15
La festa del sopravvissuto
Renesmee
I ragazzi stanno sistemando la tavolata mentre io e
Jacob stiamo passeggiando nella foresta.
«Ti volevo chiedere una cosa importante Nessie» Ja-
cob mi prende la mano.
Guardo il mio ragazzo.
«Si amore?»
«Amore mio avevo pensato che siccome siamo stati
interrotti, vuoi fare un altro viaggio con me?»
io sorrido.
«Sicuro amore! Dove andiamo ancora a nord?»
e lui, mettendomi un braccio tra le spalle.
«No amore questa volta andremo a San Francisco!
Sarà bellissimo. Vedrai!»
tengo la sua mano che è appoggiata sulla mia spalla
e la bacio teneramente.
«E poi a San Francisco…»
dico a lui guardandolo negli occhi.
«Cosa amore?» gli sussurro in un orecchio:
«Sarai mio!»
lui s'imbarazza.
Che bello il mio amore quando è rosso dalla
vergogna e dall'imbarazzo.
Ecco arrivare i miei e nonno Charlie.
Jacob cammina veloce dicendo:
«Appena in tempo!»
e sorridiamo mentre papà e mamma escono dalla
Jeep. Papà mi vede e sorride:
«Però che lavoro avete fatto ragazzi! Grazie!»
Seth e gli altri sorridono a mio padre che lo salutano
uno ad uno.
Zio Jasper e zia Alice stanno per arrivare insieme a
nonno Carlisle e gli altri.
Mi dispiace che Claire non è venuta, da quando s'è
messa insieme a Derek non la vedo più.
Le altre poi, si sono volatilizzate, pazienza.
Ecco arrivare zia Rosalie insieme agli altri, corre e mi
abbraccia dicendo:
«Amore mio, come stai?»
«Se mi stringi meno forte meglio zietta!»
mi guarda negli occhi.
La mia zia è raggiante oggi, con un vestitino color
panna molto sofisticato. E' sempre bella.
Zio Emmett invece è vestito in maniera casual con un
paio di jeans neri e camicia blu.
Mi giro e vedo che mamma si toglie il giubbottino e
tutti rimangono estasiati dal suo vestito.
Ha un completo beige con una spaccatura alle gambe,
è bellissima.
«Avete visto la signora Cullen?»
commenta Seth mentre Charlie arriva lì vicino e tos-
sisce.
«Vuoi che ti tenga d'occhio Seth?»
Seth imbarazzato saluta con la mano Charlie.
Ci sediamo tutti sulla tavola e dopo aver riscaldato il
riso, nonna Esme da le porzioni insieme a mamma.
Siamo in diciassette e la scaramanzia, dopo quello
che abbiamo passato, la lasciamo fuori dalla porta.
Mamma e papà sono a capotavola, poi alla loro sini-
stra ci sono in ordine: nonno Charlie, Sue, zia Rosalie
e zio Emmett, poi ci sono zio Jasper e zia Alice, Sam e
la compagna Emily.
Alla destra di papà invece ci sono io e il mio Jacob,
Poi nonno Carlisle e nonna Esme, infine Seth e Leah.
Il primo piatto è buonissimo, un riso ai funghi perfet-
to cucinato a quattro mani da mamma e nonna Esme.
Nonno Charlie si alza in piedi e dice:
«Vorrei proporre un brindisi alle cuoche di questo riso
magnifico… alla mia figliola e ad Esme! Complimen-
ti!»
tutti alziamo i nostri bicchieri in alto in questo augu-
rio per le due donne.
Tutti gridano:
«Discorso! Discorso! Discorso!»
nonna Esme si alza:
«D'accordo!» tutti rimaniamo in silenzio.
«Oggi celebriamo la famiglia, l'amicizia e la fortuna...
a Edward e Bella, siete la nostra forza!»
i miei genitori sorridono e anche noi siamo eccitati ed
applaudiamo come se fossimo agli Oscar.
Sam si alza un po’ impacciato.
«Voi Cullen siete una gran bella famiglia e lasciate-
mi dire… i migliori giocatori di baseball che abbia
mai visto!»
i ragazzi del suo branco, seduti nell'altro tavolino
ululano ed esultano insieme a noi.
