Un’inaspettata alleanza
Karin
osservava assorta il suo bellissimo compagno di classe, quello che le sedeva ad
un paio di banchi di distanza. Osservava il suo bel viso dai lineamenti delicati,
le labbra sottili e perfette, il naso dritto e piccolo, gli zigomi alti, gli
occhi a mandorla assurdamente neri circondati da lunghe ciglia anch’esse
nerissime, i capelli scuri come la notte. Karin osservava assorta Sasuke Uchiha.
La
ragazza poteva affermare ormai con una certa sicurezza che fossero piuttosto amici. Certo a questo aveva giovato
senz’altro che a lei fosse passata la terribile cotta adolescenziale per la di
lui altezzosa persona. Era contenta di poter constatare che ora lui la lasciava
avvicinare senza assumere smorfie schifate o quant’altro, che ancora riservava
a quelle sciacquette di Ino Iamanaka e Sakura Haruno, ad esempio. Addirittura la cercava, a volte. Come l’altra sera, quando l’aveva chiamata per
chiederle di dargli i compiti assegnati dai professori quel giorno.
Lei
aveva imparato a gestire la loro amicizia con discrezione e calma, senza farsi
prendere da attacchi da fangirl impazzita, perché
aveva imparato che Sasuke Uchiha
andava avvicinato nei rapporti interpersonali come fosse un animaletto
selvatico, una mossa avventata, e si sarebbe ritirato spaventato.
Sì,
Karin Uzumaki poteva affermare con certezza di essere
l’unica amica di sesso femminile del giovane rampollo degli Uchiha,
e a quanto pare anche l’unica a cui non interessasse averlo nel proprio letto
(e forse proprio per quello).
La
cotta per Sasuke, comunque, non le era passata dal
giorno alla notte ovviamente, sarebbe stato impossibile, egli era troppo
assurdamente bello perché si potesse facilmente ignorare. Semplicemente, la
ragazza aveva scoperto nel corso degli anni che solo una cosa la emozionava di
più di immaginare Uchiha Sasuke
nel proprio letto (possibilmente nudo, sudato e in atteggiamenti assolutamente
promiscui): immaginare Sasuke Uchiha
nudo, sudato e in atteggiamenti assolutamente promiscui nel letto di un altro ragazzo.
La
prima volta che aveva formulato un pensiero simile era stato per via di uno
strano sogno, assurdamente confuso, in cui lei era a letto con il ragazzo in
questione (non che fosse nuova a simile esperienze oniriche, era quello che era accaduto dopo ad essere quanto meno singolare) quando i suoi capelli lunghi
e rossi si erano trasformati in quelli dello stesso colore di Gaara Sabaku, che aveva
cominciato a gemere il nome di Sasuke con voce calda
e roca sotto le sue amorevoli cure. Si
era svegliata decisamente turbata, per poi rendersi conto che la cosa le era
piaciuta, e che immaginare Sasuke a letto con un
altro ragazzo era più eccitante che immaginarlo insieme a lei, più adatto. Da lì a scoprire il meraviglioso
mondo dello yaoi il passo fu breve.
Karin
ne era rimasta totalmente all’oscuro finché non aveva cominciato a cercare
storie su internet in cui l’amore tra due ragazzi la facesse da protagonista,
dato che il moro sembrava non volerle dare soddisfazione, quando aveva scoperto
che c’era un intero mondo dedicato proprio a quello. Ne era rimasta senza
dubbio estremamente sorpresa, piacevolmente
sorpresa.
Da
quel giorno poteva vantare una cultura nel campo non indifferente, e aveva
perfino pubblicato qualche storia scritta di proprio pugno su un sito di fanfiction.
Di
pari passo con la sua passione per lo yaoi, la sua
amicizia con Sasuke si intensificava ogni giorno di
più, tra le occhiate omicide del suo stuolo di ammiratrici ovviamente.
