Zayn Malik abbozzò una risata, scrutando l'enorme discoteca illuminata da luci blu strobo, ricca di ragazzi che si strusciavano tra loro e alcolisti anonimi, sempre piantati al bancone del bar quasi fosse fonte vitale.
Era arrivato lì con un quarto d'ora di anticipo assieme ad Harry che, le mani affondate nelle tasche dei jeans e la schiena poggiata al muro, lanciava sguardi alla sala e alla porta, aspettando Maya.
Zayn sorrise. Il riccio poteva non avere una delle reputazioni migliori a scuola, ma quando si innamorava, si innamorava per davvero e non c'erano gonne corte o top che teneressero.
Si passò una mano alla cresta, scompigliandola ancora di più, nonostante questo gli conferisse un ulteriore aria da cattivo ragazzo e sciupa femmine.
Chi se ne frega, diceva. Del parere degli altri non gliene era mai importato, e alla fine, quante ragazze si portava a letto erano solo affari suoi.
Fanculo al resto.
Alla fine, non sapeva bene neanche lui, per quale motivo, fosse stato con così tante ragazze, ma era da un po' di anni che dava la colpa a Cristal Tomlinson.
Era per non pensare a lei che aveva iniziato a portarsi a letto così tante ragazze.
Era per non pensare ai suoi occhi da cerbiatta che era diventato chi era diventato. Forse dentro si sé, sapeva che Cristal Tomlinson non sarebbe mai stata sua. Certo, il portarsi a letto sorelle di amici non era mai stato un problema, ma Louis era uno dei suoi migliori amici ed inoltre, Cristal Tomlinson era diversa.
Cristal Tomlinson era la classica ragazza che non aveva neanche idea di quanti ragazzi facesse voltare al suo passaggio.
Cristal Tomlinson era la classica ragazza che non parlava molto, semplicemente perché si limitava ad osservare.
Cristal Tomlinson era la classica ragazza senza peli sulla lingua ed era unica, unica nel suo genere. Non era effervescente come Heather e non era timida come Maya. Ragazze come lei non esistevano più e Zayn Malik forse - e dico, forse - un po' di lei aveva paura.
Aveva paura perché gli era sempre stata sotto la pelle, indissolubilmente.
Aveva paura perché Cris, con uno sguardo, era riuscita ad incastrarlo.
Aveva paura perché Cris era complicata, tutta da scoprire.
Aveva paura perché Cris l'aveva fregato fin da subito e questo, non andava assolutamente bene.
Quando le porte della discoteca si aprirono, il suo cuore mancò di un battito alla vista della castana, talmente bella da sembrare una celebrità di Hollywood, talmente bella che metteva tutti in ombra senza neanche saperlo.
Talmente bella nel corsetto nero con lo scollo a cuore che le arrivava alla vita e che terminava con una gonna in tulle azzurra e dei tacchi alti, da mozzare il fiato.
Talmente bella con i capelli castani e mossi, lunghi fino al seno, da sembrare una dea.
Talmente bella con quel sorriso appena accennato e le ciglia lunghe a contornare gli azzurri da cerbiatta, da non sembrare neanche vera.
Talmente bella che non poteva non essere sua.
Zayn andò incontro ai tre amici e si salutarono con una pacca sulla spalla, sorridendosi complici alla vista della discoteca e di tutto que ben di dio di ragazze seminude.
Heather prese le mani di Maya e Cris, portandole a ballare al centro della pista, gridando felice e muovendosi a tempo, totalmente inebriata del suono della musica, quasi liberatorio.
Cris tentò di ballare e smettere di pensare, ma era impossibile non farlo quando lo sguardo di Malik si era intrecciato al suo.
Era impossibile dimenticare lo stomaco ingarbugliato solo per quello scontro di cielo e tenebre.
" Dio, Cris. Smettila" si disse e lanciò uno sguardo al bar, dove Zayn parlava con una bionda ossigenata.
Strinse le mani a pugno, maledicendo quella ragazza che si era evidentemente dimenticata di mettersi dei vestiti addosso prima di uscire di casa.
- Bene - si disse, certa che nessuno avrebbe mai potuto sentirla per il volume altissimo della musica, - tu non pensi a me? - guardò ancora un volta, con odio crescente, quella bionda odiosa, - io non penso a te.
E a quel punto, inziò a ballare davvero.
