I miss you daddy

di The Edge
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«Ci vediamo tra poco brutte bestie!» esclamò Tico mentre si dirigeva verso il suo camerino.


«Okay man.» Dave gli batté un sonoro cinque sul palmo della mano, mentre Jon dava sfogo ad un sonoro rutto provocato dal lungo sorso d’acqua frizzante che aveva appena ingerito.
Richie applaudì ed esordì «Le tue doti canore mi stupiscono sempre di più, caro il mio Bongiovi.»
Jon sghignazzò e finì di bere la sua bottiglia d’acqua.


Nel frattempo, il batterista era comodamente stravaccato sul divanetto nel suo camerino.
Aveva bisogno di un piccolo momento per concentrarsi e prepararsi all’imminente concerto.
All’improvviso una leggera vibrazione lo distolse dai suoi pensieri, infilò una mano nella tasca dei pantaloni ed estrasse il cellulare.


“Casa”


Torres aggrottò le sopracciglia scure e arricciò le labbra in una smorfia, che fosse successo qualcosa di grave?


«Pronto?»
«Papà?» pigolò la vocina assonnata di Hector.


Un piccolo sorriso incurvò le labbra di Tico «Amore, cosa ci fai ancora sveglio?»
«Non riesco a dormire, mi manchi.»
Il cuore del batterista aumentò i battiti, ancora non era abituato a quelle piccole dimostrazioni d’affetto.
Nove anni e mezzo che Hector Torres era al mondo, nove anni e mezzo che Tico Torres cercava di ricordarsi che ci sono persone che amano incondizionatamente qualcuno.


«Manchi anche a me, piccola ed adorabile peste. Ti prometto che appena tornerò a casa starò solo con te.»


«E la mamma?» domandò stupito il bambino.


Tico rise nella cornetta e strinse maggiormente la mano sul telefono «La mamma può aspettare, il mio bambino no.»


Le parole del batterista provocarono un sorriso ampio e felice sul viso del bambino, il quale, molto più tranquillo, disse con voce stanca «Ora che ho parlato con te posso andare a dormire. Buonanotte papà, ti voglio bene.»


«Buonanotte piccolo mio, sogni d’oro. Ti voglio bene.» sussurrò il batterista mentre Hector chiudeva la chiamata.




 
David fece per bussare alla porta, però si accorse che in realtà non era chiusa, ma bensì semplicemente accostata. In quel modo poté vedere una scena assai singolare: Tico Torres che si sfregava gli occhi con una mano, mentre con l’altra stringeva ancora il cellulare.




Angolo della matta:
QUANTO DIABETE, QUANTO!
Okay, sto spargendo cuori, dolcezza, e miele.
Questa cosina così fluff la dedico alla Chara, perché un po' di eccessivo diabete non guasta mai.
Lascio a voi i commenti.
Alla prossima!
The Edge




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