Ora è il turno di Seth che si alza e spiritosamente
esordisce dicendo:
«Però a Football non ci batterete mai!»
tutti sorridiamo tranne Emmett che dice:
«Settimana prossima vediamo allora Settie!»
i lupi e i vampiri scherzosamente si lanciano gesti di
sfida e Seth forse per la prima volta diventa serio:
«Scherzi a parte. Edward! Sei proprio una bella per-
sona, ci accetti e ci vuoi bene e questo non è da tutti.
Bella… che posso dire guardandoti… capo Charlie!
Stavo scherzando! Si, mi siedo, è meglio!»
e tutti ridiamo tranne nonno che deve mantenere il
broncio da buon padre.
«Se ti becco con la cintura slacciata sono guai per te
Seth!» esclama Charlie sorridendo.
Jacob mi dice sottovoce:
«Se sapesse che corriamo nudi trasformati in lupi
nella foresta, ci arresterebbe per atti osceni!»
rido a crepapelle con il mio ragazzo quando zia Rosa-
lie si alza e dice:
«Non sono pratica dei discorsi ma ne faccio uno bre-
ve… Siete la mia famiglia, e per voi morirei anche
adesso. Siete tutto per me e non potrò mai ringra-
ziarvi per il dono immenso che mi offrite.
Prima pensavo fossi sola ma dopo Emmett e voi ho
capito che non è così. E poi è arrivata la nostra Rene-
smee!»
tutti applaudono ed io sorrido dolcemente alla mia
bella zietta che si risiede.
Zio Emmett si alza e inizia il suo discorso:
«Allora per prima cosa voglio dire grazie mamma per
la cucina di oggi e per tutto il resto. Bella, sei la mia
sorellina e sarei pronto a proteggerti da tutto e tutti.
Perché? Semplice. Sei speciale, hai coraggio e tenacia
e sei una di noi. E poi tieni testa al mio fratellino
quindi! Tanto di cappello! Sei una grande donna oltre
che moglie e madre!»
mamma ringrazia zio Emmett sorridendo e annuen-
do.
E così anche zia Alice si alza e dice:
«E' così inaspettato tutto questo e mi piace l'idea di
non saperlo. Vi amo Edward, Renesmee. Ti adoro
Bella sei la mia amica, il mio tutto. Sei così dolce e
forte. Sei la donna e la roccia di casa. Ti voglio bene!»
Ci commuoviamo insieme alla zia mentre Jasper si
alza e dice:
«E per spezzare la tensione di questo momento… vo-
lete il secondo?» tutti ridono.
Ci alziamo insieme agli altri che iniziano a servire
l'agnello che mamma ha cacciato stamattina presto.
Nonno Charlie naturalmente è all'oscuro.
Guardo il mio Jacob e lo bacio all'orecchio dolcemente
sussurrandogli:
«Voglio sentire che hai da dire tu adesso…»
e lui risponde guardandomi:
«Rimarrai stupita da me, vedrai!»
ci risiediamo a gustare questa prelibatezza cacciata
da mamma e papà.
Papà mi guarda e gli dico:
«E' buonissimo papà!»
«E' stata dura… costava parecchio!»
e sorride con me.
Sappiamo che cacciare un agnello così è molto diffici-
le, bisogna farlo in fretta e alla mattina presto. Ho fi-
nito il mio piatto e lo porto insieme agli altri del pri-
mo e Jacob si alza in piedi, sta per fare il suo
discorso.
Edward
Sto imboccando dolcemente mia moglie quando Jacob
si alza in piedi e ci fermiamo ad ascoltare le sue paro-
le.
«Amici oggi celebriamo una famiglia che mi è entrata
nel cuore, la prima cosa che voglio dire è a Edward.
Sei un padre fantastico, un marito e un uomo perfet-
to per Bella. Molto tempo fa ero uno stupido che cre-
deva di poter essere giusto per te, Bella, ho capito che
non è così. Edward mi rispetti da sempre e avresti la-
sciato andare tua moglie se lei avesse voluto, questo
ti rende nobile. Grazie Edward per Renesmee, grazie
per avermi dato la possibilità di viverla. Lei è la mia
ragione, e per la prima volta sento quello che cercavi
di spiegarmi anni fa. L'amore fa dei giri strani e oggi
ho incontrato questo angioletto dai capelli scuri. Sono
innamorato di questa bellissima ragazza che mi ha
stregato il cuore!».