Era
stato semplice guadagnarsi la sua fiducia. Aveva semplicemente smesso a poco a
poco di stressarlo a di appiccicarsi a lui come una cozza su uno scoglio, e lui
aveva smesso di sentirsi irritato e minacciato
dalla sua presenza. A poco a poco avevano cominciato a sostenere conversazioni che non fossero un monologo a senso unico da
parte sua. Era capitato anche di uscire da soli, qualche volta, e lei aveva
scoperto con estremo piacere che Sasuke (per quanto
fosse una persona a dir poco particolare)
non era un alieno. Aveva un caratteraccio, certo, era schivo e di indole
solitaria, ma era estremamente intelligente e anche piuttosto simpatico. Si trovavano bene, specie
perché lei finalmente aveva smesso di comportarsi da oca in sua presenza,
dandogli modo di scoprire che anche lei era una ragazza interessante e
intelligente. Avevano scoperto in particolare la comune passione per Michail
Bulgakov.
C’è
da precisare che in quel momento non fossero amici per la pelle, per carità, ma
dicerto avevano raggiunto un piacevole grado di confidenza.
In
ogni caso, quegli anni di amicizia non avevano fatto che aumentare a dismisura
i suoi sospetti sull’omosessualità del ragazzo, da brava fujoshi,
e il suo obbiettivo di trovagli un ragazzo (che oltretutto doveva essere alla
sua altezza e di proprio gradimento, ovviamente), da brava amica.
Gaara Sabaku, nonostante il sogno, era stato
immediatamente scartato. Troppo strano a
suo parere, inadatto a Sasuke. Aveva vagliato altre
possibili ipotesi, ma nessuno le era sembrato adatto a lui (o alla sua
altezza).
Quel
giorno, poiché quel coglione di Suigetsu (suo solito
compagno di banco) si era fatto spedire in presidenza, le era stata fatta
sedere affianco Tenten, una ragazza della sua classe
con la quale non aveva particolare confidenza. Era una tipa carina, piuttosto
solare, discreta, e l’unica che, oltre a lei, sembrava non essere interessata
alle grazie dell’Uchiha.
Distolse
gli occhi che ancora teneva su Sasuke per girarsi
verso la sua nuova compagna, per cercare di fare due chiacchiere dato che la
lezione di scienze di Kurenai-sensei le stava facendo
venire il latte alle ginocchia, quando si accorse di un particolare che la fece
andare in fibrillazione. Tenten teneva sulle
ginocchia (nell’evidente tentativo di nascondersi dalla professoressa) una
copia dell’ultimo volume uscito di “Sekai-ichi Hatsukoi” e se lo stava evidentemente divorando.
Non
ci poteva credere! Tenten era una yaoi
fangirl?! Era troppo emozionata dalla scoperta per
poter frenare la lingua, a costo di disturbarla nella lettura.
«Scusa
se ti disturbo, ma non avevo idea che ti piacessero quei manga!» i suoi occhi evidentemente brillavano, perché Tenten non fraintese neanche per un momento.
«No,
tranquilla non mi disturbi, in realtà ho già letto questo volume! Veramente non
ho mai cercato di nasconderlo, è tantissimo tempo che leggo questo genere di
manga! Sono i miei preferiti!»
Non
l’avesse mai detto.
Si
sa, niente rende una fujoshi contenta come trovare
una compagna. Una propria simile che capisca e condivida il proprio delirio, il proprio credo, e con cui iniziare a shippare
qualsiasi essere di pene dotato sulla faccia della terra con un altro essere
con simile dotazione. A Karin, comunque, non era mai successo prima. Era
praticamente in estasi.
«Stai
scherzando?! Anch’io li adoro! In realtà quasi più che gli yaoi
veri e propri preferisco shippare personaggi di altri
manga o libri che non stanno insieme nella trama originale»
«Ti
capisco benissimo! Anch’io lo faccio! In realtà ormai lo faccio anche con le
persone reali…»
«Scherzi!
Io è proprio con le persone reali che ho cominciato, non avevo nemmeno idea che
esistesse lo yaoi prima!»
Risero
entrambe in maniera discreta prima di riprendere a chiacchierare. A Karin
balenò un’idea insana in mente, e fu dunque lei a riprendere il discorso,
gettando l’amo.
«Della
nostra classe ti piace shippare qualcuno?»
Sperò
di non aver calcato troppo la mano, ma Tenten la
stupì con la sua sicurezza e la totale assenza di peli sulla lingua.
