Drammi interiori di una normale adolescente.

di Marss
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E' nei momenti come questi che il mondo ti crolla addosso.
E' quando tutto tace. Il cellulare giace silenzioso sul comodino, la luce è spenta e tutti dormono. Sei sdraiata a letto, ti agiti un po' e finalmente trovi la posizione perfetta.
Ecco, è proprio in quel preciso momento che accade. Riaffronti tutto quello che non vorresti riaffrontare, rivivi ogni attimo, ogni secondo e ti chiedi cosa ci sia di tanto sbagliato in te, cosa hai fatto di male per meritare questo.
Ti rigiri nel letto, torturi con le dita le lenzuola e bagni il cuscino con quelle stramaledette lacrime che proprio non vogliono saperne di rimanere al loro posto.
Ti alzi di scatto, accendi la luce e ti posizioni davanti allo specchio. Ti guardi, alzi un po' la maglia, sposti i capelli dal viso, asciughi le lacrime. Guardi la tua immagine riflessa e riprendi ad odiare ogni difetto che trovi. Odi gli occhiali che ti fanno sembrare una secchiona, odi i tuoi capelli informi, ne ricci ne lisci. Odi il tuo seno, troppo piccolo in confronto a quello delle tue coetanee. Odi la tua pancia, troppo poco piatta. Odi i tuoi fianchi e quella maledetta forma a pera che non riesci mai a nascondere. Odi le gambe leggermente storte, le mani e i piedi. Odi ogni minimo particolare di te, della tua immagine riflessa. Sbuffi e ti disperi, perché proprio a te?
Torni a letto nervosa, spegni la luce e cerchi inutilmente di cancellare quello che hai appena visto. Cerchi di dimenticare i tuoi problemi, provi a pensare che domani andrà meglio, ma sai che non sarà così.
E, come se non bastasse, un ricordo torna prepotente, invadendo la tua mente nel momento meno opportuno. Il suo viso si materializza davanti ai tuoi occhi, ti sembra di sentire ancora il profumo della sua pelle, la morbidezza delle sue mani che ti accarezzano. Rivivi ogni momento passato con lui, ogni risata, ogni sguardo, ogni carezza. Rivedi il suo sorriso, quello che ti piaceva tanto, che ti faceva sciogliere ogni volta come un ghiacciolo al sole. Ripensi alle fantastiche notti passate insieme, sdraiati sulla sabbia, mano nella mano a guardare le stelle. Ripensi agli sguardi rubati di nascosto al bar, ai messaggi che vi scambiavate durante la giornata, alle parole sussurrate nell'orecchio.
Ripensi a tutto questo e non puoi fare a meno di chiederti cosa hai sbagliato. Pensi che la vita è ingiusta, che ha allontanato da te l'unica persona con cui sei stata bene, l'unica con cui ti sia sentita veramente te stessa.
Pensi a te stessa e cominci ad odiare anche questa fottuta distanza. Sì, la odi, perché è lei che te lo ha portato via, è lei che vi ha separati.
Odi ogni singolo chilometro che ti separa da lui e immagini di prendere un treno e raggiungerlo. Immagini come sarebbe bello poter scappare con lui, cominciare una nuova vita insieme, senza preoccuparsi di niente e nessuno.
Pensi a tutto questo e ancora piangi, stringi a te il cuscino e implori la tua mente di smetterla.
Desideri solo morire, porre fine a tutte le sofferenze, evitare la tristezza e il giudizio della gente.
Pensi a tutto questo, ma poi, finalmente, ti addormenti. 





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