A new
beginning;
my
blue heaven
"Non
credere di cavartela così, Jane" gli urla dietro Abbott,
mentre il diretto interessato corre giù per le scale
dell'edificio. Vedo in lontananza Cho sorridere alla scena a cui ormai
ha imparato, abbiamo imparato a fare l'abitudine.
Io
scendo le scale con tranquillità, non potendo
però evitare l'insorgere di un mio sorriso sulle labbra.
Mi
è mancato davvero tanto in questi due anni e poterlo
rivedere mi sembra quasi un sogno.
Ho
riletto fino alla nausea tutte le sue lettere, gelosamente conservate
in una scatola. Le rileggevo ogni volta che la sua mancanza si faceva
più forte il che equivaleva ad ogni sera.
Mi
blocco quando lo vedo parlare con l'agente Fisher. Con Kim.
Sento una fastidiosa sensazione all'altezza dello stomaco: è
gelosia, forse? No, io non sono gelosa di Jane! Non stiamo nemmeno
insieme ! Eppure è la stessa sensazione che ho provato
quando seppi che lui e Lorelei furono amanti.
Li
vedo scambiarsi un veloce abbraccio, dopodichè Patrick esce
velocemente, mentrre Fisher rimane incantata a guardarlo.
Faccio
una smorfia: si è innamorata di lui, si vede. Ma come posso
io darle torto? Io che ho imparato ad amarlo anno dopo anno? Che l'ho
sempre sostenuto e protetto? Io che sono stata la sua partner per tutti
questi anni?
Abbott
continua a definire Patrick il
mio ragazzo,
ma non è così, purtroppo. Forse dall'esterno
può sembrarlo dato che io e Jane stiamo sempre insieme ma
non siamo una coppia e forse non lo saremo mai.
L'unica
cosa di cui ora mi importa è che finalmente lui è
qui. E' tornato.
Non
appena esco dall'edificio, la prima cosa che vedo è una
berlina grigia parcheggiata. Jane si sporge dal finestrino e mi fa
segno di entrare.
Senza
aggiungere altro, entro all'interno del veicolo.
"Che
fine ha fatto la tua Citroen?" dico, vedendolo guidare con scioltezza
la nuova auto.
Lui
alza le spalle, lanciandomi uno dei suoi sorrisi migliori, di quelli
che sanno sempre lasciarmi senza fiato.
"Oh,
è da un amico".
"Hai
intenzione di andare a riprendertela?".
"Non
ti piace questa?"
"E
a te?".
"Non
mi dispiace. Va più veloce" poi, come a dar conferma di
ciò che ha appena detto, spinge di più
sull'acceleratore, facendomi sobbalzare. La sua guida spericolata,
però, non è cambiata.
"Jane!"
lo riprendo, come ai vecchi tempi.
"Andiamo,
Lisbon. E' la prima volta dopo due anni che un uomo ti fa provare un
brivido così, no?".
"Non
contarci troppo, Jane".
"Sei
fidanzata?".
"Io
no.".
Lui
mi guarda, forse per accurarsi che io non stia mentendo, ed io mi perdo
nell'oceano dei suoi occhi. Manteniamo il contatto visivo ancora per un
pò, poi io distolgo lo sguardo, imbarazzata.
"E
tu non me lo chiedi?".
"La
tua vita privata non mi interessa".
Ride,
di nuovo. E' molto diverso, cambiato, dal Jane ossessionato da Red
John. Seppur prima fosse allegro, non lo è mai stato come
ora. Prima della morte del serial killer, era sempre molto pacato,
controllato, mai totalmente rilassato come adesop. Finalmente posso
vedere il vero lui.
"E'
l'unica cosa che mi dici dopo due anni?" domanda "Non vuoi chiedermi di
Kim?".
"No".
Lui
scuote la testa, divertito mentre io sbuffo. Odio quando mi entra nella
testa.
"L'ho
conosciuta poco prima di tornare qui. Abbiamo cenato insieme e mi ha
lasciato il numero."
"Okay".
"Non
è successo nulla tra noi." dice, quasi come per
rassicurarmi, ed odio doverlo ammettere, ma ci riesce.
