Non Sono Abbastanza

di Lilyth
(/viewuser.php?uid=210625)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Sai che c’è? C’è che alla fine delude tutto.
Esatto, delude tutto;  ogni singola cosa che succede, ogni parola, ogni canzone, ogni evento, ogni persona...
Tutto delude inesorabilmente.
Eccomi qui, una ragazza pressappoco normale, diciotto anni, ancora (per poco) studentessa di liceo, con duemila sogni e progetti e altrettante cose da fare ma...
...ma sempre, costantemente, inevitabilmente delusa.
Intendiamoci, non sono depressa, anzi, vivo le mie giornate sempre diciamo al meglio, cercando di sopravvivere al continuo salto ad ostacoli che è un po’ la vita di tutti, frequentando persone, impegnandomi in ogni singola cosa che faccio.
Eppure, a fine giornata, a fine mese, a fine anno sento sempre quel vuoto inesorabile nel petto, quel senso di irrequietezza, di “fame chimica”, di niente assoluto, di delusione.
Ma delusa da che?
Boh, forse dalla vita stessa, quella vita che parliamoci seriamente, sta un po’ stretta a tutti, forse da quell’effimera esistenza che sembra non essere abbastanza per noi.
O forse sono io che non sono abbastanza...
Me lo chiedo spesso, di continuo, forse sempre.
Sono abbastanza?
Diciamo che di solito il tutto non è una domanda ma un’affermazione preceduta da una negazione.
No, decisamente non sono e non mi sento abbastanza.
Sono bella? Mah, sicuramente non abbastanza.
Sono intelligente? Diciamo di si, ma non abbastanza.
Sono simpatica? Non abbastanza.
Potrei stare qui forse una settimana di fila ad elencare tutte le cose in cui credo di essere “non” abbastanza.
Inoltre, molto spesso, il mondo mi conferma proprio la negazione iniziale, il che non è bello e fa anche un pochino schifo.
Ad esempio ora sto buttando giù idee su un misero foglio di word ma sicuramente non saranno scritte abbastanza bene perché non sono in grado di descrivere neanche quello che provo.
Forse sono da buttare, riciclare, rimontare, risanare.
Comunque qualcosa con il “ri”.
In questi bei momenti non mi da sollievo nulla, assolutamente nulla.
Provo con la musica ma niente, eppure vario genere, da Caparezza a Ligabue passando per Avicii;
niente da fare, zero spaccato.
Provo a leggere, ma nei libri c’è sempre un lieto fine e sicuramente non è la storia della mia vita.
Guardo un film ma , siamo sinceri, oggi hanno passato Cinderella Story...è una presa per il culo?
E poi provo a scrivere, giusto per vedere se scrivendo mi passa il rodimento di culo, ma questo non accade.
Niente, penso che non ci sia nulla da fare.
E oltretutto l’occhio continua a cadere sul cellulare e su facebook dove no, non c’è il messaggio che dovrebbe esserci e ciò mi fa adirare e rattristare ancora di più.
È palese che qualcosa non va.
Ma non è detto che quel qualcosa sia io, forse è il sistema stesso che non va, è la società, è la mente dell’essere umano in generale.
Sarà, ma per ora, come spiegazione non è abbastanza.
 
 
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2356797