Mia figlia sta piangendo mentre Jacob conclude il suo
discorso.
«Bella grazie! Sei la mia migliore amica e ci sarò
sempre per te. Cascasse il mondo io correrò per sal-
varvi. Ci potete scommettere! Vi voglio bene!»
Bella e Renesmee corrono verso di lui abbracciandolo.
Mi alzo e quando le due si spostano, anch'io abbraccio
Jacob.
E' cambiato molto in questi anni, ora non è più quel
rivale che non mi apprezzava perché ero diverso da
lui, un vampiro appunto.
«Jacob tu sei come un fratello per me! Non te lo di-
menticare mai!»
gli dico staccandomi da lui.
Jacob è commosso ma non vuole darlo a vedere e Car-
lisle si alza mentre noi ci risiediamo.
«Che dire. Jacob ha detto tutto, siete due ragazzi
straordinari. Vorrei però ribadire quanto questa pic-
cola stellina affianco a me sia speciale»
e mette una mano sulla spalla di mia figlia.
«Non è facile fare bilanci su una vita ma posso dire
che dopo tutti questi anni, tutto rimane così nuovo e
mai scontato. Per sempre vivremo così
fino alla fine dei nostri giorni. Vi voglio bene e per
ogni problema, sapete che farei il diavolo a quattro
per voi!»
sorride guardandomi e leggo il suo pensiero.
Sta pensando:
"Fino alla fine e oltre figlio mio!"
«Edward anni fa mi ringraziasti per il mondo che ti
ho fatto scoprire, bene, sono io che vi ringrazio figli
miei, tutti e cinque. Siete la gioia di una famiglia e la
speranza in un futuro. Vi voglio bene e vi proteggerò
contro ogni cosa!»
tutti si alzano ed applaudono a mio padre e noi rima-
niamo seduti.
E' bello emozionarsi così, la mia famiglia è riunita
oggi in questa occasione e lo sarà per sempre.
Siamo forti e niente potrà spezzare questo legame.
E' il turno di Renesmee ad alzarsi e fare il suo
discorso e dico a Bella sottovoce:
«Sentiamo che dice la nostra piccolina!»
lei sorride mentre le bacio la guancia.
«Scusate ma non so dire molto…»
si risiede emozionata e arrossita.
«No amore dai! Coraggio!» le dico e si rialza.
«D'accordo ci riprovo!»
e tutti la incitano a dire qualcosa:
«E' tutto un sogno…questa vita è un sogno per me!
Credo che non potevo desiderare di meglio dal desti-
no. Ho dei nonni bellissimi. Nonno Charlie sei fighis-
simo!»
Charlie sorride digrignando i baffi e Renesmee conti-
nua.
«Nonno e Nonna siete fantastici. Vi adoro! La mia
zietta Rosalie e gli altri. Grazie perché mi volete be-
ne! Grazie perché siete la mia famiglia bellissima! E
poi mamma e papà…siete il mio modello. E non vi
abbandonerò mai. E poi vorrei dire al mio Jacob. Ti
amo! Ti amo! Più della mia vita!»
tutti applaudiamo a mia figlia e Jacob la bacia quan-
do si risiede.
Io stringo la mano di Bella e mi guarda.
«Faccio prima io dai…»
Bella si alza e dice:
«Non ho fatto il dolce ragazzi!»
tutti ridono serenamente e Bella diventa seria e con-
tinua sospirando:
«Sapevo fin dal principio, da quando questo signore
alla mia destra entrò nella mia vita, che non sarei
tornata più indietro. Oggi sono contenta di sapere
che avevo ragione, ho fatto bene e devo
tutto a lui e a voi. A mio padre Charlie che mi ha
sempre supportato, ad Esme che è così buona con me
e al mio secondo padre Carlisle che non solo è una
persona speciale è anche un uomo straordinario e un
padre assolutamente fantastico. Grazie alle mie co-
gnatine bellissime e infine grazie al mio migliore
amico, Jacob senza di te credo che oggi non avrei
avuto la forza di dirtelo, hai il permesso di sposare
mia figlia! Sappi che se le farai del male però ti ren-
derò la vita un inferno!»
sorridiamo tutti mentre si gira verso di me e mi sor-
ride:
«Tanti anni fa mi sono innamorata di te Edward Cul-
len e da quel giorno durante l'ora di chimica, ho capi-
to che tu eri il mio destino. Mi hai donato la piccola
Nessie che è il nostro gioiello più bello.