"Bene"
dico, tirando fuori la mia tonalità di voce neutra migliore
ma la verità è che sono tremendamente sollevata
da questa notizia. Non sono andati a letto insieme.
Non
mi ha tradita,
penso inconsciamente. E' un pensiero sciocco ed infantile
perchè noi non stiamo insieme ma non posso fare a meno di
pensarlo.
Arriviamo
ad una spiaggia, una spiaggia che riconosco subito. E' la spiaggia in
cui mi ha lasciata dopo avermi abbracciata, dopo avermi detto che io
non avevo idea di quanto significassi per lui. Mi sembra di vivere un
deja vu. Siamo di nuovo soli, al tramonto.
Scendiamo
dal veicolo, l'unico rumore attorno a noi sono le sportiere
che sbattono e la leggera brezza che ci circonda e ci scompiglia i
capelli.
I
suoi riccioli biondi sono leggermente spettinati dalla brezza marina.
Ha la barba incolta, l'aria trasandata, proprio come la prima volta in
cui lo vidi ma rimane sempre bello come il sole. Mi ha sempre
affascinato, fin dal primo istante in cui lo conobbi.
"Te
lo ricordi,vero?" mi chiede. La sua voce è calda e
rassicurante.
"Sì"
dico solamente e non ho bisogno di essere una mentalista per capire a
cosa si stia riferendo.
"Stavolta
niente sotterfugi o inganni." poi mi guarda negli occhi. Blu nel verde.
"Sono passati due anni ed ho pensato molto in questo tempo, Teresa".
L'uso del mio primo nome mi fa sobbalzare. "Ho pensato molto tempo a
te, a noi. Non hai idea di quanto tu mi sia mancata. Sono successe
tante cose, tutte troppo velocemente. Ho ucciso Red John, ti ho
lasciato un messaggio di due secondi e sono fuggito. Ma non ti ho mai
dimenticata, Teresa. Non potrei mai. Sono tornato qui, per te. Ho
chiesto ad Abbott di lavorare con te perchè ho capito di non
poter più stare senza di te. Non potrei volere
nessun'altra." mi sorride debolmente "adesso non c'è
più nessuno che può tenerci divisi.".
Si
avvicina leggermente a me, afferra un ciuffo dei miei capelli e me la
mette dolcemente dietro l'orecchio "Ti amo.".
"Non
stai per spararmi, vero?" chiedo, con la voce tremolante, abbozzando un
sorriso.
Lui
ridacchia "No. Vedo che hai trovato il senso dell'umorismo".
"Jane
..."
"Patrick"
mi corregge lui.
Stavolta
sono io a sorridere "Mi sei mancato anche tu, Patrick" e detto questo
mi fiondo tra le sue braccia. Lo guardo negli occhi blu e sorrido. Lui
ricambia e mi bacia. Un bacio vero, non come quello tra due adolescenti
impacciati, ma un bacio tra adulti rimasti lontano troppo a lungo. La
sua barba mi punge un pò ma non mi importa.
Affondo
le mani tra i suoi capelli biondi e lo attiro più verso di
me. Lui ricambia il bacio e dopo quello che mi sembra
un'eternità, ci stacchiamo.
Credo
di aver dimenticato persino di respirare. Ho il cuore a mille e troppa
adrenalina nel corpo.
"Ti
amo, Patrick".
Lui
sorride e mi prende la mano. Noto che manca qualcosa al suo anulare: la
sua fede.
Ha
capito che l'ho notato e mi mostra la mano, abbozzando un sorriso.
"Ho
voltato pagina. E' un nuovo inizio".
Guarda
il mare di fronte a sè poi guarda me e mi abbraccia,
stringendomi a lui, sussurrando "my
blue heaven".
Note
Autrice:
One
shot JISBON!
Finalmente
ce l'ho fatta a scrivere su di loro! sono la coppia TV che
più adoro e dopo essermi vista la nuova puntata non ho
potuto trattenermi.
Ecco
quello che immagino possa essere un possibile e bellissimo seguito.
Li
amo li amo! Tanta stima per Abbott che come me, li shippa :)
Spero
vi piaccia e che lasciate qualche recensione.
Baci,
Franci!
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