Capitolo 1: Il
ritorno… I cambiamenti
Il primo settembre era arrivato.
Mancavano 15 minuti alla partenza del treno, giusto il tempo per gli
ultimi saluti.
Ron, in mezzo alla folla, si guardava intorno alla ricerca di qualcosa,
o meglio, qualcuno.
Era cresciuto.. cavolo se era cresciuto! La sua altezza era arrivata ad
un 1.85 m, il suo corpo era ben sviluppato e messo in risalto dal suo
abbigliamento. I pettorali erano contenuti in una maglia nera a maniche
corte abbinata ad un paio di jeans. I capelli rossi lisci erano domati
grazie al gel e alcuni ciuffi ricadevano davanti a quegli occhi blu,
creando un contrasto affascinante con la sua carnagione abbronzata.
Ignorava gli sguardi ammirati provenienti dalla ragazze, troppo
concentrato a cercare Lei. La sua piccolina che non vedeva da ormai tre
lunghi mesi. Nessuna lettera e nessuna notizia erano arrivate se non
qualche sporadica rassicurazione da parte di Silente. Ma come poteva
tranquillizzarsi con una semplice frase come “Sta bene non
preoccupatevi”?? Fuori imperversava una guerra e lui non
sapeva nulla della sua unica sorella! In quei giorni il suo
autocontrollo aveva rischiato di crollare, scatenando una furia, ma
grazie ai suoi amici era riuscito ad arrivare a settembre indenne sia
fisicamente sia psicologicamente. Ora era li impaziente di scorgere tra
la folla una chioma rosso fuoco. Il preside aveva assicurato che
l´avrebbero rivista il primo giorno di scuola o il secondo.
“Chissà se è cambiata? Cosa
avrà fatto?” Questo pensava mentre ormai mancavano
due minuti. Abbandonò la ricerca e corse a salutare sua
madre, che come al solito si fece promettere dai tre che non avrebbero
combinato guai. Speranza vana.
Salì con i suoi migliori amici e cercarono uno
scompartimento vuoto. Una volta che ebbero preso i loro posti Hermione
scrutò il volto del rosso con attenzione. Già da
prima aveva notato la preoccupazione in quegli occhi blu e sapeva anche
il perché, così con voce dolce cercò
di rassicurarlo:
-Ron…- il rosso alzò la testa e guardò
la fonte che aveva pronunciato il suo nome. In risposta al suo sguardo
interrogativo la ragazza continuò:
-… non ti devi preoccupare, la rivedrai stasera e poi
Silente ci ha sempre rassicurato. Sai che possiamo fidarci ciecamente
di lui. Sa quello che fa. Come ha detto l´altro giorno Ginny
sta bene ed è naturale se qualcosa sarà cambiato
in lei.- Ron la guardò con gratitudine. Doveva molto a
quella ragazza che gli era stata vicino nei momenti più
brutti. Lei. La secchiona del gruppo che in questi tre mesi era
diventata una donna maturando. Il suo corpo longilineo e scattante era
messo in evidenza da dei jeans neri stretti e da un maglioncino
intrecciato sopra una camicia rossa con i primi due bottoni slacciati.
I suoi capelli, fino all´anno prima crespi e indomabili, ora
ricadevano in morbidi boccoli oltre le spalle, mentre la fronte era
accarezzata da una sottile frangia. Come parte più bella
della ragazza però rimanevano gli occhi. Occhi scuri color
oro in grado di farti smarrire in un vortice di sentimenti.
Si accorse di essere rimasto a bocca aperta e scioccato per essersi
reso conto di quanto fosse bella e di non averlo mai notato veramente.
Sorrise per evitare di fare una figura da pesce lesso e disse:
-Grazie Mione… Se non ci fossi tu… come farei?-
la ragazza arrossì un po’ ma rispose con la solita
voce calma:
-Ovvio no? Sareste persi… tutti e due!- e con una linguaccia
uscì dallo scompartimento. Harry, che era rimasto in
silenzio fino a quel momento, fissò Ron ritrovando lo
sguardo ricambiato. “ E` davvero cambiata!”
pensarono entrambi, ma non fecero in tempo ad esternare i loro pensieri
per commentarli perché lo scompartimento venne invaso da due
figure ormai conosciute: Luna e Neville.
-Ciao ragazzi! Allora avete passato bene l´estate? Cavolo vi
vedo in formissima! Prima ho incrociato anche Hermione che si dirigeva
verso il vagone dei Capi Scuola a devo dire che è diventata
una bella ragazza!- I due Grifondoro rimasero un po’
perplessi. Quello era davvero Neville Paciock o era un altro studente
che accidentalmente aveva assunto la pozione polisucco divenendo lui?
La domanda sorgeva spontanea visto che il Neville conosciuto da loro
era un ragazzo impacciato e timido, che non riusciva a mettere in fila
due parole senza balbettare.
-Ragazzi?? Perché avete quella faccia? È successo
o ho detto qualcosa che non va? Beh dai non potete negare
ciò che ho detto su Herm!-
-No..no.. non neghiamo ma… Neville sei tu? Cioè
sei il Neville Paciock di Grifondoro??-
Neville guardò confuso il ragazzo sopravvissuto chiedendosi
se la sua mente fosse andata a farsi benedire per sempre. Beh dopo
tutto quello che aveva passato era normale che vi fosse qualche
ripercussione mentale, ma non pensava sarebbe arrivata così
presto. Comprensivo fece un sorriso di circostanza e si
avvicinò ad Harry prendendogli la mano con affetto.