Zayn strinse con forza il bicchiere di Sex on the beach nella mano destra mentre guardava Cris che si strusciava al bacino di un ragazzo, dandogli le spalle. Quello gli teneva le sue schifose mani sui fianchi mentre la seguiva a tempo, mordendosi il labbro, in un misto tra stupore e arrapamento per avere una ragazza così bella che si strusciava su di lui.
Louis lanciò uno sguardo alla sorella da sopra il bicchiere di birra che stava bevendo e poi guardò Zayn di sottecchi, - ti piace, non è vero?
- Chi? - rispose Zayn, il tono tranquillo mentre si portava un'altra volta il drink alle labbra.
Louis abbozzò una risata, bevendo di nuovo e accennando a Cris che ballava con quel tizio, - mia sorella, finto tonto. Ti piace mia sorella.
Il moro bevve ancora, senza levare lo sguardo da Cris e da quel ballo che si stava facendo un po' troppo spinto per i suoi gusti e la sua gelosia.
- Tua sorella è come se fosse anche la mia. Non mi piace - affermò tranquillo.
Louis poggiò il bicchiere di birra sul bancone e poi rise, rise tantissimo facendo assottigliare gli occhi azzurri, già sottili di loro, e tenendosi lo stomaco con una mano.
Zayn trattenne un sorriso, mantenendo la sua facciata da "ehi, sono impassibile" nell'ascoltare la risata acuta di uno dei suoi migliori amici.
- Oddio, Malik! Sono simpatico ma non stupido - e poi ricominciò a ridere mentre Zayn continuava a bere, stringendo talmente tanto il bicchiere per la gelosia, che le nocche sbiancarono. Cris stava ballando con ancora più foga e sensualità di prima e quel viscido stava muovendo le mani sui suoi fianchi. Avrebbe voluto spaccare tutto.
Assottigliò lo sguardo portandosi un'altra volta il drink alle labbra mentre Louis si asciugava una lacrima per le troppe risate. - Zayn - disse tornando improvvisamente serio, finendo la birra in un sorso. Posò il bicchiere vuoto sul bancone e fece un cenno al barista perché gliene desse un altro. Il moro si voltò verso di lui, e Louis incatenò i loro sguardi, - Non è solo Liam che osserva, sai? - Lanciò un'occhiata alla sorella e sbuffò, riportando lo sguardo su Zayn e prendendo la birra appena arrivata. Abbozzò un sorriso, - e poi, sai, preferisco che sia tu a toccare la mia sorellina in quel modo, piuttosto che quell'idiota di Rick Miller.
Zayn si portò il bicchiere alle labbra, poggiandolo poi sul bancone e facendo tintinnare il ghiaccio.
- Non mi importa di tua sorella - affermò il moro, poggiando i gomiti al bancone e guardando la pista, gremita di ragazzi.
Louis lo guardò scettico e si passò una mano tra i capelli castani, - come vuoi, amico. Io vado a ballare - gli diede una pacca sul petto e Zayn abbozzò un sorriso, - fammi sapere quando butterai giù il tuo orgoglio - e poi andò in pista, arpionando i fianchi di Heather che sorrise e gli avvolse le braccia attorno al collo.
"Niall non sarà contento" pensò Zayn, ma infondo, quei due si piacevano da secoli e tra migliori amici, si fidavano ciecamente.
Il suo sguardo tornò su Cris e quel Rick, e strinse le labbra abbastanza forte da farle diventare una linea sottile mentre le nocche sbiancavano, a furia di stringere il bordo del bancone. Cris si era voltata verso quell'idiota e attaccava i loro bacini mentre muoveva i fianchi a ritmo di musica e gli stringeva delicatamente il colletto della camicia a quadri da sfigato che portava. E le mani di quello, le mani di quello (Zayn lo stava ancora metabolizzando) erano talmente vicine al suo sedere mentre le accarezzavano i fianchi, che era questione di millimetri perché lo toccassero.
Zayn respirò lentamente, voltando appena la testa al barista dietro di lui e ordinando l'ennesimo drink con molta molta vodka. Se lo portò alle labbra con foga e lo strinse forte mentre continuava a guardare Cris ballare, il sorrisetto di chi la sa lunga sulle labbra, i capelli che le cadevano tra le scapole e la presa sul colletto del ragazzo che si rafforzava.
Zayn per un attimo, si chiese il perché, ma poi si accorse delle mani di Rick sul sedere di Cris, e quello fu assolutamente troppo per la sua gelosia, un po' fraterna e un po' perché Louis ci aveva azzeccato in pieno.