E mi ami come allora, sei la mia fonte di vita. Sei tut-
to per me e non so che farei oggi se non ci fossi. Rin-
grazio tutti e il cielo che sei con me. Sono
fortunata e felice. E vi invito ad alzare i bicchieri in
onore di mio marito, il mio tutto, l'uomo che mi ha
resa felice, Edward Cullen!»
ci alziamo tutti in piedi e guardo la mia Bella e la ba-
cio dolcemente mentre tutti gli altri applaudono ed
esultano.
«Ti amo Isabella Swan Cullen, ti amerò per sempre, e
per sempre io e te saremo una sola cosa!»
l'abbraccio stringendola, lei apre i suoi pensieri e ri-
cordo l'ora di chimica, il primo bacio, in ospedale dopo
la morte di James, il matrimonio, la prima volta che
abbiamo fatto l'amore, le altre volte che abbiamo fat-
to l'amore… e rimette lo scudo.
«Basta così…c'è Charlie amore!»
mi sussurra mentre mi guarda e sorrido.
Ora è il mio turno e sorridendo aspetto che tutti si
siano calmati e mi alzo in piedi.
Sono emozionato, dopo un'avventura del genere è
strano ritrovarsi tutti seduti e felici. Noi stiamo pro-
vando a tornare alla vita, quella vita che Cyris ci vo-
leva togliere ma abbiamo vinto noi e questo mi riem-
pie l'animo.
«E' entusiasmante stare in una famiglia così. Posso
solo dire che la mia gratitudine è infinita. Sono grato
al destino, a Carlisle ed Esme, grazie a Sam e gli al-
tri, siete speciali. Grazie ai miei fratelli e sorelle.
Grazie al mio amico Jacob Black, c'è ne voluto di
tempo per convincerti eh?»
sorridiamo insieme mentre sta tenendo la mano di
mia figlia.
«Figlia mia sei il mio gioiello! Sappi che tuo papà non
ti lascerà mai andare, sarai sempre la mia piccola
Nessie e smettila di piangere…»
poi vado ad abbracciarla ed asciugandole le lacrime le
sussurro:
«Si va bene… puoi andare a San Francisco con
Jacob!» mia figlia mi sorride dolcemente.
Mi giro verso Bella.
«Isabella Swan Cullen mi hai concesso lo straordina-
rio dono di diventare mia moglie e la madre dei miei
figli. Tu sei la mia vittoria. Una lotteria non vale
niente senza di te. Tu sei il mio cuore e il mio destino.
Ti amo Bella!»
abbraccio la mia donna e tutti applaudono.
Amo mia moglie più di prima, ora apprezzo meglio la
mia famiglia e farei di tutto per loro.
Bella
Emmett e il branco di Sam stanno scherzando men-
tre mettono i piatti nella cesta per portarli a casa e
poi li puliremo senza che Charlie possa vedere le no-
stre qualità vampiresche.
Renesmee è seduta da sola mentre io, Rosalie e Alice
stiamo commentando i nostri vestiti.
C'è bel tempo oggi anche se il sole è coperto.
Edward sta scherzando con Jasper e da lontano sento
dei passi arrivare verso di noi.
Mi giro d'istinto verso Renesmee che mi guarda e poi
guardo Edward che capisce anche lui che non siamo
più soli. Tre persone sono a circa venti metri di di-
stanza da noi.
«Sam!»
indico con la faccia di portare via Charlie.
Sue si alza dalla sedia e dice:
«Andiamo a casa Charlie mi sono scordata di chiude-
re la porta e non vorrei che entrassero i ladri!» lui so-
spettoso annuisce
Sam risponde:
«Veniamo con voi!»
Raggiungo Edward mentre Charlie se ne va insieme
a Sue, Sam e gli altri lupi.
Jacob si avvicina a Renesmee che gli chiede:
«Che succede Jake?»
«Problemi…sento puzza di…Volturi!»
ecco i tre avvicinarsi velocissimi e Carlisle ci chiama:
«Edward, Bella, Jacob andiamo!»
