La
mia prima fanfiction su Naruto...
Dedicata con
tanto affetto a Claudia & Valentina ~ non cambiate mai
ragazze... siete speciali.
<
Un giorno ti degnerai di darmi una risposta?
Come puoi dire di amare qualcuno che ricambia i tuoi baci
con labbra gelide?
Che resta immobile ad osservare mentre ti muovi sensualmente
in cerca di sensazioni che lui non avrà mai il piacere di
provare?
Stupido, egoista.
Maledetta...
ragione di vita.
Rispondimi, Deidara. >
~
L'ARTE di AMARE ~
Fin dalla prima volta che ti ho incontrato, l'ho capito
subito che non saremmo mai andati d'accordo, io e te.
Eppure, quel tuo chiamarmi talvolta affettuosamente Danna...
m'inteneriva.
Io che credevo, ai tuoi occhi, di apparire solo come
un'insulsa bambola di legno, mi ostinavo ad esserti ostile.
Ma ti seguivo; oppure eri tu, a seguire me?
Come ombra l'uno dell'altro, percorrevamo la strada
impostaci dal destino, a volte guardando indietro,
lasciando riaffiorare memorie dolorose.
Un giorno poi, lo ricordo bene, mi dicesti una cosa che mai
avrei creduto di poter sentire uscire da quelle labbra
che in segreto bramavo:
< Ti amo, Danna, uhn... >
Accadde una notte d'inverno, e ti lamentasti
perchè non avevo coperte per riscaldarti.
{
Io non sento freddo, Deidara; non più, ormai. }
Allora mi abbracciasti, cercando quel calore che non potevo
regalarti; non contento mi baciasti, e allora risposi
al tuo bacio. Le tue labbra meravigliosamente umide e calde
incontrarono le mie, fredde come il ghiaccio.
Ma sembrava non t'importasse.
Volevi che quel momento esplodesse; come la tua arte, no?
E allora lasciammo fare all'istinto. Quello più
represso dentro di noi.
Ed io ti guardavo, mentre ti spogliavi di quegli abiti che
da quella notte iniziai ad odiare.
Perché il tuo corpo è così
perfetto, Deidara; e la tua pelle sembra così morbida.
{
Sono sicuro che è così. }
Spogliasti anche me, sorridendo a volte, mentre m'imploravi
di toccarti.
Che gusto c'era ad essere toccato dalle mie dita, dalle mani
di una marionetta?
Eppure, gemevi come una ragazzina. Forse fingevi?
Voglio pensare che le sensazioni che esprimevi con quegli
sguardi, con quegli ansiti, fossero reali.
Ti muovesti su di me a lungo, fino a che l'estasi non ti
colse; non ti accorgesti neppure del sangue che ti macchiava?
Ti ho fatto male quella notte. Eppure non ti sei fermato.
{
Come puoi dire di amarmi? }
Nessun grande artista vede mai
le cose come realmente sono. Se lo facesse, cesserebbe di essere un
artista.
(O.Wilde)
Ti ho ferito; solo per provare quel senso di completezza che
ho assaporato quando ci siamo uniti.
Solamente quella volta, in tutta la mia vita...
Ripetesti quella frase, abbracciandomi e posando la mano
lì, dove albergava il mio unico organo umano.
< Danna... è così caldo...
> commentasti sorpreso.
Forse è grazie a te, che lo era.
Grazie
al tuo essere semplicemente una splendida opera d'arte,
in grado di scaldare il cuore e d'insegnare l'amore, senza
bisogno di parole.
Adesso, quel calore che tanto adoravi è stato
trafitto.
Lame che senza pietà lo spaccano in due.
Il mio ultimo pensiero è per te.
Per te che non mi hai dato una risposta.
Te l'ho mai detto che ti odio, Deidara? Quel tuo sorriso,
quel tuo modo di parlare... odio tutto di te.
E vuoi sapere il motivo?
Perchè
non potranno appartenermi in eterno.
End
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