-Harry si sono io. Capisco che quello che hai dovuto passare ti si
è ripercosso sulle tue spalle, ma sappi che ti sono amico e
ti starò vicino. Non avere timore.- Harry adesso aveva una
faccia che dire che fosse stupita era poco. Riuscì a
chiudere la bocca solo udendo i gemiti delle risate soffocate di Ron e
Luna che appena incrociarono il suo sguardo non ce la fecero
più e scoppiarono a ridere fragorosamente.
-E adesso perché voi due state ridendo?- Neville ora si
stava seriamente preoccupando. A quanto pare doveva esserci in giro un
virus in grado di rimbambire le persone o forse erano tutti vittime di
un incantesimo.
-Oddio ragazzi…- riuscì a dire tra un singhiozzo
e l´altro Ron. Luna si riprese per prima e cercò
di spiegare agli altri due il perché della loro
ilarità.
-Harry posso capire la tua sorpresa nel sentire un discorso di Neville
senza balbettii o incertezze. Diciamo che l´estate l`ha
cambiato in meglio rendendolo più sicuro di se e delle sue
capacità. E tu Neville…- e così
dicendo spostò lo sguardo sull´altro trattenendo
ancora le risate per via delle loro mani unite.
-… stai tranquillo che il nostro salvatore del mondo magico
non è ancora uscito fuori di testa, però devo
dire che la scena è stata molto commovente- e riprese a
ridere con Ron.
I due presi in causa si lasciarono subito le mani vergognandosi un
po’ e guardando in cagnesco i loro “cari
amici”.
-Dovete continuare ancora per molto o avete finito di ridere di noi??-
Ron e Luna si ricomposero ma il loro sguardo era acceso e divertito.
-Luna tu invece come hai passato le vacanze?- la ragazza si
voltò verso Harry e un leggero rossore le colorò
le gote. “Mamma mia quanto è diventato
bello” pensò ma scosse la testa per ritrovare un
barlume di lucidità.
-Beh al solito direi.. Sono stata due settimane in Italia a Roma con
mio padre e poi sono tornata a casa. Papà era preso alla
redazione del Cavillo e io passavo le giornate al sole in giardino a
cercare Nargilli- i tre non provarono nemmeno a chiedere cosa fossero
perché sapevano che quella ragazza era convita
dell´esistenza di esseri non conosciuti nel mondo magico.
-Non male! Io invece ho dovuto studiare come un matto! Dopo i risultati
finali dell´anno scorso mia nonna ha deciso di mettermi
sotto… e così oltre a farmi da insegnante, e
credetemi non la consiglio a nessuno, mi ha fatto il lavaggio del
cervello a suon di ramanzine facendomi diventare ciò che
vedete- così dicendo si alzò e mostrò
il suo nuovo look che inizialmente nessuno aveva notato. Si era alzato
anche lui raggiungendo quasi Ron. Indossava una camicia bianca con un
maglione nero sopra e jeans scuri. Era dimagrito notevolmente ma non
possedeva il fisico sviluppato degli altri due. I capelli scuri erano
tenuti da un codino che arrivava poco più sotto della base
del collo. Come risultato finale non era niente male.
-Wow! Devo dire che tua nonna ha fatto un ottimo lavoro! Averla fatta
arrabbiare ha avuto i suoi lati positivi no?-
-Oh si certo come no…- Neville si buttò sul
sedile - … ma preferisco non passare più fra le
sue mani! Harry quest´anno si continua con l´ES?-
-Non lo so Neville. Tutto dipende da chi sarà il nuovo
professore di Difesa. Appena capiremo i suoi metodi e le sue idee
prenderemo una decisione tutti insieme.-
-Già.. magari quest`anno saremo fortunati!- Luna era sempre
la positiva del gruppo. Usava il cervello e per questo era dei
Ravenclaw.
La porta dello scompartimento si aprì di colpo e la voce di
Hermione riecheggiò nel cubicolo:
-Ma non vi siete ancora cambiati! Mancano pochi minuti
all´arrivo! Oh ciao Neville, ciao Luna… tutto
bene?-
-Ciao Herm..si tutto bene grazie!-
-Ciao Hermione.. beh Neville è meglio se andiamo a cambiarci
anche noi o rischiamo di perdere la carrozza- così si
alzarono tutti e gli occhi di Luna si posarono casualmente su Harry.
Rimase boccheggiante alla vista di quella figura. Da che era entrata
non aveva fatto molto caso a “tutto
l´insieme”, bensì solo al suo viso. Il
ragazzo era alto poco più di Neville ma non quanto Ron. I
capelli corvini, ribelli come al solito, ricadevano con naturalezza
incorniciando quel viso con i lineamenti da uomo e sfiorando gli occhi
verdi. Non si era accorta che non portava più gli occhiali e
il loro colore risaltava ancora di più creando un contrasto
affascinante e misterioso. Aveva un maglione con scollo a V bianco a
maniche lunghe e dei jeans larghi che lasciavano intravedere parte dei
boxer neri. Il tutto accentuava la corporatura del ragazzo che
sfoggiava un fisico da fare invidia a chiunque. Tutto grazie al
Quidditch. I suoi pensieri poco casti vennero interrotti da Neville che
la stava richiamando dal corridoio fuori dallo scompartimento. Colse
subito l´occasione defilandosi a tutta velocità e
maledicendosi per come era rimasta imbambolata.
Arrivati alla stazione scesero dal treno e andarono a dare un saluto
veloce ad Hagrid che stava terrorizzando i poveri primini per la sua
stazza. D´altronde era un mezzogigante e metteva una certa
paura.
Presero la prima carrozza che si avviò verso gli enormi
cancelli della Scuola. Tutti pensavano a qualcosa di verso lungo il
tragitto stando in silenzio. Erano sereni perché finalmente
tornavano a “casa”, ma non avevano idea di cosa
avrebbero dovuto affrontare quell´anno, che per molti sarebbe
stato l´ultimo.
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