L'ultimo vampiro

di John Spangler
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L’ULTIMO VAMPIRO
 
PRAGA, 16 SETTEMBRE 1996
 
Fuori dalla finestra la pioggia continua a cadere. E’ da stamattina che piove, e le strade ormai sembrano laghi.
 
Io me ne sto in casa, al buio. Mi è sempre piaciuto il buio; è accogliente, mi fa sentire al sicuro.
 
Gli altri non l’hanno mai sopportato; preferivano luoghi più soleggiati, a dispetto dello stereotipo.
 
Ma ormai non ha più importanza: gli altri non ci sono più.
 
Eravamo centinaia, ma diminuivamo sempre di più. Tutta colpa loro………..
 
Animali……..pretendono di agire in nome di Dio, della pace, ma non hanno fatto altro che massacrarci, fin da quando ci hanno scoperto.
Ho passato gli ultimi vent’anni ad attraversare l’Europa, cercando di sfuggire ai loro mastini…….ma ora basta, sono stanco.
 
Ho corso troppo a lungo, e adesso voglio solo morire.
 
Sento un rumore nell’altra stanza, mi giro….e mi trovo davanti uno di loro.
 
Vestito di nero, con una maschera che mostra solo gli occhi.
 
“Sei arrivato, finalmente”. Lui non fiata, si limita a fissarmi.
 
“Fai in fretta, almeno” gli dico. Mentre lo guardo, lui estrae un pugnale d’argento e mi trafigge il cuore.
 
In un attimo, inizio a tremare, e dopo pochi secondi mi dissolvo in una nuvola di polvere.
 
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L’uomo in nero uscì dall’edificio, entrò in una cabina del telefono e dopo aver digitato un numero che solo lui conosceva, disse:
“Qui Agente tredici, missione compiuta. Comunicate a Sua Santità che l’ultimo vampiro è morto”.



NOTA:Questa era la mia prima storia.Spero vi sia piaciuta.




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