aaa
Angolino per me e per voi
Nuova
storia!!!! YEEEEEEE! Che bello! Ok, basta delirio... Questa
storia mi fa venire tristezza, ACEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE T-T Vabbe vado!
BYE & buona lettura
CELE_MISS_TWO_THOUSAND fuori -> :) dentro-> T-T
L'inizio di tutto, un pomeriggio di tristezza...
'ACE... ACE... ACE... CARNE... ACE...' pensieri, pensieri e solo pensieri... 'ACE... ACE... ACE... COSCIOTTO...ACE...'
"Ehy Chopper, hai preso qualcosa?"
"No Usoop, solo delle sardine piccole meno del mio
zoccolo..." "Peccato... E tu Rufy
hai preso qualcosa?" "Non vedi che
è traumatizzato? Scemo!" Parole, parole e
parole...
'ACE... ACE... ACE... PESCE FRITTO... ACE...' ancora pensieri e pensieri...
"Rufy... Rufy, posso parlarti?". Ci trovavamo su una nave, si chiamava
Thousand Sunny. Sul ponte della nave una ragazza rossa e un ragazzo
moro erano vicini, un altro ragazzo moro riccio e uno strano essere
simile ad
un orsetto lavatore o ad una renna stavano pescando, un altro ragazzo
dai capelli verdi stava dormendo e una ragazza mora stava leggendo un
libro
sulla navigazione.
"Sì... Che c'è?"
"In privato, un attimo... Posso?". I due ragazzi vicini parlavano, erano tristi...
"Sì...". La rossa prese per mano il moro e andarono in una stanza vicino.
"Senti, ho avuto delle informazioni..." disse la ragazza di nome Nami.
"Tipo?". Il ragazzo, chiamato Rufy, era perplesso.
"Ho sentito che esiste un posto dove ci sono delle sfere strane, si chiama DragonCity..."
"E a cosa ci servirebbero queste sfere?"
"Fanno avverare dei desideri... Anche resuscitare...". Il volto del moro si illuminò, aveva capito cosa intendeva.
"Re-resuscitare?" esso deglutì a fatica.
"Mh mh. Hai capito vero? Ace, potrà tornare"
"Sì sì ho capito ma solo una cosa... Perché in questo periodo continui a dirmi le cose in privato?"
"Ti dovevo dire una roba però mi sono dimenticata..."
"Ok, se mi vuoi sono in cucina a mangiare qualcosa"
"Come sempre del resto" e tutti e due scoppiarono a ridere. Dopo di che
il capitano uscì e se ne andò. Passarono circa 40 minuti
e tutto era uguale, apparte Rufy che era riuscito a sgraffignare
qualcosa dal frigorifero e ora si trovava sul suo punto di vedetta
preferito. Ognuno faceva quel che voleva: Zoro, il ragazzo dai capelli
verdi, dormiva come suo solito; Robin, la ragazza bruna, leggeva un
nuovo libro; Sanji, un ragazzo biondo, adulava Robin; Usop, il ragazzo
riccio, e Chopper, lo strano essere, si raccontavano storie con
Brook, uno scheletro, che suonava affianco a loro; Franky, un ragazzo
dai capelli azzurri, costruiva qualcosa per il suo corpo essendo un
cyborg e infine Nami, la rossa, leggeva delle carte strane. Si
sentivano un po' di rumori, però non erano molti. Soprattutto si
sentivano Chopper e Usop che gridavano estasiati:"WOW USOP! SEI UN
FENOMENO!" "Sì, sì lo so! Il capitano
Usop non sbaglia mai!". Tutti sentivano quei rumori, pure Zoro che
dormiva. Tutti apparte Rufy.
'ACE... ACE... ACE... CIBO... NAMI... ACE...' questo era l'unica cosa
che sentiva, i suoi pensieri. All'improvviso una porta sbattè.
BIRO BIRO. BIRO BIRO. Un lumacofono suonava... Avevano un lumacofono??
Da quando?? Bah...
"Pronto? ... Sì, sono Nami... Oh, ciao..." Nami rispose. Allo
stesso tempo in un'altra parte del mondo anche Bibi, una principessa
loro amica, parlava in un lumacofono. Era proprio lei dall'altro capo
del lumacofono.
