≪Volevo
andare a fare una passeggiata≫ rispose.
≪Non
puoi tornare dentro? Ti devo chiedere una cosa...≫
≪Certo
≫ rispose incuriosita, cosa voleva adesso Daniel?
≪Ho
in mente qualcosa per la luna di miele, che ne pensi di Parigi?
Volevamo sposarci lì, ma visto che abbiamo cambiato
programma...≫
La
futura sposa rispose, ≪Sarebbe bellissimo, ma...≫ com'era possibile che
si fosse dimenticata di iniziare la parte più importante del
piano? ≪avrei in mente qualcosa di più carino. Che ne pensi
di una crociera di famiglia?≫
≪Sicura?
Tu e mia madre...≫
≪Lo
so, ma prima o poi dovremmo pur andare d'accordo, no? E poi
sarà un' occasione per farle vedere quanto siamo felici.≫
≪Se
questo ti rende felice, domani appena sveglio vado a proporlo al resto
della famiglia. Lo so che volevi fare una passeggiata, ma ti va di
venire a letto?≫
≪Va
bene≫ rispose sorridendo.
La
mattina successiva Emily si svegliò presto, come era solita
fare, e disse a Daniel che andava a fare la sua nuotata mattutina.
Il
campanello suonò.
≪Chi
può essere di prima mattina?≫ si chiese il padrone di casa.
Andò
ad aprire la porta.
≪Emily
Thorne che suona il campanello? Non è la tua
specialità sorprendere le persone?≫
≪Nolan...≫
la ragazza lo guardò con uno sguardo che sembrava voler dire
lasciami spiegare.
La
interruppe, ≪Cosa ti porta qui?≫
≪Mi
dispiace, sai che per me non è facile esprimere
ciò che provo, ma tu sei una delle persone più
importanti che ho e speravo che più tardi te lo avrei detto
e ci saremmo detti addio.≫ disse con gli occhi rossi.
≪Potremmo
non doverci dire addio.≫ rispose.
Emily
scuotendo la testa continuò: ≪Nolan, non puoi venire con me,
saresti sempre in fuga. Io non voglio questo per te.≫
≪Sono
adulto, posso decidere da solo cos'è meglio per me. E sono
stufo di questo rapporto; è come se tu mettessi una parete
tra di noi e davvero non ce la faccio più. Se per te sono
una delle cose più importanti, tu per me sei la
più importante, la sola che mi è rimasta, la mia
unica famiglia.≫
Nolan
era davvero arrabbiato, non voleva perderla e lei lo sapeva, per lei
era lo stesso.
≪Nolan...≫
provò a sistemare le cose. Ma prima che potesse dire
un'altra parola: ≪No, Emily, vai via, non so perché tu sia
venuta qui.≫
Avevano
entrambi gli occhi lucidi come se da un momento all'altro sarebbero
scoppiati a piangere, ma Emily se ne andò, capii che lui
aveva bisogno di stare da solo.
Emily
era uscita distrutta da quella litigata, la più grossa che
avessero mai fatto, nemmeno Nolan si era mai sentito come lei in quel
momento. Solo ora cominciava a capire quanto lui le fosse necessario,
solo che questa volta non sapeva proprio come farsi perdonare.
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