, come se lo
avesse urlato.
Poi
sentì dei passi e delle voci allegre, che si espandevano per
tutto il corridoio.
E
capì subito, per sua fortuna, di chi erano.
Era
quel gruppo...dove vi era anche quell'oca.
Subito
si alzò dalla sedia, fissò il ragazzo.
Aveva
poco tempo.
Ma
il suo corpo si mosse da solo.
Si
chinò velocemente sul volto del ragazzo.
Le
labbra toccarono lievemente la fronte del giovane.
Poi
corse velocemente fuori, appena in tempo prima che Takao e gli altri
la potessero vedere.
“Me
lo ripeto ho fatto una cavolata...”
Disse
mentre si avviava verso l'uscita dell'ospedale.
Con
il fiato corto per via della corsa fatta.
Ma
si sentiva stranamente felice.
Appena
raggiunta l'aria aperta, sorrise raggiante e s'incamminò a
piedi.
Aveva
una gran voglia di ridere.
-Ehy
ragazzi, prima non c'erano mica questi tulipani rossi!-
-Hai
ragione...forse il nostro Yuriy ha un'ammiratrice segreta!-
Il grupetto scoppiò a ridere.
Non sapevano però che era veramente così.
E soprattuto non potevano immaginare chi fosse.
Una giovane ragazza innamorata.
The End
Ta-Ha-Dan!
Lo so, lo so...questa coppia può non piacere a nessuno (A me
almeno non piace per niente, l'ho fatto solo per la sfida lanciatami
da Vocalista91...-.-)
Comunque spero che, per chiunque l'abbia letta, che vi sia piaciuta!
^^
Alla prossima! ^-^
Kiss Shuu
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