"Come va?" chiese Bibi.
"Beh, oggi l'ho portato in un'altra stanza ma non ce l'ho fatta... Io
voglio uscire dalla friendzone. Siamo migliori amici ma niente di
più. Sono bloccata in questa stupida situazione!" rispose la
rossa.
"Ti capisco, sai com'è. Con il mio è successo uguale". Le
due amiche chiacchieravano sui ragazzi, tipico delle femmine.
"Ehm, Nami ti do fastidio se sto qui a gurdare un po di Visiondial?".
Entrò all'improvviso Rufy, era abbastanza imbarazzato.
"No no stai pure. Stavo per chiudere qui..." disse la ragazza "Vado Bibi, parliamo sta sera, ok?"
"Certo!" si sentì il rumore metallico dellla persona all'altro
capo. Allora Nami appoggiò il microfono e tutto intorno si fece
silenzio. Rufy stava in piedi sull'uscio e Nami era seduta su una
picoola sedia molto graziosa. Tutto era molto imbarazzante. Sì,
erano migliori amici. Parlavano tutti i giorni senza
nessun problema. Stavano vicini, anche abbracciati, e questo
faceva ingelosire Sanji come non so cosa. Questa però era solo
amicizia, un amicizia molto intima.
"Beh, allora io vado..." fece la rossa alzandosi e andando verso l'uscio.
"Ehm... Vorrei tanto se stessi qui con me a guardare il Visiondial...".
Rufy intanto si era avvicinato al divano presente nella stanza.
"C-cosa?". Nami si stupì come non mai.
"Sì, mi sembra una cosa normale. Non lo facciamo sempre quando c'è un bel programma?"
"S-sì...". Ella deglutì a fatica.
"Ma perchè continui a fare così? Mi sembri strana. Hai
fame per caso? Ti sgrafigno qualcosa". Lui sorrise. Nami pensò
che quel sorriso fosse il migliore al mondo, quello perfetto. E mentre
pensava quello si avvicinò anche lei al divano. Si sedette e
appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo. Volava dirglielo, ma
qualcosa la fermava. Forse era indecisione. Oppure paura. O ancora
insicurezza. Chissà cosa le succedeva.
"Ehm... Senti..." disse Nami.
"Sì?"
"No, niente...". Erano tutti e 2 sul divano che vedevano delle
proiezioni mandate dal dial. Erano più lontani delle altre
volte. Di solito stavano abbracciati.
"Cosa ti prende in questi giorni Nami? Hai un corpontamento strano...".
Rufy la guardò. Lei abbassò lo sguardo, non sapeva
come dirlo.
"Ehm... Non so come dirtelo ma..." iniziò lei. Diventò
così rossa che sembrava un pomodoro oppure un peperone. Sta il
fatto che era rossissima.
"Ma...?" Rufy diventò curioso e questa curiosità
aumentava sempre di più ogni minuto che passava di silenzio
"Allora? Non avere paura. E' successo qualcosa?"
"Beh, io... io... io ti... ti amo!!!". Il capitano si spaventò
così tanto che cadde dal divano. Perchè non glie l'aveva
detto prima? Erano amici da tempo. Erano MIGLIORI amici da tempo. Come
mai solo allora?
"T-tu cosa?" balbettò lui.
"Io ti amo..." sussurrò lei ora che l'aveva detto.
"S-scusa, vado un attimo in bagno" e detto questo tutto sudato si alzò e andò via.
"Zoro... Zoro..." bisbigliò per non svegliarlo bruscamente.
Finalmente dopo 5 volte che lo chiamava si svegliò. Dopo che
Rufy gli diede delle spiegazioni molto vaghe si alzarono e andarono
nella loro stanza.
"Allora che è successo?" chiese lo spadaccino dai capelli verdi.
"Sai Nami?" rispose Rufy.
"Noooo... Guarda! E' la nostra navigatrice e non so chi sia...".
