First lady

di cherubina
(/viewuser.php?uid=368380)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Image and video hosting by TinyPic

MARTHA

14 dicembre 1799

Le mani, fasciate da bellissimi guanti di capretto neri, si giungono in un universale gesto di preghiera.

È l’ultimo saluto al suo George.

Il viso è sferzato dal vento di dicembre ma la giornata si preannuncia luminosa.

La bufera dei giorni scorsi è solo un brutto ricordo, come la neve che ha ricoperto Mount Vernon di meringa.

Come la pioggia ghiacciata che ha fatto ammalare George, ucciso da una forte influenza e da una laringite curata male.

Washington era un uomo semplice e semplice è stata anche la sua morte.

Questo è un debito che tutti paghiamo, prima o poi !”

Si è arreso, soffocando, alla fine della sua breve agonia mentre Martha era al suo capezzale.


“Una bellissima giornata per il tuo funerale!”

Sussurra l’ex first lady.

Il cielo è azzurro, come la primavera in cui ha incontrato, per la prima volta, il generale dagli occhi grigio-azzurri e dal naso lungo e dritto…

Ventisette anni entrambi ma lei con già una vita funestata dai lutti.

Quattro figli, due bambini morti ancora in fasce.

Bella con i suoi capelli scuri e i modi dolci, raffinata, simpatica e ricca.

Vedova.


L’album dei ricordi la riporta a quel 6 gennaio: George con il vestito blu e argento e le fibbie d’oro alle ginocchia, e la giovane Martha raggiante con le sue scarpette lilla giunte dall’Inghilterra.

Il giorno dell’inizio della loro vita insieme.

Il loro matrimonio non è stato una favola ma il loro amore è stato sincero e autentico.

George ha amato i figli di Martha come un vero padre.

Martha lo ha sostenuto nella lotta per un’Amarica indipendente.

Ha sacrificato un figlio, morto di febbre tifoidea sul campo di battaglia.

Ha seguito George negli accampamenti di Valley Forge, facendo amicizia con le altre mogli, confortando i soldati, preparando tè e caffè per ristorarli e proponendo canzoni per ristorarli .

Il ruolo di first lady l’ha spaventata quando George è stato eletto il primo presidente degli Stati Uniti d’America.

Molte donne sarebbero state felici al posto suo ma Martha avvertiva soltanto una forte nostalgia di casa.

Come una prigioniera di Stato costretta a fare buon viso a cattivo gioco e ad accogliere, sempre, con un sorriso gli ospiti .

È stato un sollievo quando suo marito ha rifiutato il quarto mandato e le ha ridato l’intimità domestica di Mont Vernon.


George sarà seppellito lì.

Vicino a Patsy, la figlioletta adolescente stroncata da una crisi epilettica.

Vicino a Jackie perito sul campo di battaglia.

La famiglia di Martha riposa sotto quella stessa terra che è stata la sua fortuna.

È spuntato il sole, il cielo totalmente limpido si tinge di quell’azzurro speciale dei nontiscordardimé.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2307447