Fare l'amore al suono di una canzone struggente
piangere col corpo
invece che con gli occhi
uscire di sé
lasciarsi possedere
diventare la musica
morire.
Cacciarla fuori,
quella melanconia nel cuore,
che ammorba il muscolo
avvelena il sangue
diventa lacrime,
sale che brucia nelle vene;
e invece di urlare
fare solo l'amore
un po' per dimenticare
un po' per sperare
per vincere la solitudine di una canzone
che spalanca il petto su quello
che sei:
note in bilico.
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Ho volutamente spezzettato i versi senza schema metrico, ma seguendo uno schema sintattico: ogni verso è un periodo, ha il suo verbo. Una logica spezzettata è una logica che dovrebbe essere chiara ma che in realtà vuol dire tutto, ma soprattutto non vuol dire niente.
Non sembrerà niente di troppo diverso da quello che ho scritto in precedenza, ma in realtà, almeno per me, lo è.
Ah, la canzone struggente è "Esther" di Yann Tiersen.
A presto, come sempre,
Miss |