Tu sei il mio bianco, tu sei il mio rosso.

di roberta_everdeen
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Ciao Beatrice.
Non so se si inizia così una lettera ma io preferisco farla cominciare così. Il “ciao” si usa con una persona in confidenza, con te quindi io lo uso. Io lo uso perché sembra che non ci sei, ma ci sei. Ci sei, eccome. Certe volte mi capita di guardare il soffitto della mia camera mentre sono disteso nel letto. Ecco lì ci sei. Guardo la neve, lì ci sei. Guardo le pagine di un libro, un libro che non leggerò mai, ma io lo guardo perché ci sei tu. Guardo le nuvole e tu ci sei. Sei il mio bianco. Bianca era, o meglio è la tua pelle. Bianca è la tua anima, pura e senza imperfezioni. Un bianco pulito e rilassante ma allo stesso tempo pauroso.
Tu sei anche nel fuoco. Sei nel mio vestito di Babbo Natale, sei nella Ferrari, sei nella penna che la prof usa per mettermi 4 nel compito, sei nelle foglie d’autunno. Il rosso è più raro nel mondo ma è la tua caratteristica. Il rosso sono i tuoi capelli. I tuoi capelli su cui fantastico, quel rosso tagliente come una lama ma che mi fa stare bene. Quel rosso con tutte le sfumature, è lo stesso colore del mio cuore. Rossa è il tuo cuore pieno di amore. Rosso è la magia del tuo sguardo.
Adesso tu sei con Fin lassù. Ma io non ci credo. Tu sei qui con me. Sento il tuo calore, vedo il tuo sorriso, tocco la tua pelle. Non mi manchi perché sei con me.
Mi manca solo una cosa di te: la tua voce. Migliore di ogni canzone, migliore di ogni cantante, migliore di tutto.
Ciao Beatrice. Io ti vedo.
Salutami Fin.
Tuo, Leo.





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