Scacco alla regina

di Fink
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Scacco alla regina




Titolo: Scacco alla regina
challenge: sfida dei duecento prompt
Prompt: 100. Fragranza
Fandom: Sherlock Holmes
Personaggi: Sherlock Holmes, James Moriarty, accenno a Irene Adler
Raiting: verde
Tipologia: flash-fic
Parole: 421


1891 College di Londra – studio del professor James Moriarty


Il suo corpo è fermo, ritto davanti al suo avversario.
I piedi saldi a terra, le mani incrociate dietro alla schiena, lo sguardo impassibile.
Solo la mente si muove frenetica mentre ascolta le parole dell’uomo che ha di fronte. Studia le mosse del suo avversario: ogni gesto e ogni frase rivelano qualcosa di lui. In fin dei conti quella è una partita a scacchi e la posta in gioco è la vita.
Il professore si alza,fa mezzo giro attorno al tavolino, sta per fare la sua mossa.
Prima ancora di registrarlo con la vista lo percepisce con l’olfatto, uno dei sensi che ha sviluppato meglio.
Quel profumo è inconfondibile, era lo stesso che portava quando lo aveva raggiunto a Baker Street.
Vaniglia e legno di sandalo.
Dolce ma pungente, delicato ma deciso.
Poi lo vede.
Un quadrato di stoffa bianca cade sulla scacchiera sopra il tavolo. Le due iniziali hanno lo stesso colore della macchia lungo il bordo, ma di una sfumatura più scura.
Il respiro si fa accelerato e le parole di Moriarty sono un’eco lontana, le sente, le registra, ma non le ascolta.
Vaniglia e legno di sandalo sono le uniche essenze che percepisce prima di raccogliere il fazzoletto e uscire infilando la stoffa nel panciotto, vicino al cuore.
Scacco alla regina.



***




Da qualche parte nel Canale della Manica tra Inghilterra e Francia.



Seduto accanto a Watson, mentre il battello fende le onde, Holmes intercetta lo sguardo dell’amico verso l’interno della sua borsa; ma la sua mano è più rapida delle parole del dottore, afferra il fazzoletto e si incammina lungo il ponte fermandosi dietro il parapetto, incurante dello sguardo compassionevole di Watson.
Porta il fazzoletto alle labbra e il profumo di Irene pervade tutti i suoi sensi.
Se si concentra può sentire ancora il tocco delle sue dita sulle guancie ispide, il respiro caldo solleticargli il collo o il sapore delle sue labbra, morbide e gonfie al contatto con le sue.
Vaniglia e legno di sandalo.
Inala per l’ultima volta quel profumo delicato e chiude gli occhi.
Il mare è mosso e alcuni spruzzi d’acqua oltrepassano il ponte bagnandogli il viso, una lacrima scende solitaria, il sale si mescola al sale mentre allenta la presa e un soffio di vento gli strappa il fazzoletto dalle dita. Lo osserva vorticare in aria per qualche istante prima di cadere in acqua e sparire tra le onde, acqua e sangue si mescolano ancora una volta.
La partita è solo agli inizi.




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