Poggiò con forza il bicchiere sul bancone, talmente forte che ne fuoriuscì un po' del drink, e andò a grandi passi verso Cris e quel tipo, mentre i loro visi si stavano avvicinando decisamente troppo. La afferrò per un polso senza troppi complimenti e la strappò dalle mani del ragazzo, trascinandosela dietro verso i bagni, mentre lei si dimenava senza risultati e lo insultava a gran voce anche sé, a causa della musica, lui non sentiva nulla.
Entrò nel bagno delle ragazze trovandolo fortunatamente deserto e diede un giro di chiave appena si chiuse la porta alle spalle, mentre Cris andava al centro della stanza, le mani nei capelli per la rabbia e gli occhi furiosi. Si voltò verso Zayn, che la guardava nascondendo le emozioni che provava dentro di sé, con un'espressione tranquilla, quasi annoiata.
- Ma si può sapere che diavolo hai in testa? - strillò, i capelli castani scompigliati per tutte le volte che ci aveva passato le mani in mezzo, mentre la sua voce riecheggiava nel bagno. - Devi farti i fatti tuoi, Zayn! La mia vita non deve essere e non sarà mai un tuo problema!
Il moro fece un passo verso di lei, calmo, cauto, senza toglierle gli occhi di dosso, con un mezzo sorriso sulle labbra che irritò Cris in una maniera inaudita.
"Dio, quanto sei bello" pensò, imponendosi poi di rimanere arrabbiata e di non cedere davanti a quel bellissimo viso.
- Che diavolo vuoi, Zayn? Che cosa vuoi? - fece, scandendo le parole a una a una come se stesse parlando a un bambino di cinque anni, - mi hai portata via da un ragazzo carino e mi hai chiusa qui dentro, con una puzza di merda e piscio assurda, perché? Che cosa vuoi?
Zayn fece un altro passo verso di lei. Un altro ancora e le avrebbe potuto arpionare i fianchi.
Se Cris si accorse di quella vicinanza, non ci badò, continuando a insultarlo e sbraitargli contro, - sul serio, sei la persona più complicata e stronza che abbia mai conosciuto! E mi irrita ancora di più il fatto che tu stia zitto mentre io ti grido contro! E mi irrita anche il fatto che.. - ma non continuò mai più la frase perché Zayn quel passo lo fece. Le arpionò i fianchi, spingendola e attaccandola al muro, prima di posare le sue labbra piene su quelle della ragazza.
Il muro freddo congelò velocemente il corpo di Cris, ma in quel momento, con le labbra di Zayn posate sulle sue, fu certa di non aver mai avuto più caldo.
Il moro le passò piano la lingua sul labbro inferiore, senza staccarle le mani dai fianchi, e lei aprì la bocca, lasciando che le loro lingue si fondessero assieme mentre gli accarezzava il petto coperto dalla camicia bianca e poi gli intrecciava le mani dietro al collo. Affondò le dita nei capelli di Zayn mentre le loro lingue giocavano assieme, mentre sentiva il sapore misto a fumo e alcool che contraddistingueva Zayn, rendendolo unico.
Quel bacio era infuocato, ricco di respiri mozzati e morsi che lasciavano i segni.
Le mani di Zayn esplorarono caute il corpo di Cris, che fremette per quei contatti mentre i brividi di piacere quasi la facevano tremare. La mano incredibilmente calda di Zayn le andò ad accarezzare la coscia sotto la gonna del vestito, mentre le labbra continuavano ad assaporarsi e le lingue ad esplorarsi più che mai.
Cris quasi si aggrappò al corpo di Zayn mentre lui le sollevava la gamba e lei scalciava via le scarpe col tacco, abbassandosi di una decina di centimentri e facendo sorridere il ragazzo durante il bacio e le carezze senza fine. Continuò ad accarezzarle piano la coscia, facendola ansimare e passando a baciarle la guancia, la mascella e il collo, che Cris inclinò verso destra per lasciare più spazio alle labbra morbide e infuocate di Zayn.
La mano del moro arrivò all'orlo delle mutande di Cris, che ansimò forte mentre il suo collo veniva dolcemente torturato dai morsi e dalla lingua di Zayn che, ne era certa, stavano lasciando i segni.
Zayn tornò a baciarle le labbra arrossate e un po' gonfie per i troppi baci e i troppi morsi che però, stavano diventando essenziali per entrambi, travolti dalle mille emozioni che forse non erano consapevoli di farsi provare.
