Post Apocalypse Christmas
Disclaimer:
Supernatural è
della CW. Io non ci guadagno nulla.
Post
Apocalypse Christmas
“Io non capisco...”
disse Castiel osservando Sam e Dean intenti com'erano a smontare
degli appendi abiti che sarebbero diventati i rami improvvisati di un
albero ancor più improvvisato.
“Per l'ennesima volta Cas,
è Natale! E' il compleanno del vostro... cos'è?
Un cugino? Un
fratellastro?”
“Tecnicamente Gesù
è
l'unico e vero figlio di Dio, noi siamo un'emanazione della sua
Grazia, ma non per questo non possiamo consideraci ugualmente suoi
figli. Comunque è nato a ottobre, non a dicembre”
spiegò
l'angelo.
“Sì... Daddy-issues a
parte, non sono di certo a doverti spiegare perché stiamo
facendo
l'albero...”
“Albero?”
domandò
Castiel.
“Beh...” provò a
giustificarsi il maggiore dei Winchester prendendo un deodorante per
auto a forma di alberello che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di
pallina e dare un'aria più natalizia (e magari profumata, il
che non
era mai un male nelle muffose stanze di motel in cui erano soliti
finire) “Nel baule di Baby non c'è spazio per le
decorazioni.”
“Perché perdere tempo per
qualcosa di così brutto? Dovremmo cercare l'altra
metà del Verbo di
Dio, non distruggere i supporti di un armadio...”
Dean lanciò l'alberello
addosso a Castiel e andò a recuperare la giacca, chiaramente
infastidito dai commenti dell'angelo.
“Smettila di fare Grinch!
Vuoi farti crescere anche una pelliccia verde, per caso? L'ultima
volta che ho festeggiato Natale sarei morto da lì a pochi
mesi.
Stranamente quest'anno non ho in programma di morire – non
più del
solito, almeno – e vorrei starmene con quella che considero
la mia
famiglia. Ma no, l'angioletto deve ridire su tutto!”
sbottò l'uomo
afferrando le chiavi dell'auto e uscendo dalla stanza, sbattendo la
porta.
“Credo l'abbia offeso”
disse Sam a Castiel.
“Cosa c'entra con l'essere
un mostro peloso e verde?”
Sam si passò una mano sulla
faccia... ora capiva perché Dean trovava così
drammatiche le lacune
di Cas in merito alla cultura popolare umana.
Dean era sul ciglio di una
strada che avevano percorso poco prima di entrare in città.
Faceva
abbastanza freddo, ma non gli importava, non finché poteva
starsene
sul cofano ancora caldo della sua Baby a bere birra. Nonostante il
silenzio ovattato dell'inverno, Dean sentì chiaramente il
familiare
fruscio d'ali che lo avvisavano dell'arrivo di Castiel.
“Ciao Dean!”
“Come hai fatto a
trovarmi?” domandò il cacciatore “Non ho
un sigillo enochiano
che mi nasconde agli angeli?”.
“E' possibile che abbia
apportato delle modifiche al sigillo...”
Dean si girò di scatto
verso l'angelo.
“Non credi sarebbe stato
il caso di avvisarmi?!”
Castiel alzò le spalle e
salì sul cofano dell'automobile, accanto a Dean.
“Non pensavo ti piacesse
festeggiare una festa dai risvolti apparentemente religiosi come il
Natale...”
“Non più di tanto...
è
solo un modo per fare, almeno per una sera, cose normali. O qualcosa
di simile, senza dover per forza dare la caccia alla schifezza
sovrannaturale di turno...”
“E stare con Sam.”
“Prima mi pare di aver
detto stare con la mia famiglia...”
“Quindi faccio parte
anch'io della tua famiglia?” domandò Castiel con
uno sguardo che
Dean riuscì quasi persino a trovare tenero e non resistette
all'impulso di mettergli un braccio intorno alle spalle e tirarselo
contro, incurante della continua perplessità dell'angelo
davanti a
quelle dimostrazioni di affetto così umane.
“Sì, Cas. Voglio che tu
ne faccia parte” disse Dean mentre la statale sperduta del
Michigan
iniziava a dipingersi di bianco.
Note del'autrice:
E' breve e io non mi
ricordavo nemmeno di averla scritta. Però mi piace...
è tenera,
natalizia e invernale. Il titolo viene dall'omonima canzone di Gruff
Rhys.
E con questa notizia bomba
(cit.) concludo le note più inutili del mondo!
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