Renesmee viene dietro di me e io le dico di non muo-
versi quando mi accorgo che i tre sono Felix scortato
da due guardie del corpo.
La guarda di Aro è vestito di nero e rosso e viene ver-
so di noi.
«Carlisle! Quanto tempo!»
esclama il vampiro e ci mettiamo di fronte ai tre pro-
teggendo Renesmee dietro di noi.
«Cosa vi porta qui Felix?»
«Ho saputo che avete avuto problemi con Cyris.
Il mostro nordico… che è successo?»
«E' morto. L'abbiamo ucciso. Ci voleva
uccidere!»
Felix sorride beffardo.
«Questa lettera è per voi Cullen!»
Felix passa una lettera a Carlisle, che legge a voce alta.
«Illustrissima famiglia Cullen. A causa della vostra
condotta imperdonabile che vi ha condotto ad uccide-
re un membro della nostra stirpe, vi invitiamo a ra-
dunarvi a sei mesi da oggi, in quel giorno ci incontre-
remo e vi renderemo giustizia. Non si uccidono i
Volturi, con affetto Aro!»
«Ma non era uno dei vostri! L'avete cacciato pure voi!
Era un pazzo!»
esclamo puntando il dito a Felix.
«L'abbiamo allontanato ma non rimosso dalla fami-
glia! Siete degli assassini!»
«Siete solo dei vigliacchi!» esclama Jacob.
Carlisle si gira verso di lui.
«Jacob! Lascia stare!»
Edward dice:
«L'avete fatto apposta! Avete mandato quel mostro
ad avvelenarmi per poi farcelo uccidere e avere le
carte in regola per attaccarci!»
Alice si avvicina a noi:
«Il futuro vi da sconfitti ricordate?»
Felix alza la mano.
«Aro sapeva che avreste detto così. Il futuro dei Cul-
len è oscurato adesso, prova a leggere nel mio e nel
loro futuro adesso! Nel momento che avete ucciso Cy-
ris è partito un conto alla rovescia che finirà tra sei
mesi, quando arriveremo voi non potrete prevedere
l'esito dello scontro! L'abbiamo studiata bene Car-
lisle! Cosa devo riferire ai tre?»
mi avvicino dicendogli:
«Devi dire a quella stronza di Jane e al tuo padrone
Aro che questa volta vi uccideremo e non vi daremo
più altre chances!»
Edward viene affianco a me ed esclama:
«Questa volta sarà l'ultima».
«Aro ha i giorni contati amico!»
Jacob mettendosi dietro di noi tenendo Renesmee per
mano.
«D'accordo! Vi informo che non siete primi che squar-
tiamo… ma ci divertiremo con voi… e dopo di voi toc-
cherà al tuo caro padre, Isabella!»
Carlisle dice:
«Devi dire ad Aro che quando lo incontreremo sarà la
fine dei Volturi. Digli questo!»
«E sia! Vi saluto Cullen!»
Felix cammina verso la foresta correndo poi e scom-
parendo alla nostra vista.
«Quei maledetti! Non ci lasceranno mai in pace!» dice
Renesmee piangendo e Jacob la consola e io mi giro
verso di lei e guardandola.
«Amore mio… non ti spaventare! Siamo una famiglia
ricordi? E la nostra famiglia non ha paura di nessu-
no!» mi abbraccia dolcemente.
«La mamma ha ragione tra sei mesi ci scontreremo
con quei maledetti e questa volta li uccideremo. Sapete
perché sono così sicuro? Perché siamo una famiglia indistruttibile!»
Jacob conclude dicendo:
«E poi ci siamo anche noi! Noi lupi odiamo i Volturi!»
Edward si gira verso di me e mi dice
«Tu ed io per sempre ok?»
«Difenderò la mia famiglia per preservare il nostro
mondo!» lo bacio intensamente.
Io, Edward Renesmee, Jacob e gli altri siamo pronti...
e tutti insieme guardiamo verso la foresta e siamo
consapevoli della grande minaccia dei
Volturi, guardandoci negli occhi, sappiamo di essere
una famiglia.
Faremo di tutto per preservare il nostro futuro e il
nostro amore per sempre…
FINE
(CONTINUA IN "SUNLIGHT" CHE PUBBLICHERO' TRA POCO...)
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