Argento liquido

di Kaylina_
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 Attenzione, prego!
Questa flashfic riguarda la drabble di Oro nero, che trovate sul mio account.
 Solo che.. ho deciso di impersonalizzare Sasuke eheh^^ 
Un bacio e vi prego, recensite! *tira caramelle alla ricerca di lettrici* 
Bacini :3 
 
 
 
“Uccidimi” gli aveva detto Naruto, guardandolo calmo.
Aveva ripetuto quelle parole segretamente, nella sua testa, così tante volte da perdersi in esse.
Aveva toccato il fondo, perso i suoi valori e il senno, perso la strada come un bambino smarrito senza speranza di ritornare a casa. Ma era ritornato a Konoha, con un braccio in meno e un Naruto che gli aveva riempito il cuore fino a stare male, fino a soffocare.
I suoi occhi azzurro cielo l’avevano tramortito, credette di morire un poco quando si avvicinò a lui per vederli meglio.
 
Se il suo cuore sanguinava, le ferite venivano curate dal fiume di risata cristallina. Naruto stava ridendo -in modo strano- come se non avesse più la speranza di andare avanti e stesse dicendo Fanculo, non ho più altro da offrirti, prenditi tutto. Tutto quello che vuoi.
 
C’era solo Naruto, che lo svuotata dentro fino a farlo tremare forte, così forte da spaccare le fondamenta del suo mondo che si era creato dopo anni di dolore e vendetta.
Dopo la morte di Itachi, dopo Orochimaru, dopo la guerra e dopo il dolore di non poter rimediare ai suoi sbagli. Sasuke si era definito un morto che cammina, senza la speranza di andare avanti e senza il desiderio di poter tornare indietro.
“Uccidimi” aveva ripetuto sorridendo a Naruto guardandolo in un modo che lo aveva fatto sentire.. fragile, così fragile.
 
E Naruto l'aveva fatto, aveva ascoltato le parole di Sasuke quella notte, confortandolo in un abbraccio silenzioso: non lo avrebbe ucciso letteralmente, non fisicamente almeno. Lo avrebbe ucciso per poi riportarlo in vita, lo avrebbe fatto annegare per poi farlo risalire a riva, avrebbe prelevato tutto il veleno che aveva in corpo. Naruto avrebbe voluto riportare indietro il Sasuke di un tempo, quello del team7, quello che si imbronciava con uno sguardo così innocente da fargli tremare le gambe.
Naruto aveva la forza di un esercito e il cuore di un bambino, caldo e avvolgente. E con quella forza avrebbe potuto aiutare Sasuke a tenersi a galla, evitando che si autodistruggesse con i suoi pensieri.
 
Perso in un pozzo di luce eterea, Sasuke continuò a guardare gli occhi di Naruto per tutta la notte.




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