Accade assai raramente, ma ogni volta che accade, una parte di paradiso cade sulla terra. Accade tra due persone: né dipendenti, né indipendenti, ma in profonda sincronia tra loro; come se respirassero uno per l’altra, un’anima in due corpi: ogni volta che accade, accade l’amore.
Osho Rajneesh
Quando c'è di mezzo l'amore, di solito ci si inganna da tutte e due le parti.
Giacomo Casanova
«Non abboccherà, Castle...» dice lei, aggrappata a te, perfettamente calata nel ruolo di ubriaca molesta, lanciandoti un'occhiata da sotto in su. Subito dopo, lascia la tua giacca per portare le mani alla tasca dei jeans.
La pistola.
Non la vedi bene, ma sai che è così – e non puoi permettere che faccia saltare quella brillante copertura, rischiando di farsi sparare. Funzionerà, dici tu, perché deve funzionare.
E forse davvero non è uno dei tuoi romanzi, ma questa cosa deve andare come tu vuoi che vada.
Non pensi.
Il suo viso fra le mani, la sua sorpresa – la tua sorpresa.
Le tue labbra sulle sue.
Non pensi assolutamente a nulla – ma ha funzionato.
Ed è stupendo, oh sì.
Castle – Rick – sa di parole non dette – parole non scritte – e sguardi che ti ha rubato, qualche volta, qualche sera sul tardi davanti ad un cartellone appena tornato bianco.
Forse dovresti arrestarlo – e sono questi i momenti in cui capisci che averlo vicino ti ha solo fatto male, quando te ne esci con una battuta tanto stupida in momenti tanto delicati.
Ti allontani perché non va bene, questo è sbagliato – non può andare così –, e poi vedi il suo volto e non capisci più nulla e non importa se avete una sentinella armata a due passi di distanza, che vuoi che sia.
Odi non capire più nulla – odi che una parte di te si sia convinta che non stai facendo altro che reggergli il gioco, perché è evidente che stia cercando di salvare la recita, e che l'altra parte sia solo, semplicemente persa nel caos di un groviglio di sensazioni.
In lui.