Heaven.

di Zambidou
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1. ME.


-Senti Paris, dobbiamo decidere. Non siamo sicuri di volerti mandare in Inghilterra. In fondo hai solo 17 anni!-

Fermi tutti, sta deficente ha detto SOLO?

E mi ha appena chiamata Paris?

Cioè quella donna fa venire il mal di testa.

 

Intanto ciao, mi chiamo Francesca e non Paris come mi chiama quella donna, ovvero mia madre.

Per vostra sfiga ho 17 anni, non sono fidanzata ma ho un migliore amico, si chiama Arturo.

Ebbene si! Sono seria, io lo chiamo Arti.

Se vi satate chiedendo perchè mia madre mi ha appena chiamato Paris, è perchè è il mio secondo nome.

FRANCESCA PARIS PICCININI.

Che nome di merda.

Tutti mi chiamano Paris, come la Hilton ma io non sono così stupida.

Ho una gemella, lei ha un nome ancora più bello, AMERICA LONDON PICCININI.

Si, i miei hanno decisamente esagerato.

Riavvolgete il nastro e torniamo alla mia discussione con la donna.

 

-DONNA! Ma io e America vogliamo andare a Londra! E le adesioni le dobbiamo confermare entro domaani, se non me le firmi tu, le firmerà Jack.- sbottai abbastanza incazzata.

Jack o Giacomo, mio fratello maggiore. Ha 19 anni, decisamente buttati nel cesso dato che ora è un povero rincoglionito che pensa di poter diventare un eroe.

 

-Non lo farai.-

-E invece si.- mi osava sfidare per caso?

-C'è aria di sfida in casa Piccinini- disse il buon uomo che portava quel nome.

-Uomo di a questa donna che DOBBIAMO andare a Londra- sbraitai contro mio padre. Lui era sempre dalla mia parte, in effetti ero sempre stata un maschiaccio, di conseguenza mi trovavo meglio con lui.

-Si mamma, lasciaci andare!- eccola, Miss Perfezione. America.

-America metti su gli occhi dolci. Ora.- sibilai a mia sorella.

-Mamma... ti preeeeeeeego- ebbrava America! Impari bene.

-AHHH E VA BENE!- sbuffò mamma -dove sono le liberatorie?-

Schioccai un bacio a papà e un' occhiata complice ad America, poi corsi a chiamare Arti.

 

*tuu tuu tuu *

“Pronto?”

“AARTIII”

“PARISSS”

 

“Vengo!”

“Sei seria?”

“Certo che si!”

“Aspetta”

 

Chiuse la telefonata.

-PARIS!-

Uscii dalla mia stanza e mi diressi al balcone.

-ARTI!-

-Scendi idiota!-

-Arrivo!-

Corsi giù per le scale e...

BOOOM.

Non so se avete presente, quelle sensazione che hai una volta al mese, dura 5 giorni in genere e ti rompe i coglioni in una maniera assurda.

Benissimo, quello, il nemico number one delle donne mi è arrivato ora.

Grazie a Dio in casa ho due bagni.

Mi chiusi in un bagno, sbattendo fuori mia sorella che si stava preparando per vedersi con il suo ragazzo e cercai un assorbente.

Eh già, un fottutissimo Lines E'.

 

Finito di attaccarmi quell'aggeggio alle mutande, aprii la porta e abbracciai Arti.

-Che bello che vieni!-

-Già, oddio sono così felice!- in effetti, saltavo su e giù per la strada quindi sembravo anche psicopatica.

-Senti Arti, io dovrò stare con mia sorella quindi..-

-Vai soft! Viene anche Gian!-

-Arti,spiegami una cosa..-

-Spara-

-Viviamo a Blogna e c'è un caldo che si muore già dal 28 di Dicembre.-

-Non chiderlo a me!-

 

Detto questo, Arti tornò a casa sua, mentre io rientrai in casa.

*ti è arrivato un messaggino! Ti è arrivato un messagino! *

Cazzo, dovrò cambiare suoneria.

Ma chi mi scrive alle.. la mia prof d'inglese?

LA MIA PROF D'INGLESE?

Si. La mia prof d'inglese.




Spazio scrittrice.

Premetto che è la prima volta che scrivo una FF e non so come uscirà.
Accetto tutto: dai complimenti alle critiche.
E se volete mandarmi a cagare va bene ugualmente.
Sono una abbastanza schietta quindi non farò seimila giri per arrivare al punto.
VI AMO TUTTE COMUNQUE.
HAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHHA
XOXO BY GOSSIP GIRL <3

No, mi dileguo, addio.
By Gaia :9




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