Baci a stampo veloci, quasi famelici seppur fossero i più casti di quel momento, mentre la mano di Zayn, forse un po' troppo esperta, le accarezzava il fondo schiena e, di tanto in tanto, le dita lunghe andavano a infilarsi sotto l'orlo delle mutande, facendo mugolare Cris più che mai.
- Non sono tua - disse tra un bacio e l'altro seppur, con una gamba alzata per facilitare le carezze di Zayn, le mani tra i suoi capelli e le labbra arrossate non risultasse granché convincente.
Zayn sorrise leggermente, il viso a pochi millimetri da quello di Cris che già si era pentita di aver parlato ed aver interrotto quei baci, nonostante la mano di Zayn la stesse accarezzando ancora. - Tu sbagli, Cris - mormorò lui, - tu sei più mia di quanto pensi - le lasciò un bacio sul naso e suo malgrado, Cris sorrise, - tu sei mia da quando, a sette anni, sei caduta sbucciandoti il ginocchio e io ti ho portato in braccio sino a casa e mamma ti ha medicato -
La castana fissò i suoi occhi da cerbiatta nelle pozze scure di Zayn, incapace di dire qualsiasi cosa, neanche un " a nove anni eri proprio forte" o "togli la mano dal mio culo, stronzo". La sua forza di volontà era davvero andata a farsi benendire.
- E sei diventata definitivamente mia quando ti ho difeso da quell'idiota di Jason - le sorrise, - sei mia perché, per la prima volta, la tua maschera è caduta e tu hai smesso di essere la guerriera senza cuore né anima - i loro sguardi si incatenero definitivamente e Zayn si inumidì le labbra, pronto a continuare e esternare quel fiume di parole che si teneva dentro da moltissimo, troppo tempo, - mi dispiace se non ti ho detto niente prima di adesso, ma pensavo di riuscire a fare a meno di te, pensavo che tu non fossi diventata così importante, ma evidentemente, mi sbagliavo. Mi sei entrata sotto la pelle, Cristal Tomlinson. Sei mia, più di quanto credi, che questo ti piaccia o no.
E dopo qualche attimo di silenzio, fu Cris a baciarlo, fu Cris a sporgersi verso Zayn e far sì che i baci infuocati riprendessero, ancora più bollenti di prima. Il moro le passò le mani sotto al sedere e lei saltò, intrecciando le gambe attorno alla sua vita, mentre la propria schiena aderiva all'ormai familiare muro di piastrelle fredde del bagno.
Zayn le passò lentamente le mani sui fianchi, prima di farla sedere sul piano di marmo dei lavandini e posizionarsi tra le sue gambe. Le strinse le cosce, mordendole il labbro inferiore e sfiorandole poi, con le dita, le mutande, facendola mugolare sulla sua bocca.
Cris gli strinse le spalle, quasi a volerlo avvicinare di più a lei, mentre Zayn le passava le dita sotto l'orlo delle mutande, facendola morire.
- A che gioco stai giocando? - domandò lei, il fiato corto mentre Zayn la accarezzava piano, il suo solito mezzo sorriso sulle labbra, consapevole che Cristal Tomlinson era finalmente ed effettivamente sua.
- Ti voglio - rispose lui, lasciandole un piccolo bacio sulla bocca, - ma non in un bagno pubblico, tu meriti di più.
E per la prima volta, Cris sorrise intenerita, dandogli un bacio sulla guancia rasata. - Grazie - disse sincera, fremendo leggermente per le dita di Zayn che ancora l'accarezzavano.
- Sei mia, piccola.
E poi, la baciò di nuovo.
Angolo dell'autrice:
Ehiila<3
E' da un po' che questa shot era bloccata sul mio telefono e così, di punto in bianco (il natale ispira) ho deciso di pubblicarla anche su efp.
Ho inventato la maggior parte delle cose scritte, i caratteri dei persnaggi, ovviamente le sorelle e il padre morto di Louis (a quanto pare è uno che l'ha abbandonato, nella realtà.. perdonatemi ma non so bene la storia HAHHA).
Spero davvero che questa shot vi sia piaciuta, perché è la prima che scrivo sui One Direction e perché l'ho scritta di getto, quasi senza pensarci.
Il rating è arancione perché il bacio è particolarmente dettagliato e mi piacerebbe leggere qualche recensione, dato che il parere delle Directioners non l'ho mai avuto HAHAH
Chissà che non ci rivedremo:**
Ciao ciao<3