darling, stand by me di mydarling (/viewuser.php?uid=151626)
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zarry
chapter one.
Zayn è seduto
tranquillo sulle scale della sua scuola, fumando una sigaretta e
aspettando l'inizio delle lezioni. Guarda la gente passare, pensando
al lavoro che dovrà svolgere da lì a poco in
classe.
Frequenta
una scuola d'arte, il
palazzo è molto antico con un portone in legno di quercia
enorme
e
possente. Difficile da non notare. E l'insieme, Zayn e l'edificio,
sembra quasi il quadro di un famoso pittore. Il ragazzo è
moro,
ha un ciuffo ribelle che si aggiusta tutte le mattine e degli occhi
castani, ma non castano semplice, quasi dorato. Ha la carnagione scura,
dato che ha origini pakistane. Di corporatura non è molto
muscoloso, ma è snello e alto. Esercita più che
altro le sue doti
da pittore.
Zayn si alza dopo aver consumato la sigaretta fino al filtro, giusto
qualche
secondo prima del suono dell'inizio della prima lezione. Appena un
momento prima di entrare nella scuola, sente qualcuno che urla
qualche metro dietro di lui «Ehi tu!». Si gira, non
perché si sentiva chiamato,
ma per riflesso incondizionato. Un ragazzo, riccio, sui 16 anni sta
salendo le scale. «Dici
a me?».
Harry
si guarda attorno per far capire che sono soli «Bhe, pare
proprio di sì.» e sorride.
Sorride come fosse l'essere più ammaliante del pianeta.
Sorride e spuntano due fossette ai lati della bocca.
Zayn resta qualche secondo a guardarle e da una scrollata di spalle «Ti serve
qualcosa?» e lo guarda come se lui in quel posto ci entrasse
davvero poco.
«Sì,
una sigaretta.» e porge la mano, aspettando.
Zayn alza un sopracciglio con fare interrogativo e lo guarda storto
«Ma
non hai neanche l'età, e anche se tu l'avessi, non
ho tempo
di rullare.» e detto ciò si gira per entrare a
scuola.
Harry si aggiusta i suoi ricci castani, con un gesto nervoso. Sale le
scale agilmente e si piazza davanti all'ingresso, sbarrando la strada a
Zayn.
«Allora ho
bisogno di una guida.» e sorride, facendo spuntare di nuovo
le sue fossette.
«Come
scusa?» domanda con un tono di voce piuttosto alto.
«Dovrei
avere un incontro con un professore, il sign. Price se non sbaglio. E
davvero, non saprei ambientarmi in un posto come questo.»
Harry
sembra ormai supplicare il moro.
Zayn quasi tentenna davanti agli occhi verdi del riccio «Esiste la
segreteria scolastica.»
«Lo so, ma
già sono in ritardo e non voglio perdere altro
tempo.» Harry si guarda le scarpe, e poi rialza il viso verso
il moro.
«Sei in
ritardo, e volevi anche fumare?»
«Sì
bhe... Mi dai una mano sì o no?» dice spostandosi
i capelli ricci all'indietro.
«Entra
e seguimi.» e così Zayn apre la porta ed entra per
primo.
Harry lo segue e rimane affascinato dalla maestosità
dell'atrio
della scuola.
Le pareti sono verdi e bianche e quadri che raffigurano studenti,
disegni e professori non lasciamo un centimetro di spazio libero.
Harry si lascia trascinare dalle figure di quei quadri, e si accorge
solo all'ultimo minuto che Zayn ha svoltato verso destra.
Affretta
il passo e lo raggiunge. Zayn sembra proprio il tipo che non ha mai
voglia di intrattenere una conversazione, e tanto meno di
iniziarla.
Harry invece è quel tipo di ragazzo sempre sorridente,
sempre amico di tutti, che non smette un attimo di parlare.
«Il
professor Price, hai detto? Dovrebbe essere l'istruttore di canto,
prossimo corridoio, quasi arrivati.»
Zayn si aggiusta gli occhiali.
Harry guarda le sue mani, callose e delicate. «Tu
disegni?» chiede, così, d'istinto.
«Frequento
il corso di disegno, sì.» Zayn lo guarda di
sottecchi, ma cosa ci
fa questo ragazzo qui? Lo guarda meglio, nonostante sia
alto più o meno come lui, ha ancora quei tratti infantili
che fanno capire che non può avere più di sedici
anni. I ricci sono lunghi e scuri, gli arrivano poco sotto le orecchie;
qualche ciuffo ribelle gli copre gli occhi, di un verde-marrone
brillante.
«Sai, io
sono qui perché mi ha chiamato il preside della scuola,
credo mi abbia sentito cantare a qualche concorso. Boh, non so.
Comunque mi ha riferito di trovarmi qui cinque minuti fa.» Harry
sembra aver risposto alla domanda silenziosa di Zayn, e non la
smette di parlare, ma non gli da nessun fastidio.
«Ecco,
questa è l'aula e... bhe» Zayn non sa che fare, cosa dovrebbe dire?
Salutarlo e andarsene, ma proprio non ha voglia di lasciarlo
lì. «ci si vede
eh.»
Si volta dalla parte opposta, avviandosi verso la sua aula, ma Harry
all'ultimo momento poggia la sua mano sopra il suo braccio, per
trattenerlo.
Tre secondi. Sono stati i tre secondi più elettrizzanti
della sua vita. Zayn fissa la mano di Harry allontanarsi dal suo
braccio, e poi fissa il riccio con gli occhi castani spalancati.
«Comunque,
piacere: Harry.» e porge la mano all'altro «Zayn, io
sono Zayn.».
«Grazie per
la guida.» gli fa l'occhiolino «ci si vede
eh, Zayn.».
Harry si gira per entrare nella sua aula, e questa volta invece di
voltarsi e andarsene, Zayn rimane a fissarlo fino a che non vede
scomparire i suoi ricci dietro la porta.
spazio autrice:
ciao ragazzi, questa è la mia prima fanfiction zarry! :)
spero che vi piaccia e fatemi sapere, perché
davvero, mi farebbe piacere abbestia! AHAHAHAHAH
peace♥
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