«Se
posso essere sincera devo dire che sono piuttosto convinta che Sasuke-kun sia omosessuale. Non lo vedo proprio con una
donna, e oltretutto credo sia un seme
ideale… sai com’è no?! Bello, tenebroso, sfuggente, e quando mette gli occhiali
poi…»
Oh,
Karin lo sapeva. Lo sapeva benissimo. Era esattamente quello di cui era
convinta ormai da un paio d’anni, solo che non lo aveva condiviso con nessuno
prima. I suoi occhi brillavano.
«È
esattamente quello che credo anch’io! E oltretutto è assurdamente pieno di
ragazze ma non ne ha mai filata nemmeno una!»
«Infatti…
e poi il modo in cui guarda Naruto-kun…»
«Naruto-kun? Cosa c’entra Naruto-kun?»
Naruto Uzumaki era il cugino di Karin. Un ragazzone
biondo, con la carnagione dorata, gli occhi azzurri azzurri,
il sorriso dolce e la risata facile. Era il migliore amico di Sasuke dai tempi dell’asilo, nonostante fossero
assurdamente opposti e facessero più volte a botte che altro. Era l’unico che
riuscisse a far perdere continuamente le staffe all’algido Uchiha
Sasuke, e l’unico, forse, che fosse in grado di
avvicinarlo sul serio.
«Come
“cosa c’entra Naruto-kun”?! Davvero non li hai mai
pensati insieme? Io non riesco a vederli con nessun altro!»
«Continua…»
«Ma
dai è così ovvio! Ti ricordi quando Sasuke-kun ha
cominciato a frequentare la cerchia di quel viscido di Orochimaru?
Naruto-kun ha smosso mari e monti per riportarlo
indietro! E quando Sasuke si è fatto quasi ammazzare
di botte da quel ragazzino, Haku, per impedirgli di
fare del male a Naruto? Naruto
non guarda nessuno con quegli occhi, e darebbe qualunque cosa perché Sasuke non finisca nei guai… secondo me sono assurdamente
perfetti per stare insieme, devono solo capirlo!»
Karin
era assolutamente sbalordita e ammirata! Non solo Tenten
era molto più simpatica di quanto immaginasse, ma era anche estremamente
sveglia ed un’attenta osservatrice.
Sarà
che lei era cresciuta con Naruto e quindi immaginarlo
insieme a qualsiasi essere umano le faceva un po’ strano, ma non ci aveva mai
pensato. Eppure ora le sembrava così ovvio.
Oltretutto c’è da dire che quei due insieme sarebbero stati da svenire. Così
complementari in tutto, due bellezze completamente diverse. Bellissimi.
Le
parole le uscirono dalla bocca prima che potesse fermarle.
«E
se provassimo a metterli insieme?»
Karin
vide chiaramente uno sguardo cospiratorio brillare negli occhi della ragazza.
«È
una vita che vorrei farlo! Secondo me hanno bisogno solo di una spintarella!»
«Allora
siamo d’accordo! Dobbiamo solo pensare ad un piano»
«Karin,
Tenten, la finite o vi devo interrogare?»
Kurenai-sensei spense sul nascere quella che sarebbe stata una risata
malvagia, folle, e assolutamente inopportuna delle due ragazze, che si
limitarono ad annuire e a scambiarsi un appassionato sguardo d’intesa.
Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha avrebbero dovuto prepararsi allo tsunami che li
avrebbe colpiti a seguito di quel singolare, quanto saldo sodalizio.
ndHebi.
Kon'nichiwa!
Vi propongo questa
mini-long (credo che sarà di tre, quattro capitoli al massimo) venuta fuori un
po’ per caso.
Per la prima volta
vedete spuntare il personaggio di Karin, che io personalmente adoro, e che
quindi vedrete apparire nuovamente nelle mie storie in veste più o meno seria.
Che altro dire… Karin
e Tenten… una strana accoppiata davvero, non c’è che
dire! Spero che leggere di loro possa divertirvi quanto sta divertendo me
scriverne!
Grazie a chiunque passerà
Hebi
PS. Come sempre un
grazie speciale a sesshy94 che ormai
non fa più una piega ai miei colpi di testa!