Scoppiarono tutti e due a ridere, erano molto vicini anche se non
sembrava. Tutto buzzurro Zoro riusciva a smentire ogni relazione con
gli altri, con i compagni nella ciurma. Dopo che smisero di ridere Rufy
continuò:"Ecco, mi ha detto una roba" e poi si avvicinò
all'orecchio dell'amico e bisbigliò qualcosa. Zoro
spalancò gli occhi e si coprì la bocca con la mano.
"E te lo dice così? Intendo, senza niente mentre guardate il Visiondial?" disse lo spadaccino.
"A quanto pare, solo che non ero pronto... Diciamo che non so cosa
risponderle". Rufy diventò pensieroso. 'NAMI... NAMI... NAMI...
CIOCCOLATO... ACE... NAMI...' erano questi i suoi pensieri.
"Non saprei, cosa provi tu?"
"E' proprio questo il punto! Non lo so neanche io..."
"E io non so cosa dirti, se non mi dai altre informazioni non posso
aiutarti" e dopo di che si girò e se ne andò. Rufy
andò in bagno veramente e si guardò nello specchio. Si
toccò la fronte e si asciugò le piccole goccioline. Vide
che la porta era aperta e la chiuse. Subito dopo averla chiusa si
lasciò cadere sulla porta e chiuse gli occhi. Immaginò
suo fratello, gli sorrideva... Lui sicuramente sarebbe riuscito a
dargli qualche consiglio... Si mise a piangere, lo faceva lì
perchè non poteva farlo davanti agli altri. Stette lì,
con la schiena contro la porta, per molti minuti. Da fuori si sentivano
i suoi singhiozzi, tutti erano tristissimi perchè ovviamente Ace
era stato loro amico. E non solo, anche perchè nel vedere il
loro capitano così condividevano la sua tristezza.
"Rufy..." qualcuno bussava la porta "E' pronta la cena..."
"Non ho fame..." rispose il capitano.
"Come?" disse la persona dietro la porta, era Sanji.
"Rufy, dai vieni" incitò un'altra voce, era Nami. Rufy
aprì la porta e si buttò fra le braccia della ragazza
davati a lui. Stranamente Sanji non si ingelosì, forse
perchè tutto era tristissimo.
"Su su dai..." Sanji gli diede delle pacche sulla schiena "Ti preparo
un dessert coi fiocchi, ti potrebbe tirare un po' su?". Anche Nami si
mise a piangere, era contagiata dal suo amato. Singhiozzavano
tantissimo.
"Ragazzi che succede?". Arrivarono Usop con Chopper in braccio. Videro
la scena e Chopper non potè non saltare giu e andare ad
abbracciare la gamba del capitano. Dopo un po' arrivarono anche Brook,
Robin e Franky. Anche loro osservavano la scena con un volto abbastanza
triste. I singhiozzi diventarono sempre più forti e pure Zoro si
svegliò. Tentò di fare l'indifferente come sempre ma non
ci riuscì. Si fiondò abbracciandolo e piangendo come non
mai, si era sciolto come burro su una padella. Era come uno di quele
caramelle con il fuori dura come la pietra e dentro cremoso come il
caramello.
"Rufy, sono così dispiaciuto... Sigh... Non so cosa potrei fare
per aiutarti" disse il verdino. Il moro alzò la testa dalla
spalla della ragazza e guardò l'amico ancora con le lacrime che
gli rigavano gli occhi.
"Potresti aiutarmi in un impresa" disse ancora guardandolo.
"Tutto quello che vuoi, ti sarò fedele a vita e la
sacrificherò ache perchè so che tu lo faresti per me..."
rispose lo spadaccino.
"Verrai a cercare delle strane sfere in una strana isola?"
"Sì! Verrò amico, verrò!". Rufy sorrise tra le
lacrime che contagiò anche Zoro. Rufy si staccò da Nami e
se ne andò. Poi si fermò, si girò e disse:"Allora?
Mangiamo?". Non aveva più le lacrime agli occhi, ma solo un
sorriso a 32 denti. Tutta la ciurma sorrise nel vederlo felice. Allora
tutti urlarono in coro:"SSSSSSI'I'I'I'I'I'I'I'I'I''!!!!!!"e alzarono il
braccio.
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