Give me a pencil

di _Fux_
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                                          Give me a pencil


La passione di Zayn era sempre stata l'arte, in ogni sua forma.
Che si trattasse di graffittare i muri della sua camera con bombolette spray, lasciare tratti di carboncino su di un foglio o della tempera su di una tela o addirittura di aiutare sua mamma con le creazioni all'uncinetto  non aveva importanza: lui amava ogni sfaccettatura dell'arte.
Era sempre stato un bambino creativo, con mille idee che passavano continuamente per quella testolina mora.
Era un incompreso, Zayn: sin  dalle elementari i suoi insegnanti lo avevano etichettato come un bambino strano, fuori dalla norma; ma che male c'era a volere disegnare il sole blu o il mare rosso?
Perché anche se era un bambino, il piccolo Malik lo aveva capito che il mondo era un postaccio, ed era per questo che utilizzava l'unico metodo che conosceva per evadere dalla realtá: si da il caso che quel mezzo fosse l'arte.
Così ad esempio l'insegnante di matematica diventava un drago sputafuoco, e lui il cavaliere pronto a combattere per salvare il suo regno.


Poi però Zayn è cresciuto, e anche se ha capito le limitazioni del disegno -che da sempre prediligeva- ha comunque continuato a riversare la realtà su fogli, uno dopo l'altro; per essere precisi, lui rappresentava la sua realtà, perciò, ad esempio, Liam Payne, il suo dolcissimo compagno di scuola, era diventato prima il principe irraggiungibile per uno Zayn sguattero, e poi, quando finalmente aveva avuto il coraggio di andargli a parlare, quando aveva capito di essere completamente innamorato di lui e che il castano -per qualche miracolo divino, secondo Zayn- lo ricambiava, beh  allora Liam era diventato la persona che con un bacio lo aveva fatto diventare di nuovo un ragazzo, e non più uno stupido, brutto ed inutile rospo, come il moro aveva preso l'abitudine di disegnarsi.


Ma il mondo rimaneva comunque un posto orrendo, per certi versi, e il moro ne soffriva tantissimo.
Stava male perché veniva indicato perché di origini pakistane;
soffriva perché veniva deriso per il suo orientamento sessuale, e anche se Liam gli era sempre affianco, lo proteggeva e lo difendeva, lui si sentiva sempre più stufo di quella realtà marcia e bacata.
È proprio quello che disse un giorno al suo ragazzo:
"Lili, sono cosí stanco di tutta questa... Di tutta questa schifezza e cattiveria..."
"Lo so, Zee, ma non possiamo farci nulla..." gli aveva risposto l'altro accarezzandolo.
Zayn aveva alzato le sopracciglia ispirato:
"Forse qualcosa possiamo! Voglio ridisegnare il mondo, dammi una matita, Lee!".


E Zayn ci provó, ci provó davvero duramente a cercare di cambiare quello sputo di società in cui vivevano; cercó di farlo con i fatti, ma anche con il suo passatempo preferito, l'arte.
Solo che dopo un certo periodo di tempo il ragazzo si rese conto che tutto quello era al di lá delle sue possibilità, che sarebbero serviti ancora secoli di lotte pacifiche, con ogni probabilità.
Tracció varie volte delle linee su quel foglio dove voleva disegnare il suo nuovo mondo, ma ogni volta, insoddisfatto, le cancelló con rabbia.
Sembrava che quel foglio fosse destinato a rimanere tristemente bianco, ma, per sua fortuna, Zayn improvvisamente si rese conto di una cosa di straordinaria importanza, ed inizió a tracciare con la matita linee e sfumature su quella superficie non più così  maledettamente vuota.

Quello che ne venne fuori rese straordinariamente felice il giovane artista...
si trattava di un volto: era Liam.
Sí, perché finalmente Zayn si era reso conto che Liam era tutto il suo mondo, e che tutto il resto per lui non aveva importanza.
Era felice, innamorato e speranzoso, perché il suo mondo era Liam e Liam...
Beh, lui era perfetto.
Perfetto per lui.


Allora, desidero spiegarvi il significato di questa storia...
Ok, ammetto che non ne ha...
Però Ziam è dolciositá e fluff e...
Ehm, sorry D:
Adieu,
Fux




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