Sfioramento.
“Vai a caccia?
“Sì. Ma farò presto.”
“Non devi aver fretta. Caccia quanto vuoi.”
“Ho fretta, invece. Voglio tornare dal mio angelo.”
“Ancora mi chiami così?” mi schernisco, per non dare a vedere quanto quel nome sappia riscaldarmi l’animo.
Il suo sguardo si fa solenne. “Sì. Oggi e per sempre.”
E’ lento, l’avvicinarsi dei nostri visi. Lento ma inesorabile, così come lo sbocciare dei nostri sentimenti.
“Emmett! Andiamo?” Edward, pimpante, arriva proprio in quel momento, costringendoci ad una reciproca fuga. Dapprima allegro, mi guarda poi sorpreso. E scruta nella mia mente. “Rosalie? Perché stai domandandoti come si uccidono i vampiri…?”
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