You're the fighter, you've got
the fire.
The spirit of a warrior,
the champion's heart.
You fight for your life
because the fighter never quits.
You make the most of the
hand you're dealt
Because the quitter
never wins.
[ The Warrior’s Code - Dropkick Murphys ]
Il loro primo punto debole si era scoperto da tempo: Natsuo e
Youji, gli Zero maschili, soffrivano in particolar modo il freddo.
E il loro secondo punto debole erano Soubi e Ritsuka.
-Perché siete amici di quel traditore e di quel bambino che
non è nemmeno il suo Sacrifice?
Yamato e Kouya, le Zero femminili, se n’erano andate. Non
rappresentavano più un problema.
Ma erano apparsi nuovi nemici, pronti a distruggere Soubi e chiunque lo
difendesse.
-Perché lui ci ha teso una mano quando nessuno ce
l’avrebbe data.- rispondeva sempre Youji, la cui leale e
coraggiosa natura gli impediva di starsene zitto quando venivano
insultate persone a lui care.
-Il perché è affar nostro.- ribatteva gelido,
invece, Natsuo. -Se siete così tanto idioti da combattere
contro chi non vi ha fatto niente per queste stupidissime ragioni,
allora non ha senso sprecare una sola parola, con gente come voi!
“Dobbiamo la
vita a Soubi!” pensava il Fighter, con le
lacrime agli occhi.
A quel punto, gli incantesimi degli avversari partivano.
La temperatura si abbassava immancabilmente, e il respiro caldo dei due
Zero, a contatto con l’aria ghiacciata, si trasformava in
piccole nuvolette di vapore acqueo.
A Natsuo e Youji, in quei freddi, terribili istanti, sembrava che il
tempo si fermasse.
-Natsuo.- gli sussurrava il compagno all’orecchio, affondato
nei suoi capelli violacei.
-Non aver paura, ci sono io accanto a te.- Le braccia di Natsuo erano
così... sicure, protettive. A Youji pareva che il suo corpo
si riscaldasse a poco a poco, quando il suo Fighter lo abbracciava.
-Youji, mi senti?- lo chiamava piano l’altro, accarezzandolo
dolcemente in mezzo alle orecchie.
-Mm.- Il Sacrifice aveva gli occhi chiusi e il volto abbandonato
nell’incavo della spalla di Natsuo.
-Lo so che sono irresistibile, ma siamo nel bel mezzo di una
battaglia!- replicava il Fighter dai capelli violacei, pur sorridendo.
-Grazie... di avermi riscaldato.- Youji alzava il viso e si perdeva,
puntualmente, nello sguardo verde chiaro di Natsuo.
Le braccia del Fighter erano semi-congelate. In ogni battaglia.
Ma Natsuo non sembrava dare peso a quelle che era solito chiamare
“stupidaggini” con un sorriso.
Quello che gli importava più di ogni altra cosa era
proteggere Youji.
Perché lo amava molto più di se stesso.
Perché aveva giurato di non fargli correre rischi eccessivi,
il giorno in cui aveva temuto di perderlo dopo l’attacco di
Kouya e Yamato.
Perché voleva essere un Fighter degno di questo nome.
-Siete finiti!- esclamavano continuamente gli avversari, vedendoli allo
stremo.
Youji, in quei momenti, aveva preso l’abitudine di dare a
Natsuo tutto l’appoggio che poteva.
Protetto dal corpo del compagno, lo abbracciava da dietro, incrociando
le braccia sul petto di Natsuo e sfiorandogli con le dita i morbidi
capelli ondulati.
-Fai vedere a questi idioti chi sei, Natsuo.- sibilava Youji
all’orecchio del suo Fighter.
Natsuo, forte della presenza del suo Youji dietro di lui, scagliava
l’incantesimo finale d’attacco davanti ai volti
allibiti dei loro nemici.
Le braccia dello Zero dai capelli verde acqua non si erano mai staccate
dal corpo del Fighter, nemmeno per un secondo.
-E’ tutto finito.- sorrideva Youji a lotta finita, scostando
i capelli dal viso di Natsuo.
-Sì.- Anche se ansimante dalla fatica, il Fighter trovava la
forza di ricambiare ogni volta quel sorriso che lo faceva stare tanto
bene.
Ritornavano sempre a casa mano nella mano, come due innamorati dopo una
passeggiata.
-Ti stanchi sempre di più ad ogni battaglia a cui prendiamo
parte.- osservò una volta il suo Sacrifice, con la solita
schiettezza.
-Ah... Forse è che in questo mese abbiamo combattuto non so
quante volte.- minimizzò Natsuo.
-Ma quanti nemici si è fatto Soubi, accidenti a lui? Se
dovessi scegliere,- Youji si fermò nel bel mezzo della
strada, fissandolo severamente. -Tra la tua vita e la sua, non ci
penserei due volte. Tu sei molto più importante di qualsiasi
debito, non mi importa un accidente quale tipo di legame abbiamo con
Soubi!
-Perché parli così?- sbuffò il
Fighter, le mani incrociate dietro la nuca. -Non sono mica morto.
-Lo so benissimo. Altrimenti lo sarei anch’io.
-Smettila, Youji!- Natsuo si abbassò le orecchie.
-Che c’è? Fai finta di non sapere che se tu
morissi, io ti seguirei subito dopo?- sorrise Youji, afferrandogli i
polsi.
-Puoi risparmiarti il suicidio,- ribatté lo Zero, serio. -Un
Fighter non deve mai pensare di andare incontro alla morte. Un Fighter
deve sempre lottare al massimo delle sue forze, altrimenti sa che
potrebbe andarci di mezzo il suo Sacrifice. Quando proteggo te, Youji,
proteggo anche me stesso. Perché so che, se ti capitasse
qualcosa, io verrei ferito almeno il doppio.
-Non morirò.- Youji gli scostò i capelli
dall’orecchio e glielo baciò. -Noi siamo
“uno e unico”, te lo ricordi?
Per tutta risposta, Natsuo lo strinse a sé.
-I tuoi capelli sono così soffici...
Si allontanarono insieme, come ogni volta.
-Quand’è che ci liberiamo di queste orecchie e
code da gatto, Youji?
Il diretto interessato continuò a camminare, ignorandolo.
-Perché arrossisci sempre quando te lo chiedo? Ehi, Youji!
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Ennesima one-shot sui miei tenerissimi Zero, che spero perderanno
quelle orecchie quanto prima xD
E questa è dedicata alla mia Yaya. Quella che ha contribuito
a farmeli amare ancora di più. Il mio spucciosissimo
Sacrifice <3
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